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Guernica: contro crisi e fascismo

 

Sin dalle 18:30, prima dell’inizio della conferenza neo-fascista, antifascist* di ogni età hanno attraversato il presidio riempiendo la piazza di contenuti. Allo spettacolo hip-hop si sono alternati esibizioni di break-dance e freestyle, cori antirazzisti e antifascisti carichi di rabbia e interventi che hanno ribadito l’intolleranza della Modena antifascista nei confronti della presenza nella nostra città di gruppi come Forza Nuova.

 

Dopo qualche ora dall’inizio del concentramento in piazza Matteotti, che già dal primo pomeriggio con una Modena blindata, una sessantina di antifascist*, decisi a ribadire il ruolo dell’antifascismo militante a Modena, si sono uniti in corteo dietro un eloquente striscione, “Zona nostra, zona Antifa! Modena ripudia il fascismo!”, riprendendosi la città passo dopo passo, coro dopo coro. Dall’amplificazione spinta su un carrello da alcun* compagn*, il tema che è emerso in musica dai ragazzi del laboratorio hip-hop e dagli interventi al microfono è stato chiaro: “finchè le forze politiche cittadine continueranno a dare spazio e agibilità politica a gruppi fascisti come Forza Nuova con l’aiuto di questore e forze dell’ordine a loro protezione, limitandosi a rilasciare dichiarazioni inutili di indignazione alla stampa, noi scenderemo nelle strade per riappropriarci di spazi collettivi liberi da ogni forma di fascismo e razzismo, mettendo in difficoltà l’ordine pubblico!”

 

Così, il corteo si è snodato lungo via Emilia Centro per poi effettuare diversi blocchi del traffico all’altezza di punti cruciali della città, passando per largo Sant’agostino, fino all’Autostazione per giungere infine in piazza Pomposa, dove si è costituito un secondo presidio antifascista che ha avvicinato anche una considerevole componente di ragazzi magrebini affascinati dall’hip-hop militante e incazzati contro ogni razzismo e xenofobia, che Fiore in primis e non tanto implicitamente inserisce, come “strategie di uscita dalla crisi”, nel proprio programma politico. Ed ancora, in quella sede, che il Guernica ha ribadito che Modena è antifascista ed è nostra, di chi lotta e sente sue le strade, rilanciando il ritorno ormai imminente di un nuovo Spazio Guernica in città, punto di riferimento di chi vive il conflitto sociale modenese e vuole organizzare la propria libera espressione slegata da ogni ottica fascista, sessista e razzista. Perché la soluzione di uscita dalla crisi, non può essere la xenofobia o l’antisemitismo latenti nei discorsi del fascista R.Fiore, ma sta nell’autorganizzazione libera, nella vita collettiva dentro, contro ed oltre la Modena metropoli che sfratta, controlla e da spazio al neo-fascismo.

 

Verso un nuovo Spazio Antagonista Occupato Guernica!

 

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