InfoAut

Referendum e oltre. Aspettando il voto di Mirafiori…

Concluse le danze dell’attesa e preparazione al voto del referendum sull’accordo separato dello stabilimento Fiat di Mirafiori. Accordo imposto/proposto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, accettato dal fronte giallo Cisl Uil Ugl Fismic, rigettato da Fiom e sindacati di base. Questa sera dalle 22 i primi ad esprimersi tramite il voto referendario saranno i lavoratori e le lavoratrici del turno di notte, il verdetto si conoscerà venerdì sera. E’ il referendum del ricatto, saranno 5550 i dipendenti delle Carrozzerie Mirafiori chiamati alle urne. Si chiude quindi oggi la bolgia dei volantini, delle telecamere, della passerelle dinnanzi ai cancelli della fabbrica, in attesa dei risultati. Stamane presenti anche gli operai di Pomigliano: “Siamo venuti a portare ai colleghi di Torino più che la nostra solidarietà la nostra condivisione. Vogliamo condividere la battaglia di Mirafiori”.

Assemblee operaie. Quindi da stasera si voterà, dopo il teatrino sulle date compiuto dal fronte dei Si (sindacati gialli ed azienda), imponendo nel dibattito di queste settimane la possibilità di rinviare il voto perchè troppo ravvicinato alle iniziative ed assemblee indette dalla Fiom, non portando però a termine l’operazione, nonostante l’anticipazione e la fretta del voto sia stata una decisione del Lingotto per ridurre i tempi e l’agibilità nella convocazione delle assemblee operaie. A questo si aggiunga il colpo di scena allestito dalla Fiat ieri mattina: all’inizio del primo turno, l’azienda ha interrotto la produzione per un’ora convocando delle assemblee nelle quali i capisquadra hanno spiegato (…) ai lavoratori il punto di vista dell’azienda sull’accordo. Il sacrificio del feticcio della produttività a favore dell’imposizione e del ricatto! La Fiom ha convocato per oggi le assemblee nello stabilimento, dopo la riuscita fiaccolata di ieri sera, tenutasi in contemporanea con la kermesse promossa dal Si alla Galleria d’Arte Contemporanea (…), in parallelo simbolico al fallimento, vista la scelta di indire un momento assembleare fuori dalla fabbrica e dall’orario di lavoro, ottenuto presso la parrocchia del Santo Redentore: ammesso dallo stesso segretario torinese della Fim, Claudio Chiarle, che ha commentato con un “È vero, c’era pochissima gente”. Prove tecniche di governance marchionniana.

Incognita delle previsioni. Pur nella difficoltà di fare previsioni sui possibili risultati del referendum, il fronte del Si negli ultimi giorni si è prodigato nell’esercizio della previsione, prima sparando in alto, dichiarando di attendersi il 95% di partecipazione e l’80 di si, poi ridimensionando il tutto, redigendo appelli alla moderazione e alla prudenza, attenendosi alla linea Fiat “ottenere il 50% più uno dei voti a favore”. Al di là di ogni fantasia numerica il primo dato da prendere in considerazione non è solamente l’adesione operaia del 53% ai segmenti sindacali a Mirafiori, evidenziando al contempo la stravaganza della contabilità burocratica del Si, che hanno dichiarato che sommando le percentuali delle ultime elezioni per le Rsu dovrebbero raggiungere il 70%, come se tutto si ascrivibile ad un’addizione…

Deserto politico dei partiti. La vicenda Fiat, come già visto per la puntata del voto di Pomigliano d’Arco, ha ulteriormente denudato la miserabilità dell’arco parlamentare e non, con il Partito Democratico uscito nuovamente vittorioso dalla “partita della sconfitta”… Esemplificazione rintracciabile nella debolezza politica del leader Pier Luigi Bersani (l’esito del referendum è da rispettare), nelle parole ridicole del sindaco di Torino e del candidato suo successore Sergio Chiamparino e Piero Fassino (se fossi un operaio voterei si), nella frammentazione schizofrenica all’interno del partito.

Oltre il 14. Indubbiamente la partita più importante si giocherà nel post, dopo il 14 gennaio, tenendo in considerazione quanto i risultati diranno ma al contempo guardando a quanto la Fiom sarà capace ed in grado di costruire in città e non solo contro l’accordo separato. Marchionne ha più volte fatto presente che se vinceranno i Si il discorso si chiuderà attraverso il lasciapassare dell’investimento, altrimenti si adotteranno altre strategie, come la partenza verso altrove, verso il Nord America, verso la Chrysler ristrutturata autoritariamente dall’amministratore delegato Fiat, ottenendo nel ricatto (ma anche nella pochezza soggettiva della dirigenza sindacale) il beneplacito della Uaw, il più grande sindacato americano, che viene quest’oggi agitato come esempio tramite le pagine de La Stampa di Torino e della Fiat, con l’evidenziamento dell’intervista con Bob King che discorre del suo “rapporto perfetto” con Marchionne…

Trova il tempo che trova l’augurio dell’amministratore delegato Fiat da Detroit, che ha invitato i lavoratori di Mirafiori ad “avere fiducia nel futuro e in loro stessi”. Il lupo che promette alle pecore di non mangiarle…! La Fiom speriamo sappia bene la valenza politica e simbolica che andrà ad assumere sempre più la vertenza di Mirafiori nel paese, passerà per le relazioni sociali che saprà costruire, per la pratica reale e generalizzata dello sciopero metalmeccanico del 28 gennaio, per l’ottenimento della messa in discussione dell’accordo tramite l’urto del conflitto sociale e dell’insubordinazione al ricatto.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

fiatfiommarchionnemirafiori

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mirafiori: capitale della cassa integrazione

Presidio FIOM fuori dai cancelli di Stellantis. Venerdì 18 Aprile, durante lo sciopero indetto dalla FIOM (unico sindacato oltre ai COBAS a non aver firmato il “contratto ricatto”) dentro gli stabilimenti Stellantis di tutto il territorio piemontese, davanti al cancello 2 di Mirafiori si è radunato un presidio di metalmeccanici e metalmeccaniche. Le rivendicazioni che […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tra il martello e l’incudine

Al corteo del 28 marzo scorso, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare alcuni operai della Stellantis, che ormai da anni attraversa una fase di grave crisi della produzione interna

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Addio Pasquale, compagno generoso ed instancabile

Apprendiamo con amarezza che per un malore improvviso è venuto a mancare Pasquale Lojacono.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo con i lavoratori Ansaldo che rischiano 7 anni di carcere per blocco stradale

Un grande striscione con scritto “siamo tutti Ansaldo” apre il corteo di oltre mille persone in solidarietà dei 16 lavoratori denunciati durante lo sciopero del 13 ottobre 2022 a difesa dello storico stabilimento genovese, culminato con l’occupazione dell’aeroporto e scontri con le forze dell’ordine.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Il ricatto immorale di Atlantia & co.

Eccoli come iene pronte a dividersi la carcassa. Le grandi famiglie capitaliste italiane, in termini solo nominali visto che parliamo ormai di holdings multinazionali, si vogliono sedere al banchetto dei prestiti garantiti dallo stato del Decreto Rilancio. FCA della famiglia Agnelli – Elkann e Atlantia della famiglia Benetton hanno chiesto rispettivamente 6,3 miliardi (un 5% […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

[Sulla via della ruggine] Accordo FCA – PSA: quale destino per i lavoratori?

FCA, gruppo Fiat – Chrysler, e PSA, proprietario di Peugeot, Citroën e Opel, si sono uniti in un unico gruppo industriale, il quarto più grande dopo Volkswagen, Toyota e il gruppo Renault. L’operazione è spacciata come “alla pari” ma l’amministratore delegato sarà Carlos Tavares, a John Elkann invece andrà la presidenza. Il gruppo francese oltre […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

[Sulla via della ruggine] Le nuove crisi industriali a Torino

Che il cuore della Torino città industriale, della “motorcity” italiana, non batta più da un pezzo è quasi scontato dirlo. Basta passeggiare per il muro di cinta della città fabbrica di Mirafiori ed ascoltare il silenzio che, rotto appena dalle auto che passano, si percepisce per chilometri e chilometri. Gli Agnelli, dopo aver venduto per […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

C’è chi non piange per Marchionne

Mentre l’(ex) ad Fiat Sergio Marchionne si ritrova ricoverato a Zurigo, in lungo e in largo per lo stivale da giorni dilagano commenti e rimbalzano opinioni contrastanti sulla sua figura. Un vero patriota, per alcuni, anche se non se ne capisce il motivo. Una persona da non irridere o su cui non infierire, per altri, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Pomigliano, lavoratori da tutta Italia bloccano cancelli dello stabilimento FCA

Giornata di lotta importante a Pomigliano, in provincia di Napoli, rispetto ai circa 8000 licenziamenti paventati dell’amministratore delegato FIAT Marchionne all’interno dello stabilimento locale dell’azienda. Il sindacato SI Cobas ha lanciato sin dalle prime ore del mattino un picchetto ai cancelli della fabbrica, presidio raggiunto da centinaia di operai del mondo della logistica di tutta […]