InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gaza: sale a tre bilancio morti per raid Israele

di Michele Giorgio per Nena News

Si aggrava a Gaza il bilancio dell’escalation seguita ad una cosoddetta “esecuzione mirata” di due palestinesi compiuta ieri dall’aviazione israeliana. In uno dei tre nuovi raid aerei lanciati durante la notte, un missile ha colpito la casa di una famiglia palestinese, vicina a un centro di addestramento delle forze di sicurezza di Hamas, uccidendo un anziano e ferendo sette bambini, alcuni dei quali gravemente. L’esercito israeliano ha confermato due degli gli attacchi aerei, spiegando che sono stati effettuati in risposta al lancio da Gaza di sette razzi verso il Neghev, dove sono caduti senza provocare danni o vittime. Ieri pomeriggio Israele aveva colpito, probabilmente con un drone, un’automobile a Gaza city con a bordo due palestinesi, Issam e Subhi al Batsh, zio e nipote, appartenenti alle “Brigate Ayman Joda”, L’esplosione aveva causato anche il ferimento di quattro passanti palestinesi, tra i quali un ragazzo. Israele ha giustificato quell’attacco con «l’urgenza» di annientare una «cellula armata» che pianificava attacchi nel suo territorio. Issam al Batsh, sempre secondo il portavoce militare, in passato aveva organizzato altri attentati.  Ma una escalation ben peggiore è nell’aria. Israele da mesi segnala di essere pronto a lanciare un’operazione militare ad ampio raggio. Tra venti giorni peraltro cade il terzo anniversario dell’inizio dell’offensiva israeliana «Piombo fuso» costata la vita a 1.400 palestinesi di Gaza, tra i quali centinaia di civili.

Da tempo non si registrava in pieno centro a Gaza city un «omicidio mirato», ossia l’esecuzione extragiudiziale di miliziani palestinesi. Un attacco che spesso coinvolge persone innocenti. Le esplosioni certo non fanno differenza tra uomini armati e civili e, specie negli anni passati, quando questo tipo di uccisioni erano frequenti, non pochi passanti palestinesi (tra i quali donne e bambini), sono stati uccisi dai missili sganciati dall’aviazione israeliana contro «obiettivi mirati». Molti altri sono rimasti feriti. Ieri, ad esempio, la deflagrazione ha danneggiato tre autobus dai quali poco prima erano scesi gruppi di studenti. Il governo di Hamas, attraverso il suo portavoce Taher Nunu, ha chiesto l’intervento delle Nazioni Unite e dell’Egitto per «bloccare le aggressioni israeliane». Da parte sua Israele sostiene di aver annientato una «cellula terroristica che pianificava attacchi nel suo territorio». Uno dei due uccisi, Issam Batsh, 45 anni, era accusato dall’esercito israeliano di aver organizzato  l’attentato kamikaze di Eilat nel gennaio del 2007 in cui morirono tre persone. Batch, sempre secondo il portavoce militare, aveva preso parte anche alla pianificazione degli attacchi dello scorso agosto lungo il confine con l’Egitto, nei quali sono rimasti uccisi nove israeliani, alcuni dei quali civili.

L’accaduto potrebbe innescare una escaltion dopo la calma relativa delle ultime settimane, mentre la tensione sale anche a Gerusalemme Est. Il Comune (israeliano) ha annunciato che, nonostante le proteste delle autorità islamiche, farà smantellare la passerella di legno che dall’area del Muro del Pianto porta alla Spianata delle moschee di Al-Aqsa e della Roccia. Esponenti islamici hanno respinto le motivazioni fornite sino ad oggi dalle autorità comunali e denunciato un presunto tentativo di danneggiare l’area delle moschee. I lavori dovrebbero cominciare nel giro di qualche giorno e si temono incidenti in una zona da sempre ad alta tensione, teatro negli anni passati di violenze e spargimenti di sangue. Nel settembre 2000 furono proprio i morti sulla Spianata delle Moschee, dopo una provocatoria «passeggiata» nel sito islamico fatta dall’ex premier israeliano Ariel Sharon, ad innescare la Seconda Intifada palestinese. Incombe peraltro una ulteriore espansione della colonizzazione israeliana a Gerusalemme Est. Sempre il Comune ieri ha dato il via all’espansione della colonia ebraica di Maaleh David, costruita negli anni Novanta nel quartiere palestinese di Ras el-Amud, ai piedi del Monte degli Ulivi, nel cuore della zona araba di Gerusalemme araba occupata da Israele nel 1967. Vi si insedieranno altre 17 famiglie di coloni.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazaisraelepalestinaraid

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

10 SETTEMBRE: BLOCCARE TUTTO E PRENDERE BENE LA MIRA. UN CONTRIBUTO DAI SOULEVEMENTS DE LA TERRE

I Soulèvements de la terre contribuiranno a «bloccare tutto» contro il piano Bayrou a partire dal 10 settembre. Numerosi comitati locali e i granai dei Soulèvements de la terre hanno iniziato a mettere a disposizione i loro mezzi materiali, reti e savoir-faire. Dedichiamo alla discussione portata avanti all’interno del movimento che si annuncia, qualche riflessione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haiti: Trump invade la nazione haitiana con mercenari di Erik Prince

Erik Prince, fondatore della compagnia di mercenari privata Blackwater e forte alleato politico di Donald Trump, ha firmato un accordo di 10 anni con il governo di Haiti (sotto tutela degli USA) per combattere le bande criminali che lo stesso regime americano ha promosso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ancora di salvezza degli Stati Uniti maschera la caduta libera dell’economia israeliana

L’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha riferito che l’economia, già in costante stato di contrazione, si è contratta di un ulteriore 3,5% tra aprile e giugno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Global Sumud Flotilla, da Genova (31 agosto) e dalla Sicilia (4 settembre) le partenze italiane verso Gaza per rompere l’assedio

Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.