Torino, studenti medi contro tagli e aumenti. Occupata la Gtt
Oggi, come deciso nell’assemblea cittadina tenutasi ieri a Palazzo Nuovo, circa una trentina di studenti di varie scuole di Torino hanno occupato gli uffici GTT di Piazzale Valdo Fusi.
Gli studenti una volta entrati nella sede hanno aperto uno striscione con su scritto 釘asta tagli, basta aumenti, 5 ottobre corteo!e hanno distribuito volantini ai presenti e al personale.
L’occupazione durata una mezz’ora durante la quale gli studenti hanno fatto alcuni interventi spiegando quanto, in un momento di crisi come questo, sia inaccettabile che un trasporto in teoria pubblico diventi di fatto un servizio sempre pi elitario.
Da sei mesi a questa parte non solo il costo del biglietto aumentato del 50%, non solo sono aumentati i costi degli abbonamenti e delle multe, ma in pi sono stati approntati dei tagli alle linee e altri sono in programma (1 Ottobre e 1 Gennaio).
Questi tagli sono l’ennesimo tentativo da parte delle varie istituzioni cittadine e nazionali di far pagare a noi, studenti e non solo, una crisi che sicuramente non abbiamo creato, ma che in tutti i modi cercano di farci pagare.
Ancora una volta gli studenti, attraverso questa iniziativa, hanno voluto dimostrare che loro, a questo teatrino dell’Italia che si salva attraverso i sacrifici dei cittadini, non ci stanno e non ci staranno mai, e che il 5 Ottobre scenderanno in piazza più determinati che mai per ribadire il concetto che…
Gli studenti una volta entrati nella sede hanno aperto uno striscione con su scritto 釘asta tagli, basta aumenti, 5 ottobre corteo!e hanno distribuito volantini ai presenti e al personale.
L’occupazione durata una mezz’ora durante la quale gli studenti hanno fatto alcuni interventi spiegando quanto, in un momento di crisi come questo, sia inaccettabile che un trasporto in teoria pubblico diventi di fatto un servizio sempre pi elitario.
Da sei mesi a questa parte non solo il costo del biglietto aumentato del 50%, non solo sono aumentati i costi degli abbonamenti e delle multe, ma in pi sono stati approntati dei tagli alle linee e altri sono in programma (1 Ottobre e 1 Gennaio).
Questi tagli sono l’ennesimo tentativo da parte delle varie istituzioni cittadine e nazionali di far pagare a noi, studenti e non solo, una crisi che sicuramente non abbiamo creato, ma che in tutti i modi cercano di farci pagare.
Ancora una volta gli studenti, attraverso questa iniziativa, hanno voluto dimostrare che loro, a questo teatrino dell’Italia che si salva attraverso i sacrifici dei cittadini, non ci stanno e non ci staranno mai, e che il 5 Ottobre scenderanno in piazza più determinati che mai per ribadire il concetto che…
Contro crisi e austerità, riprendiamoci scuole e città.
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