La bandiera romena con il buco al centro, già simbolo della rivolta anti-Ciausescu, è tornata a sventolare in Romania legando almeno simbolicamente la contestazione al potere di diverse generazioni di romeni. Questa volta però ad essere al centro della dura contestazione e della rabbia dei manifestanti è la crisi neoliberista che in Romania negli ultimi mesi ha significato tagli alla spesa pubblica e privatizzazioni feroci. Da parte sua l'FMI non sembra turbato dai recenti eventi e con una nota ha confermato la prossima visita nel paese, tra il 25 gennaio e il 6 febbraio, invitando le istituzioni ad accelerare le riforme, specialmente in materia sanitaria, per allinearsi alle indicazioni del piano di aggiustamento. L'opposizione politica ha stigmatizzato l'eccessiva violenza delle forze dell'ordine accusando il governo e dichiarandolo ormai senza più consensi. “Al potere ci sono dei gendarmi” ha dichiarato il leader del Partito Nazionale Liberale aggiungendo che “delle violenze non sono responsabili le migliaia di persone che hanno manifestato pacificamente”. Intanto lunedì sono rientrati dalle vacanze gli studenti degli istituti superiori e delle università invitati dal movimento a raggiungere e ad allargare la protesta. Nei prossimi giorni sapremo se le quattro giornate di Bucarest sono solo l'inizio di una lunga lotta contro la riduzione dei salari, delle pensioni e dei sussidi sociali... insomma se anche nell'Est Europa la scintilla della lotta contro la crisi può già divenire un incendio.
Potrebbe interessarti
-
Belgio. Serata e nottata di proteste e scontri ieri, mercoledì 13 gennaio, a Bruxelles. Un migliaio di persone ha risposto all’appello di realtà e
-
La pandemia in Italia fa sentire con forza i propri effetti sul lavoro. Ad ottobre gli occupati in Italia sono diminuiti dello 0,1%
-
Secondo l’associazione dei datori di lavoro i salari nell’industria tessile di Tehuacán si sono ridotti, il lavoro è diminuito e si
-
A 6 mesi dall’arrivo in Italia della pandemia globale del Covid-19 si iniziano a delineare gli effetti a medio termine dell’ennesima crisi economica
-
A causa dell'acuta crisi socio-economica in Marocco, causata dalle ripercussioni della disastrosa gestione pubblica e dalle conseguenze della pandemia globale di Covid-19, migliaia