InfoAut
Immagine di copertina per il post

In Cina e Asia – Ucraina: prime reazioni cinesi alle sanzioni contro la Russia

||||

Almeno due delle più grandi banche statali cinesi stanno limitando i finanziamenti per gli acquisti di materie prime russe. Le unità offshore dell’ Industrial & Commercial Bank of China hanno smesso di emettere lettere di credito in dollari USA per l’acquisto di beni russi. Le lettere di credito in yuan sarebbero ancora disponibili per alcuni clienti ma, stando ad alcune fonti anonime informate sulla questione, sarebbe necessario ottenere l’approvazione dei direttori prima dell’emissione.

Da ChinaFiles

Bank of China avrebbe invece bloccato i finanziamenti per le materie prime russe in base alla propria valutazione del rischio, pur non avendo ancora ricevuto direttive esplicite riguardo dalle autorità di regolamentazione cinesi. Le nuove misure evidenziano l’equilibrismo finanziario messo in campo da Pechino. Mentre la Russia è un importante fornitore di energia per la Cina e i paesi si trovano spesso allineati in controversie geopolitiche con gli Stati Uniti, il peso economico della Russia passa in secondo piano rispetto a quello delle nazioni occidentali, che assorbono molte delle esportazioni cinesi.

Tuttavia, sembrerebbe che per Pechino non tutto il male venga per nuocere: la possibile decisione occidentale di tagliare la Russia fuori dallo SWIFT – il sistema utilizzato dagli istituti finanziari per i pagamenti transfrontalieri – potrebbe infatti permettere a Pechino di giocare un ruolo centrale nella politica finanziaria russa.  Lanciato nel 2015 per aumentare l’uso dello yuan nei paesi coinvolti nella Belt and Road Initiative,  il CIPS è la versione cinese dello SWIFT. Secondo molti esperti, il CIPS potrebbe essere una valida alternativa allo SWIFT per la Russia in caso di isolamento dai mercati finanziari europei, in particolare a causa del forte potenziale del renminbi per diventare la valuta rivale del dollaro sul piano internazionale.

Semiconduttori: gli USA bloccano l’accesso alla Russia

Giovedì scorso il governo degli Stati Uniti ha affermato che intende attuare controlli sulle esportazioni per privare la Russia dell’accesso ai semiconduttori e ad altre tecnologie cruciali per le industrie militari, biotecnologiche e aerospaziali. Seguendo l’esempio degli altri alleati americani – tra cui Giappone, Taiwan e Corea del Sud, tutti paesi chiave per la produzione di chip – venerdì scorso anche Bruxelles ha confermato che le sanzioni europee tenteranno di avere un impatto sulla catena di approvvigionamento russa, bloccando “l’accesso della Russia a importanti tecnologie di cui ha bisogno per costruire un futuro prospero, come i semiconduttori o le tecnologie all’avanguardia”, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Più incerta è invece la posizione delle società di chip cinesi, in particolare la Semiconductor Manufacturing International Corp, che non si è ancora espressa riguardo al possibile embargo di tecnologia militare verso la Russia. Infatti, sebbene la Cina non si sia schierata in favore alle sanzioni contro Mosca, la SMIC potrebbe essere obbligata ad adeguarsi alle regole statunitensi che prevedono che tutte le aziende in qualsiasi parte del mondo che utilizzano la tecnologia americana blocchino l’accesso a tali tecnologie alla Russia. SMIC, che utilizza apparecchiature di fornitori americani per produrre i suoi chip, potrebbe dunque essere coinvolta in tale embargo, ma non ha al momento fornito commenti riguardo alla situazione.

Sebbene l’impatto delle nuove sanzioni sulla Russia potrebbe essere significativo, Mosca non è un consumatore diretto di semiconduttori, rappresentando meno dello 0,1% degli acquisti globali di chip, secondo l’organizzazione World Semiconductor Trade Statistics. Tuttavia, le aziende locali dipendono fortemente dai paesi terzi per l’accesso a tali componenti: in particolare i chip provenienti dall’UE vengono poi applicati nel settore automobilistico, industriale e nei sensori, ha affermato Jan-Peter Kleinhans, ricercatore del think tank tedesco Stiftung Neue Verantwortung . Mentre le società russe sono già alla ricerca di fonte di chip alternative poiché preoccupate dalla minaccia di sanzioni statunitensi, le società europee nel settore, tra cui Bosch, hanno affermato che stanno seguendo da vicino la situazione e si atterranno a qualsiasi azione legale prevista dalle istituzioni europee.

Gli Stati uniti e diversi paesi Ue hanno chiesto a Pechino di prendere misure più drastiche. 

La Cina celebra il 50° anniversario della visita di Nixon in Cina

Intanto la Cina ha organizzato un evento per celebrare il 50° anniversario della firma del comunicato di Shanghai, l’accordo siglato durante la storica visita di Nixon oltre la Muraglia, che ha messo fine alle ostilità con gli Stati uniti sancendo la normalizzazione delle relazioni bilaterali. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dichiarato che “la storia ci ricorda come, seguendo l’andamento dei tempi, i due paesi possono fare la scelta strategica giusta; ci ricorda che paesi con sistemi sociali differenti possono raggiungere una convivenza pacifica cercando un terreno comune pur mantenendo le differenze.” L’evento ha inoltre fornito l’occasione per intimare nuovamente il rispetto del principio “una sola Cina“, che regola le relazioni con Taiwan.

Cina: forze dell’ordine nelle scuole per combattere il bullismo

A partire dal prossimo maggio, nelle scuole primarie e secondarie cinesi il ruolo di vicepreside sarà assegnato a personale delle forze dell’ordine o a giudici. E’ quanto previsto dal nuovo regolamento pubblicato giovedì scorso dal ministero dell’Educazione cinese, con l’obiettivo di ridurre i casi di bullismo e facilitare il perseguimento in giustizia degli autori di minacce e violenze in ambito scolastico. Nonostante un approccio di tolleranza zero da parte delle autorità, il  bullismo è un problema persistente nelle scuole cinesi ed in particolare negli istituti delle zone rurali:il ministero dell’educazione e la magistratura cinese avevano già nel 2003 annunciato l’assunzione di forze nell’ordine negli istituti scolastici, ma la norma aveva avuto scarsa implementazione.

Corea del Nord testa “satellite da ricognizione”

La Corea del Nord ha affermato il test missilistico condotto domenica riguarda, in realtà, lo sviluppo di un sistema satellitare da ricognizione. Il chiarimento di Pyongyang contesta quanto sostenuto dalle autorità della Corea del Sud domenica, e cioè che si sarebbe trattato di un missile balistico. Il lancio è l’ottavo dall’inizio di quest’anno,

Taiwan: gli ordini dalla Cina e da Hong Kong crescono dell’8,9%

Le imprese di Taiwan hanno ricevuto ordini dalla Cina continentale e da Hong Kong per un valore di 15,35 miliardi di dollari a gennaio 2021, in aumento dell’8,9 per cento su base annua. È quanto si legge in una nota diramata dal dipartimento degli Affari economici di Taipei, secondo cui la domanda di dispositivi elettronici e di prodotti chimici ha registrato l’espansione maggiore, con un incremento rispettivo degli ordini pari a 1,1 miliardi di dollari e 110 milioni di dollari. Sempre a gennaio, gli ordini internazionali ricevuti dalle imprese taiwanesi hanno stabilito un nuovo massimo, crescendo dell’11,7 per cento su base annua a 58,87 miliardi di dollari. Huang Yu-ling, direttrice del dipartimento di Statistica del ministero, ritiene che il boom di richieste sia stato trainato dalla forte domanda nei settori delle tecnologie emergenti, come 5G, chip automobilistici e applicazioni di calcolo ad alte prestazioni.

A cura di Sharon De Cet; ha collaborato Alessandra Colarizi

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

cinarussiaucraina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torturato Marwan Barghouti

Il noto prigioniero politico palestinese Marwan Barghouti è stato aggredito brutalmente dalle guardie carcerarie israeliane, secondo le informazioni trasmesse alla sua famiglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: oltre 10 mila violazioni dalla tregua da parte di Israele

In queste settimane si sono verificati nuovi bombardamenti in Libano, in particolare nel sud, mentre si registrano droni che sorvolano la zona e che hanno lanciato esplosivi in diverse città come nel caso di Aitaroun, con la scusa di voler colpire Hezbollah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bulgaria: cade il governo dopo le proteste. Quali scenari?

Giovedì il primo ministro della Bulgaria Rosen Zhelyazkov ha annunciato le sue dimissioni.

Immagine di copertina per il post
Culture

Un’Anabasi post-sovietica. Storia del Gruppo Wagner

Gli uomini in mimetica camminano soli o a coppie dentro fitti banchi di nebbia, a malapena si intravedono i campi desolati attorno alla lingua di cemento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e gas :l’Europa sempre piu’ dipendente dagli U.S.A.

A ottobre, per la prima volta, un singolo Paese gli USA ha esportato oltre 10 milioni di tonnellate metriche (mmt) di gas liquefatto, il 70% delle quali verso l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Culture

Se la Cina ha vinto

Se l’obiettivo di un titolo apodittico come “La Cina ha vinto” è convincere il lettore della validità della propria tesi, Alessandro Aresu vi riesce pienamente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il grande reggimento cinese dell’esercito globale dei gig-workers

200 milioni di precari tra industria e servizi, ma soprattutto giovani che rifiutano il mito del lavoro

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina: logoramento militare sul fronte orientale, esodo di giovani sul fronte interno

La situazione sul campo in Ucraina è sempre più difficile per le truppe di Kiev.