InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato dei prigionieri palestinesi: intensificare le fiamme della rivolta

 

Dalla pagina facebook del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

 

 

Comunicato della leadership dell’organizzazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina nelle prigioni sioniste

 

Alle masse del nostro popolo, che sta sperimentando molti sacrifici, martiri, prigionieri e feriti; alle masse popolari che stanno continuando e facendo crescere l’Intifada frontenggiando l’entità usurpatrice sionista, i suoi soldati e le orde dei suoi coloni… agli eroi delle pietre e delle Molotov… ai martiri, alla nostra sorella Hadeel Hashlamoun, ai nostri fratelli Diaa Talahmeh, Muhannad Halabi, Fadi Alloun, Hudhaifa Osman e Abdelrahman Obeidullah…al nostro determinato popolo della città di Gerusalemme, a tutto il nostro popolo che nella sua terra resiste, nella West Bank, a Gaza nella Palestina occupata del 48, nei campi in Siria, Giordania, Libano e Iraq e in tutta la Diaspora. Ad Abu Jihad and Al-Yassin, Al-Hakim, Abu Ali, Shikaki e Al-Qassem, e alla lunga lista di martiri del nostro popolo…

La rivolta sta crescendo in dimensioni e forza, in fedeltà al sangue dei martiri e attraverso il sostegno alla nostra determinazione nelle celle israeliane, verso la vittoria per i feriti della nostra terra. Esprimendo il nostro rifiuto dell’occupante e dei suoi crimini, noi del braccio del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina nelle celle sioniste rilasciamo questo urgente appello:

 

1) Il movimento dei prigionieri palestinesi è parte integrante della lotta nazionale, ci schiereremo con voi e con la vostra lotta all’interno della quale il movimento dei prigionieri parteciperà in ogni aspetto.

2) Il Segretario Generale, il leader Ahmad Sa’adat, vi porge i suoi saluti, continua a seguire lo sviluppo del movimento popolare e invita ad accrescere la lotta e la determinazione popolare.

3) Tutte le componenti del nostro popolo – comitati popolari nei campi e nei villaggi, giovani, studenti, donne, lavoratori ed intellettuali – devono impegnarsi, sotto la bandiera palestinese, nel movimento popolare contro l’occupazione e contro i coloni, intensificando la rivolta popolare verso un livello successivo, che sia in grado di sviluppare tutto il suo potenziale in tutti i territori occupati, per scontrarsi vittoriosamente con l’occupazione nelle aree in rivolta.

4) Aumentare le azioni di resistenza e il confronto con l’entità usurpatrice, i suoi soldati, coloni e agenti infiltrati… trasformare le strade in trappole per l’occupazione e i coloni.. continuare a lanciare pietre e Molotov.. l’occupazione deve vivere sotto pressione popolare, fino a che sarà costretta a concederci i nostri diritti.

5) Vi è un urgente bisogno di mobilitare tutte le energie e la resistenza nei campi di battaglia, di scontrarci contro l’invasione delle forze occupanti, chiudere strade e costruire barricate, impedendo alle forze sioniste di entrare nei campi. I campi sono fucine dell’Intifada e dell’insurrezione, e sono la base della rivolta e della resistenza all’occupazione.

6) Le forze nazionali e islamiche devono immediatamente unirsi e formare una leadership nazionale unitaria con compiti suddivisi in vari comitati; devono organizzare la rivolta, mantenere la sua continuità e il carattere di massa e popolare, e devono mobilitare la partecipazione popolare, sostenendo la determinazione del nostro popolo e provvedendo alle necessità derivanti dalle chiusure, dall’assedio e dall’occupazione.

7) Il nostro popolo – a Gaza, nel ’48, nei campi e nella Diaspora – continuerà a scendere nelle strade in sostegno all’insurrezione a Gerusalemme e nella West Bank, affermando l’unità del nostro territorio nazionale e l’interrelazione tra tutte le componenti del popolo palestinese.

8) La leadership palestinese deve render conto al popolo e porre fine alle limitazioni degli accordi di Oslo, al coordinamento di sicurezza e agli accordi sul livello economico; i fucili dei servizi di sicurezza devono proteggere il nostro popolo dall’occupazione e dai coloni, non reprimere il nostro popolo ed arrestarlo.

9) Le scuole e le università devono scendere nelle strade e nelle piazze e manifestare in sostegno all’insurrezione popolare con una larga partecipazione al movimento.

10) L’importanza della lotta politica e diplomatica per trasmettere il messaggio del nostro popolo e le sue rivendicazioni al mondo intero: questo include portare le rivendicazioni della causa palestinese alle nazioni unite, richiedendo protezione internazionale per il nostro popolo e condannando l’occupazione mostrando i suoi crimini contro il nostro popolo e i suoi luoghi sacri dinanzi alla corte criminale internazionale.

11) Ci appelliamo al nostro popolo, alle masse arabe, alle forze solidali nel mondo; al movimento di solidarietà, al movimento di boicottaggio globale, affinché venga sostenuta la determinazione del nostro popolo e la rivolta contro l’occupazione, e lavoriamo per smascherare i crimini dell’occupazione a tutti i livelli e in tutte le sedi, per scendere nelle piazze, assediare le ambasciate del nemico e promuovere il boicottaggio accademico, culturale ed economico, del nemico.

Alle masse del nostro popolo… Avanti verso ulteriori scontri e nuove escalation. La nostra lotta e la nostra voce sono la vostra voce e la voce della resistenza. La vostra battaglia è tutt’uno con la nostra lotta e con la nostra battaglia dello sciopero della fame nelle celle dell’occupante.

Lunga vita alla Palestina, libera e araba dal fiume al mare

Lunga vita alla nostra rivolta

Gloria ed eternità ai martiri, vittoria al popolo.

9 ottobre 2015 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

intifadapalestinaprigionieri palestinesi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone oggi ad 80 anni dalle bombe nucleari USA su Hiroshima e Nagasaki

Nella puntata odierna andiamo in Giappone, facendo il punto sulla politica domestica del Paese nipponico e sugli scenari internazionali del quadrante asiatico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“I popoli sostengono la causa palestinese. Potenti e governi voltano le spalle”. Corrispondenza dalla Cisgiordania occupata

Il ministro israeliano della Difesa Katz ha dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile 2025, che “Israele non ha alcuna intenzione di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armarsi per salvare il capitalismo finanziario! La lezione di Rosa Luxemburg, Kalecki, Baran e Sweezy

Per quanto grande sia una Nazione, se ama la guerra perirà; per quanto pacifico sia il mondo, se dimentica la guerra sarà in pericolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dati trapelati rivelano una massiccia campagna israeliana per la rimozione di post pro-Palestina da Facebook e Instagram

Una repressione radicale dei post su Instagram e Facebook critici nei confronti di Israele, o anche solo vagamente a sostegno dei palestinesi, è stata orchestrata direttamente dal governo israeliano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NATO incontra Palantir: un’analisi critica del sistema di guerra basato su IA della NATO

È notizia di oggi che il 25 marzo 2025, la NATO ha finalizzato l’acquisizione del Maven Smart System NATO (MSS NATO), una piattaforma di guerra basata su intelligenza artificiale integrata sviluppata in collaborazione con Palantir Technologies. Acclamato come un passo avanti nelle capacità decisionali operative, il MSS NATO rappresenta l’ennesimo esempio dell’integrazione dell’IA nella sfera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”: la diretta dalla manifestazione nazionale di Milano

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”. Decine di migliaia di persone – circa 50mila per le realtà organizzatrici – sabato 12 aprile a Milano per la manifestazione nazionale per la Palestina, sottoposta a 77 anni di occupazione e a un anno e mezzo di genocidio per mano dello Stato israeliano. La piattaforma rivendicativa ribadisce le motivazioni della giornata di lotta: “NO al genocidio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“No alla prima fabbrica di armi per REARM Europe”: comunicato stampa della “Rete Mamme da Nord a Sud”

La Rete Mamme da Nord a Sud lancia un appello all’adesione e alla mobilitazione contro la nuova fabbrica di esplosivi nel Lazio e contro la militarizzazione dell’Europa. Le fabbriche di morte finanziate con fondi pubblici dalla Commissione europea rischiano di diventare presto realtà: apprendiamo con sgomento che la ex Simmel Difesa, oggi Knds (gruppo franco-tedesco, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Capitalismo finanziario e economia di guerra

Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Anan all’ultima udienza

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Anan durante l’ultima udienza all’Aquila che lo ha rinviato a giudizio insieme al altri due palestinesi.  da Radio Onda Rossa Anan Yaeesh – dichiarazione spontanea ex art 421 cpp Desidero iniziare con i miei saluti alla Corte e a tutti i presenti. Esiste sempre la legge, ma anche lo […]