InfoAut
Immagine di copertina per il post

‘I rivoluzionari non scordano le brutalità dei militari’

Wael Abbas, giornalista e blogger, più volte arrestato e torturato sia all’epoca di Mubarak sia dopo le rivolte del 2011, critica duramente il colpo di stato militare del 3 luglio 2013. «L’esercito agisce in modo più subdolo di Mubarak, incita il popolo contro i Fratelli musulmani, non interviene per impedire gli scontri e per difendere chi vuole uccidere gli islamisti. Stiamo vivendo delle ore di follia», inizia Wael.

Perché anche i salafiti hanno abbandonato il presidente Morsi?

I salafiti non sono un monolite. Il maggior partito salafita, El-Nour ha appoggiato il colpo di stato militare. La jihad islamica si è espressa invece per la difesa di Morsi, questo può far sprofondare l’Egitto nel terribile scenario algerino. I salafiti sono direttamente connessi con la polizia e con la Sicurezza di stato (Amn el-Dawla), sostengono l’esercito in questo momento perché sperano di poter partecipare alle prossime elezioni.

Ora i contestatori sembrano di nuovo «mano nella mano» con esercito e polizia?
È quello che dicono, si abbracciano per strada con i poliziotti. I media descrivono la polizia come cambiata, non sono più gli assassini che hanno ucciso centinaia di manifestanti ma festeggiano insieme al popolo.

Ed è una grande vittoria per i Tamarrod?
Tanti egiziani li seguono, ma non è un gruppo politico, è una raccolta di firme. Ho il sospetto che abbiano ampie connivenze con i servizi di sicurezza o comunque una grave immaturità politica. Stanno appoggiando il golpe militare, non ricordano forse cosa hanno significato due anni di Consiglio supremo delle Forze armate (Scaf) per i movimenti? Non bisogna confonderli con la Coalizione dei giovani rivoluzionari, nei loro interventi televisivi i Tamarrod (ribellione) sostengono le interferenze dell’esercito. I rivoluzionari non potrebbero mai appoggiare la polizia e un colpo militare, sebbene aiutato dalla folla.

Dove sono i leader dei Fratelli musulmani in queste ore?
Morsi non si sa dove sia, forse è nel club degli ufficiali del palazzo della Guardia presidenziale ad Heliopolis. Ci sono voci che non sia in arresto ma solo fermato. Mi sembra plausibile che le Forze armate siano divise al loro interno sullo status legale dell’ex presidente. La Guida suprema è stato fermato a Marsa Matruh ma non so se ora sia stato trasportato al Cairo. L’ex presidente della Camera Saad Al-Katatni è stato interrogato questa mattina dalle autorità militari, mentre è stato arrestato il suo avvocato Rashad al-Bayoumi. L’altro leader del movimento, Mohammed el-Beltagui sta partecipando alle manifestazioni intorno alla moschea El Adaweya al Cairo.

Quali sono stati i principali crimini della giunta militare nei mesi in cui era a guida del paese?
Hanno dato ordini orribili e organizzato corti militari per processi i civili. Sono i responsabili degli oltre 80 morti dell’attacco al Maspero (televisione di Stato, ottobre 2011), degli attacchi sui manifestanti alla sede del governo (novembre 2011), delle morti e degli scontri di Abbasseya. L’esercito è brutale, ha preso il potere con la Dichiarazione costituzionale approvata nel marzo 2011 soltanto per danneggiare l’Egitto e compiere i suoi interessi. Controllano il 50% dell’economia del paese e vogliono preservare questi interessi.

Ma la reazione degli islamisti al colpo di stato è ancora limitata?

I Fratelli non faranno un uso eccessivo della violenza. Non ci sono prove che abbiano attivato le loro milizie per vendette sommarie. È successo soltanto nel Sinai, nelle aree urbane non sono attivi, ma non è prevedibile la reazione degli altri gruppi della galassia salafita.

da NenaNews

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Egittofratelli musulmanimubarak

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medio Oriente: Israele dà fuoco alla regione. Attacchi multipli all’Iran

Raid pure in Libano e Palestina. Teheran: “è una dichiarazione di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Los Angeles: ICE si scioglie davanti al fuoco

Riemergono le contraddizioni di un’America fondata sull’espropriazione degli ultimi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SCELTE DISARMANTI | Lotte e Percorsi per un’Europa di Pace

La logica di investimento in caserme verdi, aeroporti azzurri e porti blu, non riesce a mascherare l’opera di devastazione ambientale e sociale che la militarizzazione dei territori comporta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

FREEDOM FLOTILLA COALITION: “La nave civile Madleen attaccata dall’esercito israeliano, equipaggio rapito in acque internazionali”

La Freedom Flotilla Coalition conferma che la sua nave civile, Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza per rompere il blocco degli occupanti israeliani, è stata abbordata dall’esercito occupante israeliano “alle 3:02 CET in acque internazionali, coordinate:  31.95236° N, 32.38880° E” La nave è stata abbordata, il suo equipaggio civile – disarmato – rapito e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: i portuali pronti a rifiutare di caricare il cargo di armi per Israele

I portuali in Francia si rifiutano di caricare il cargo di armi per Israele: pronti al blocco anche a Genova.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’Italia dimentica Regeni e la 185 e fa affari con l’Egitto

L’Italia continua a violare almeno lo spirito della legge 185 del 1990 dove si vieta l’esportazione di materiale di armamento « verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani ».

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La COP 27 dalle mille e una contraddizioni

Il messaggio principale di questa Cop è che non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Missione Sirli: Francia e Egitto collaborano nella lotta al terrorismo bombardando civili

Pochi giorni fa è stata pubblicata un’inchiesta da parte di un media indipendente francese, Disclose, che rivela il coinvolgimento della Francia in azioni militari condotte dall’Egitto nei confronti di presunti trafficanti alla frontiera con la Libia. La missione, dal nome Sirli, è iniziata nel febbraio 2016 quando la Francia ha stabilito di sostenere l’Egitto di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sospeso il processo per l’omicidio di Giulio Regeni

«Gli agenti egiziani vanno informati» La terza Corte d’Assise annulla il rinvio a giudizio. Ora servirà una nuova rogatoria per chiedere l’elezione di domicilio dei quattro membri della National security. La decisione dopo una lunghissima giornata di dibattimento La terza Corte d’Assise di Roma rientra in aula alle 20.45, dopo quasi sei ore di camera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Business first! Regeni e Zaki non contano: altra fornitura di elicotteri di Leonardo all’ Egitto

Patrick Zaki? Giulio Regeni? Non contano. Le dichiarazioni solidarietà, di indignazione per la detenzione del primo e l’omicidio del secondo non scalfiscono di un millimetro il rapporto di collaborazione tra l’Italia e l’Egitto e il business delle armi continua imperterrito (come pr altro quello del petrolio).  L’ultimo affare riguarda una partita di elicotteri operativi al 100 per cento. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Egitto: Il ministero egiziano della repressione e dei depistaggi si addestra in Italia

Tra il 2018 e il 2019 la polizia italiana ha formato agenti egiziani. Una collaborazione con il ministero più controverso d’Egitto: quello che gestisce i servizi segreti, che ha depistato sull’omicidio di Regeni e di cui fanno parte i suoi aguzzini. E quello che ogni anno indaga, incarcera e fa sparire dissidenti veri e presunti […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A 5 anni dalla scomparsa di Giulio Regeni

Cinque anni fa moriva Giulio Regeni, dottorando presso l’università di Cambridge dapprima rapito e poi ucciso in Egitto mentre conduceva delle ricerche sul ruolo dei sindacati autonomi nelle proteste che stavano attraversando il paese. (L’immagine tratta dalla pagina satirica Compagni Annoiati riporta la foto che Giulio aveva mandato dall’Egitto, due giorni prima di essere rapito.) […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Avere paura degli aquiloni

Da piccola passavo una parte dell’estate in Marocco, il paese d’origine dei miei genitori. Quelle settimane le ricordo con il sorriso, tanto amore e un po’ di malinconia. Passavo le mie giornale nel darb a socializzare con i coetanei della zona. Mi chiedevano come fosse l’Italia, come mai avessi un accento così strano, ridevamo, scherzavamo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ di nuovo primavera? – Gli audio del dibattito

Ieri al Centro Sociale Askatasuna si è tenuto il dibattito “E’ di nuovo primavera? – Dibattito sui nuovi conflitti sociali che attraversano il mondo arabo” con le relazioni di Gabriele Proglio, ricercatore di storia contemporanea presso l’Universidad de Coimbra e Karim Metref, giornalista ed educatore. Molti sono stati gli spunti su questo nuovo ciclo di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ di nuovo primavera? – Dibattito sui nuovi conflitti sociali che attraversano il mondo arabo

Dall’Algeria all’Iraq, per passare dal “risveglio” di Piazza Tahrir in Egitto. Segni più o meno intensi di mobilitazione sociale attraversano il mondo arabo. Sono accomunati da due elementi centrali: la lotta contro la corruzione dei governi e la questione del carovita, della disoccupazione, del reddito. “Il popolo vuole la caduta del regime” gridano i giovani, […]