InfoAut
Immagine di copertina per il post

La maternità è una scelta, l’aborto è un diritto

La novità di questa mattina però è stata, dopo una dichiarazione a mezzo stampa nella quale il responsabile dell’associazione antiabortista chiedeva alla questura l’intervento delle forze dell’ ordine, la presenza alla preghiera della digos di Modena e altre forze dell’ordine.

Evidentemente questa associazione ultra cattolica, che ogni lunedì, si arroga il diritto di occupare uno spazio pubblico, attaccando quelle donne che hanno scelto la strada dell’aborto, senza che nessuno si sia mia posto il problema di contrastarli o cacciarli, la vuole porre sul piano dell’ ordine pubblico per nascondere le nefandezze e le assurdità che divulgano.

Quello che stanno facendo i presidi dell’ Assemblea in difesa della libertà delle donne, non sono altro che un efficace contrasto verso chi, si appropria di spazi pubblici, attaccando una scelta, un diritto: quella dell’aborto. Per questo  diventa importante sostenere i presidi del lunedì  quelli futuri e le prossime iniziative, per continuare ad urlare che la maternità è una scelta e l’aborto è un diritto.

Pubblichiamo i prossimi appuntamenti:

Presidio sabato 30 aprile davanti al Consultorio di Viale Monza.

Assemblea pubblica sabato 7 maggio alle ore 16,00 in piazza Matteotti.

 

Pubblichiamo sotto il comunicato dell’ Assemblea in difesa della libertà delle donne:

Oggi lunedi 18 Aprile nuovo presidio contro gli antiabortisti della Papa Giovanni XXIII

Questa mattina alle 6,30, un discreto gruppo di compagne dell’Assedonne del Sao Guernica e del Collettivo femminista di Rifondazione Comunista, insieme a uomini di entrambi i collettivi, si sono nuovamente organizzati per un presidio di fronte al Policlinico di Modena in protesta contro gli integralisti cattolici che settimanalmente da dieci anni si radunano per pregare “sul luogo del martirio di tanti piccoli innocenti nei giorni  nei luoghi in cui si esegue la loro condanna a morte attraverso la pratica dell’aborto legale”. Abbiamo deciso di ritornare in questo luogo anche questa settimana per dimostrare e denunciare il fatto che i membri di questa benemerita associazione sono ben lontani dall’essere placidi signori che si ritrovano solo per pregare silenziosamente e placidamente: fino a pochi mesi fa (prima di un accordo con l’UDI) portavano anche cartelli accusatori nei confronti delle madri presunte infanticide e dei medici non obbiettori, ora queste considerazioni sono presenti “solo” nelle loro preghiere, dove le donne devono essere solo e soltanto madri, i feti bambini e poveri agnellini sacrificali e chi ricorrere a un’interruzione volontaria di gravidanza un’assassina (per non parlare dell’aborto terapeutico considerato un ritorno alla pena di morte in Italia!).

Solita scena patetica e scandalosa con alcune importanti novità: sentendosi evidentemente minacciato dalle verità che noi stiamo, da lunedì scorso, denunciando sull’operato e le idee del suo gruppo, il signor Mazzi, esponente e referente della Papa Giovanni, dalle colonne di alcuni giornali locali ha fatto una vera e propria chiamata alle armi nei confronti dei suoi seguaci. Risultato: stamattina a pregare intorno ad un’enorme croce per le anime che volano in cielo erano più del doppio di lunedì scorso. Questo però ci fa capire bene quale è lo scopo reale di queste persone: se fosse una semplice preghiera un dispiegamento del genere di persone sarebbe inutile, ma di certo per un vero e proprio presidio politico contro la legge 194, una dimostrazione di forza è fondamentale nel momento che il loro fanatismo viene finalmente attaccato e denunciato da chi non ne può mettendo in luce cosa veramente dicono e vogliono.                                                                                                                                                            Da parte del signor Mazzi e seguaci poi il tutto si è concluso invitando i manifestanti ad un sereno e pacifico dialogo, cosa per noi improponibile. Non accettiamo di essere strumentalizzati da questi cattolici fanatici, che di fronte ai giornalisti e alle telecamere mostrano la classica bontà caritatevole tipica e ben conosciuta porgendoci “l’altra guancia” e dichiarando quanto bene hanno fatto negli anni alle madri in difficoltà, dall’altro rimangono fermi nelle loro arretrate posizioni che appunto vorrebbero una radicale trasformazioni o addirittura una soppressione della legge 194, conquista di anni di lotte e diritto imprescindibile per la libertà di tutte le donne! Bene, per noi risulta impossibile discutere dell’applicazione piene della legge sull’IVG con chi combatte  per la sua abolizione!                                                                            Infine questa mattina, sotto precisa richiesta di esponenti della comunità (che tanto pacifici e tolleranti forse non sono), erano presenti alcuni uomini uomini della Digos e delle forze dell’ordine.  Ricordiamo però che sono loro i primi che, da anni, si trovano ad occupare suolo pubblico senza avere mai chiesto un permesso per una manifestazione politica, per cui sarebbe stato davvero ridicolo che l’amministrazione dell’ospedale o le forze dell’ordine intervenissero contro di noi per impedirci di fare la medesima cosa!

È arrivato il momento di dire basta a questo tipo di provocazioni. Per questo motivo come Assedonne del Sao Guernica e del Collettivo femminista di Rifondazione Comunista, continueremo a lottare contro questo scandalo e contestare e fermare chi pensa di porre il proprio punto di vista integralista di fronte ad un diritto duramente conquistato!! A tal proposito sarà garantita una presenza costante il lunedì mattina ed è stato fissato un nuovo presidio sabato 30 aprile davanti al Consultorio di Viale Monza e un’assemblea pubblica sabato 7 maggio alle ore 16,00 in piazza Matteotti in cui invitiamo tutti e tutte a partecipare!                      

Assemblea in difesa della libertà delle donne

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

abortodonneviolenza sule donne

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Piemonte. La crociata del centrodestra contro l’aborto

Due milioni e 340 mila euro per finanziare le associazioni antiabortiste in Piemonte. Li ha stanziati il governo di destra della Regione Piemonte dal 2022 ad oggi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sui nostri corpi decidiamo noi.

Il 25 maggio in tutta Italia scenderemo in piazza contro l’ennesimo attacco all’aborto svolto da questo Governo, non a caso in contemporanea a fortissimi attacchi verso le persone trans+

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto: il convegno promosso dalla Lega a Montecitorio e’ “l’ennesimo tentativo di normalizzare l’antiabortismo nel nostro paese”

Martedì 23 gennaio, nella sala conferenze della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno antiabortista organizzato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli e promosso dalla Lega.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

SPECIALE BANLIEUE Uno sguardo intersezionale sulle rivolte

Per questa puntata abbiamo intervistato Benzz, militante femminista e antifascista che vive da anni a Marsiglia. Un’intervista molto interessante che ci offre diversi spunti rispetto al nodo della colonialità e a come questo si intreccia con il tentativo di colpevolizzare le famiglie, ed in particolare le donne da parte dello Stato.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ecuador: la prima guardia indigena guidata da donne kichwa

Si chiamano Yuturi Warmi, le donne conga. “Ci siamo organizzate contro l’attacco sistematico della miniera illegale nei confronti delle popolazioni e dei territori indigeni, perché tutte le miniere presenti nella provincia di Napo lo sono” afferma María José Andrade Cerda in una intervista concessa recentemente a Mongabay.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Salone del libro Torino: interrotto intervento della ministra Roccella.

Interrotto l’intervento della ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, nel padiglione della Regione Piemonte, da parte di diversi movimenti di Torino, da Extinction Rebellion a Non Una di Meno. “Siamo di fronte alla cecità di un governo che continua a investire in combustibili fossili e in politiche volte a restringere il diritto all’aborto” dichiarano le persone presenti. Molte le attiviste pedinate e perquisite senza motivo. Striscioni e sit-in anche all’esterno del Salone.