InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sciopero generale a Torino: cariche contro lo spezzone studentesco e sociale

***

Torino: all’interno della giornata di sciopero generale, circa 3000 persone hanno deciso di unirsi all’appello lanciato nei giorni scorsi per costruire uno spezzone sociale che andasse oltre la scadenza rituale (e tardiva) della Cgil, portando in piazza le lotte quotidiane del territorio, da quelle del mondo della formazione, alla lotta per la casa, al No Tav.

Ad aprire lo spezzone in piazza Vittorio c’erano gli studenti delle scuole superiori, molti dei quali reduci dalle occupazioni contro #labuonascuola susseguitesi in alcuni istituti torinesi nelle ultime settimane; a seguire le famiglie occupanti di case, i rifugiati dell’ex Moi, studenti universitari e precari.

Il corteo studentesco e sociale ha seguito il percorso della manifestazione dei sindacati fino a piazza Castello, decidendo poi di proseguire verso altri obiettivi, mentre Cgil e Uil si avviavano alla conclusione in piazza San Carlo per il comizio di Susanna Camusso. Prima tappa dello spezzone è stato il Comune di Torino, indebitato fino al collo dopo i giochi olimpici e alla continua ricerca di tagli e svendite con cui provare a rimpinguare le proprie casse. Il Municipio era stato completamento blindato dai plotoni della polizia: dopo alcuni interventi, il corteo ha proseguito il proprio percorso lungo via Garibaldi.

Successivamente la manifestazione è arrivata sotto la sede della Regione Piemonte che raggruppa gli assessorati al diritto allo studio, alle politiche giovanili e all’immigrazione, luogo sensibile che raccoglieva attorno a sé molte delle istanze che si levavano dal corteo. Il palazzo è stato bersagliato con uova e vernice, dopodiché il corteo ha tentato di proseguire lungo corso Regina per raggiungere l’assessorato regionale alla Salute, per protestare contro i nuovi annunciati tagli nel settore da parte della giunta Chiamparino a firma Pd (in perfetta continuità con la politica di tagli selvaggi e privatizzazioni inaugurata dal suo predecessore leghista Roberto Cota). A quel punto gli studenti si sono trovati di fronte un impressionante dispiego di fdo che sbarrava loro la strada: mentre il corteo rivendicava a gran voce il proprio diritto a proseguire, è partita una carica molto violenta da parte della polizia, che non si è fatta scrupoli a manganellare ragazzini delle scuole superiori e ad accanirsi su quanti erano caduti a terra.

Nove persone (per la maggior parte giovani e studenti universitari) sono stati fermate e si attendono notizie sul loro rilascio.

Nonostante le cariche il corteo si è ricompattato senza disperdersi e ha percorso ancora a lungo le strade della città, concludendosi poi in piazza Castello e rilanciando su un inverno e una primavera di lotte che possano ricomporre le istanze che si sono intrecciate oggi nella piazza torinese.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

#12Dsciopero generalespezzone socialestudentitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia in rivolta: proteste e scioperi contro l’inquinamento dell’impianto chimico

Il 21 ottobre 2025, la città tunisina di Gabès è stata paralizzata da uno sciopero generale e da massicce proteste contro l’inquinamento causato dall’impianto chimico statale gestito dal gruppo Tunisian Chemical Group (CGT)

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

El trabajador inexistente

Para las derechas, los trabajadores y las trabajadores son “inexistentes” sino como agentes de la producción capitalista. Están privados de una subjetividad propia: no pueden y no deben tener opiniones, pensar, cabrearse o, dios no lo quiera, ocupar las calles.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Il lavoratore inesistente

La retorica della destra sul movimento “Blocchiamo tutto” ci racconta meglio di ogni saggio la visione dominante sul ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici nella società: farsi sfruttare, consumare e stare muti.