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Gaza: scontri a fuoco, colpi di mortaio e raid aerei

 Proseguono i bombardamenti israeliani. Un raid aereo questa sera ha ucciso una donna palestinese, Jana al Amour.

Gaza, 5 maggio 2016, Nena News – Resta alta la tensione lungo le linee tra Gaza e Israele nonostante un leader del movimento islamico Hamas, Musa Abu Marzouk, abbia sostenuto qualche ora fa che, grazie all’intervento dell’Egitto, è stata raggiunta una intesa fra le parti per riportare la calma. La notte scorsa, pare dopo un lancio di colpi di mortaio da parte di combattenti palestinesi, Israele ha colpito quattro postazioni di Hamas nel nord della Striscia. Qualche ora prima l’aviazione dello Stato ebraico aveva colpito altre presunte basi di Hamas nel sud di Gaza, non lontano dall’aeroporto di Rafah (non operativo dal 2000) provocando danni materiali ma nessuna vittima.

Da alcuni giorni blindati e bulldozer israeliani effettuano incursioni all’interno della Striscia per eliminare, almeno questa è la motivazione ufficiale, vegetazione troppo alta che potrebbe offrire un riparo a chi vuole lanciare razzi o sparare contro le postazioni militari lungo il confine. Incursioni che in alcuni casi sono state accolte dai palestinesi con il fuoco di armi automatiche. Ieri però lo scontro si è fatto più violento. I palestinesi hanno sparato anche colpi di mortaio e Israele ha colpito con la sua artiglieria un posto di osservazione di Hamas non lontano dal confine. Il fuoco israeliano, pur non prendendo di mira centri abitati, ad un certo punto si è fatto così intenso da spingere il ministero dell’istruzione di Gaza a chiudere due scuole, Subhi Abu Karsh e Beit Dajan, a Est di Shujayea, quindi a breve distanza dal confine.

Il braccio armato di Hamas “Izz al-Din al-Qassam”, ha condannato con forza gli attacchi aerei e i cannoneggiamenti israeliani e denunciato la violazione del cessate il fuoco raggiunto nell’agosto del 2014 al termine dell’offensiva israeliana Margine Protettivo. Da parte sua Israele rivendica il diritto di “vivere in tranquillità” dei centri abitati a ridosso della Striscia di Gaza e di avviare le ricerche delle gallerie sotterranee che Hamas, secondo lo Stato ebraico, avrebbe ripreso a scavare.

A Gaza intanto cresce la preoccupazione per l’inizio di una nuova ampia offensiva militare israeliana  dopo quella del 2014 che ha ucciso oltre 2200 persone, tra i quali centinaia di bambini, e provocato immense distruzioni. 

da: nenanews


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