Affermando che circa 2.500 prigionieri hanno partecipato agli scioperi della fame contro l’isolamento a İmralı, l’avvocato Yusuf Çakas ha dichiarato che le richieste sono legali e giustificate e devono essere soddisfatte immediatamente.
Lo sciopero della fame dei detenuti politici del PKK e del PAJK iniziato nelle carceri contro l’isolamento aggravato imposto al leader del PKK Abdullah Öcalan prosegue ed è giunto ak 37° giorno.
Circa 2.500 detenuti hanno partecipato allo sciopero della fame iniziato il 27 novembre che si è svolto a turni.
Yusuf Çakas, membro della commissione penitenziaria dell’Associazione degli avvocati per la libertà (ÖHD) e direttore della Federazione delle associazioni legali e solidali delle famiglie dei prigionieri mesopotamici MED (MED TUHAD-FED) ha parlato dello sciopero della fame.
Disobbedienza civile
Yusuf ha sottolineato che la richiesta degli scioperanti della fame è la revoca dell’isolamento a İmralı e la fine delle violazioni dei diritti nelle carceri.
Ha affermato che, secondo le richieste fatte loro dalle famiglie, sono circa 2.500 i detenuti che hanno partecipato agli scioperi della fame. Yusuf ha detto: “Lo sciopero della fame è un atto di disobbedienza civile. Il governo deve adottare provvedimenti in termini di soddisfazione delle richieste perché le richieste sono legali e giustificate.Queste persone non chiedono qualcosa di illegale. E come organizzazioni della società civile, abbiamo una responsabilità e un ruolo in questo sciopero della fame.
La società civile esige che le richieste dei prigionieri siano soddisfatte. Sappiamo che ci sono stati molti morti nei precedenti scioperi della fame. Non vogliamo che accada di nuovo. Per evitare ciò, vogliamo che queste richieste molto legali e giustificate siano soddisfatte il prima possibile “.
Da Rete Kurdistan
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