In essa denunciano gli impatti degli accordi bilaterali come il TTIP sui poteri amministrativi esercitati a livello locale, mettendo in pericolo la salute fisica e democratica dei cittadini europei. Gerardo Pisarello, il Primo Vice Sindaco del Consiglio della Città di Barcellona, ha assicurato che «non daremo l’assenso ad alcun accordo che non tenga conto delle città».
Tutte le Città e Regioni europee possono aderire a questa dichiarazione, che sarà presentata alle istituzioni europee, ai governi nazionali e alle opportune organizzazioni. In Italia sono oltre 70 le amministrazioni locali che hanno approvato la mozione Stop TTIP, lo strumento messo a disposizione dalla Campagna Stop TTIP Italia per creare una rete di Comuni e Regioni contrarie all’accordo USA-Ue. I cittadini possono sollecitare i loro rappresentanti eletti a schierarsi contro il TTIP tramite la raccolta di firme on line che ha raggiunto le 12 mila adesioni.
«Alcuni rappresentanti degli Enti locali hanno partecipato alla manifestazione nazionale del 7 maggio, quando 30 mila persone sono scese in piazza a Roma per chiedere al governo Renzi di opporsi ad un trattato che non tutela l’interesse pubblico – dichiara Elena Mazzoni, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia – Eppure, oggi il nostro esecutivo partecipa al Consiglio dell’Unione europea con l’intento di arrivare alla ratifica del CETA e alla fluidificazione dei negoziati per il TTIP. Invitiamo cittadini e amministratori locali a proseguire le azioni di pressione sulle istituzioni nazionali e comunitarie».
Per formalizzare le adesioni, gli Enti locali possono spedire una e-mail all’indirizzo stopttipitalia@gmail.com con oggetto: “Adesione alla Dichiarazione di Barcellona”.
Barcellona si è dichiarata città libera dal TTIP approvando una dichiarazione istituzionale nel settembre 2015, che è stata spinta e supportata da oltre 90 associazioni e campagne di cittadini che costituiscono parte della piattaforma Catalunya No al TTIP.