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L’Europa ipocrita si indigna contro la Russia: “lesa la libertà di espressione”

Di fronte a queste notizie non si sono fatte attendere le critiche della Mogherini a nome dell’UE, richiedendo la libertà di espressione e di dissenso in Russia. Un portavoce dell’Ue, riporta La Repubblica ha dichiarato: “le operazioni di polizia nella Federazione russa hanno impedito di esercitare le loro libertà fondamentali, fra cui la libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, che sono iscritte nella costituzione russa”. Il bue che dice cornuto all’asino. Appena un giorno prima il 25 Marzo a Roma, alla presenza dei capi di stato europei questi “diritti democratici” sono stati completamente aboliti. Le contestazioni all’Ue non sono state ammesse mettendo in campo misure preventive, fogli di via, identificazioni arbitrarie durate ore e un corteo spezzato a metà con l’unico intento di provocare i manifestanti. I portavoce dell’Unione Europea non hanno speso le stesse parole nei confronti dell’Italia, un silenzio che di certo non stupisce. A Roma sono state applicate dal Ministro degli interni Minniti quelle misure contro la libertà di dissenso e di espressione che già in altri paesi europei sono stati messi in campo in passato. Quello che abbiamo visto sabato è proprio l’essenza delle politiche securitarie europee che saranno diffuse ovunque con il beneplacito dei capi di stato dei singoli paesi comunitari. Le misure sull’abbattimento del costo del lavoro, sui tagli alla spesa pubblica, sulla devastazione dei territori e le imposizioni sul debito pubblico tanto quanto le politiche securitarie e la militarizzazione dei territori sono direttive ben precise a cui l’Italia si è adeguata e che dovranno essere terreno di scontro la dove verranno applicate.

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