InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quando la magistratura sostituisce la politica

Nella fase attuale le istituzioni in Italia tendono a contrastare chi dissente dando carta bianca alla magistratura, nel tentativo di soffocare le espressioni reali di dissenso che si stanno propagando sempre più diffusamente in tutto il paese.

Intendiamo argomentare questa affermazione partendo dalle vicende che hanno coinvolto 6 antagonisti modenesi, studenti e militanti del Guernica, cercando di mettere a fuoco le motivazioni che hanno prodotto misure restrittive nei confronti degli accusati. Negli atti si legge che gli inquisiti si distinguono per una “elevata pericolosità sociale”, riconducibile al fatto che la loro presenza è stata rilevata in tutti i principali momenti di lotta che hanno attraversato la provincia di Modena negli ultimi anni.

Di fatto, la durezza delle misure cautelari assegnate, prescinde dalle azioni compiute il 6 dicembre 2012 davanti a Confindustria, ma è calibrata sull’intensità della militanza politica. Tutto ciò rappresenta una gravissima manovra: quanti si sollevano, per opporsi a scelte politiche che penalizzano la qualità delle proprie vite, vengono identificati più che arbitrariamente come soggetti pericolosi e si sceglie di attaccarli per distogliere l’attenzione da tutte le contraddizioni che la governance non vuole risolvere. E’ inutile, tuttavia, tentare di nascondere sfratti in aumento, politiche giovanili fallimentari, sfruttamento nel mondo del lavoro e molto altro semplicemente evitando di parlarne, o peggio, cercando di scaricarne le responsabilità su chi ha il coraggio di portare allo scoperto tali contraddizioni, di dire basta, di ribellarsi o di dare solidarietà militante.

A supportare quanto affermiamo c’è il silenzio assoluto in cui è caduta la politica modenese su questo avvenimento: nessuno ha voluto aprire bocca in merito all’accaduto. Tuttavia, è pure a causa di scelte scellerate rispetto all’abuso indiscriminato di territorio e a causa dell’immobilismo sul decadimento economico dell’intera provincia che a Modena ci sono così tanti problemi. Per stomaci forti, interessati a formarsi un’idea sulla qualità della politica nella nostra provincia, basta seguire il dibattito sulle candidature alle primarie locali del PD per le prossime elezioni a sindaco, per comprendere come manchi la volontà di affrontare le contraddizioni che investono il nostro territorio, come non ci siano idee per il futuro della città, come tutto venga ridotto a un mero scontro tra poteri.

Parliamo di uso politico della magistratura non perché vogliamo indulgere in vittimismo strumentale, tipico dei politicanti di mestiere. Il fatto è che questo fenomeno si avverte in tutta Italia, a partire dalla Val di Susa, dove si viene tacciati di terrorismo secondo impianti accusatori ridicoli, dove viene negato al movimento No Tav il diritto alla difesa e dove si ricorre addirittura al reato di stalking pur di colpire i No Tav.

La Val di Susa è senza dubbio il contesto più eclatante in cui la politica ha delegato alla magistratura (vedi Caselli, Rinaudo e Padalino).

A Modena il procuratore si chiama Musti, ma l’approccio è analogo.

In Italia sono 17.000 le persone che andranno a processo per reati legati a lotte sociali. La risposta che lo Stato dà al malcontento crescente si chiama repressione, con magistrati organici alle difesa di privilegi, sempre maggiori e solo per pochi (altro che toghe rosse…). D’altra parte, non ci pare che si dedichi la stessa attenzione nei confronti di fenomeni quali corruzione, influenza crescente dei capitali mafiosi nell’economia del Paese, grande evasione fiscale e così via…

Chi è al potere prova a giocarsi la carta della repressione proprio perché si rende conto che ormai molt* rifiutano di rassegnarsi a un presente fatto di ingiustizia sociale, prevaricazione e perdita della propria dignità; dispost* a mettersi in gioco per opporvisi con determinazione, anche a costo di un prezzo alto da pagare, consapevol* che l’unica scelta efficace per riprendersi in mano il proprio futuro sia quella della lotta senza soluzione di continuità.

Provare a fermarci è inutile!

da saoguernica

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

GuernicaModenanotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La truffa del G7: i ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica.

Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

G7 clima, energia e ambiente: basta con i crimini ambientali, basta greenwashing, basta Tav!!!

Il 28, 29 e 30 aprile, Venaria sarà il palcoscenico del G7 dedicato all’energia, al clima e all’ambiente.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Richiesta sospensione al CSM per Bucarelli, pm anti-No Tav

Ancora guai per il PM Enzo Bucarelli, che negli ultimi anni si è distinto per le persecuzioni nei confronti dei No Tav.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: cosa sta succedendo a Salbertrand?

Ai margini del parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand sono arrivati jersey di cemento, griglie metalliche e concertina necessari per il cantiere dello svincolo del cantiere Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: siamo la montagna che si difende… da 18 anni!

Si è conclusa ieri la tre giorni No Tav in occasione dell’8 dicembre di quest’anno. Un anno che ha visto un’accelerazione da parte di chi devasta la montagna e di chi reprime chi la difende in particolare in questi ultimi mesi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2023 – In 10mila di nuovo in marcia contro il Tav!

Una grande marcia popolare ha attraversato ieri le strade della valle. 10mila No Tav, partiti da Susa, hanno riempito la statale per raggiungere Venaus dopo 18 anni dalla battaglia che ci ha permesso di riconquistare quelle terre che oggi ospitano il presidio.