InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bologna Meticcia: sciopero sociale e logistico, metropolitano!

In prima periferia invece si è dato appuntamento il mondo della lotta per il diritto all’abitare che a partire dalle famiglie e dai precari occupanti di case ha bloccato le strade e sfilato per i quartieri esterni alle mura del centro che per una vecchia cattiva abitudine dei movimenti cittadini (che ci siamo ormai lasciati alle spalle) sono raramente attraversati da iniziative del conflitto sociale. Il risultato è stato una verifica di grande solidarietà e partecipazione allo spazio di lotta aperto dallo slogan “Casa – Reddito – dignità”, e dalla voglia di tanti, occupanti o meno, di mettersi in gioco per dare battaglia al Piano Casa di Renzi e al suo Jobs Act.

Le cinta murarie di Bologna, e i suoi viali, sono stati bloccati e attraversati da cortei selvaggi dagli studenti medi che nell’arco di soli 10 giorni erano al terzo appuntamento di lotta. La contestazione alla “Buona Scuola” del governo e alle politiche di precarizzazione erano al centro dell’iniziativa che ha confermato una partecipazione importante della generazione meticcia delle periferie. In strada c’erano comportamenti e linguaggi rabbiosi che si sono espressi con spontaneità e reciprocità con gli obiettivi dell’iniziativa promossa dal CAS. Nel cuore della zona universitaria gli studenti hanno invece bloccato alcune facoltà e poi si sono mossi in corteo selvaggio unendosi ai medi e poi continuando la giornata di lotta con una autoriduzione a sorpresa della mensa più cara d’Italia, rilanciando le battaglia per il diritto all’abitare e al welfare studentesco.

La scommessa della Bologna Meticcia per il 16 ottobre stava proprio nel produrre quanto sperimentato: dislocare sul territorio metropolitano la solidarietà antagonista che quotidianamente si afferma nella composizione, eterogenea e conflittuale, ai picchetti della logistica o all’antisfratto, ai cortei degli studenti medi o durante le iniziative di lotta all’università, dove il “se toccano uno, toccano tutti!” è un dato di fatto ormai da tempo. Allora lo sciopero sociale, logistico e metropolitano era anche uno spazio di apertura di nuove possibilità che dal punto di vista dei protagonisti bolognesi dell’iniziativa è stato raggiunto. A Bologna si è riprodotto in scala cittadina quanto avvenuto in tutta Italia con le decine e decine di iniziative dei facchini, occupanti di case, operai, e generazioni precarie!

 

Leggi i comunicati con le valutazioni, le proposte, e i prossimi appuntamenti delle piezze di lotta a Bologna:

 

E’ Sciopero Sociale a Bologna! Buona la prima… alla prossima!

I movimenti contro la precarietà e l’austerità e parte del sindacalismo conflittuale hanno mantenuto le promesse! In tutta Italia dall’alba fino al momento in cui stiamo scrivendo si sono susseguiti picchetti, blocchi stradali, occupazioni di case e spazi sociali, cortei e azioni che hanno espresso la rabbia organizzata dei poveri e delle povere del nostro paese.

Un vero successo lo sciopero nazionale del settore della logistica che a Bologna ha portato migliaia di facchini S.I.Cobas ad incrociare le braccia e più di 500 di loro presidiare dalle 5am alle 15pm gli ingressi dell’interporto. Di prima mattina si sono poi incontrati e susseguiti cortei e blocchi stradali organizzati dagli studenti medi, dagli studenti univeristari, dai precari e dagli occupanti di casa componendo un’unica grande manifestazione metropolitana che è riuscita ad esprimere giusta e degna rabbia e ostilità al Jobs Act al Piano Casa alla Buona Scuola, e allo Sblocca Italia.

Noi che siamo quotidianamente a contatto con il dolore e la sofferenza che stanno producendo questi provvedimenti tra i più poveri, nuovi poveri ed emarginati della nostra città, la nostra gente che suda di duro lavoro e ricattata dalla disoccupazione, che sputa sangue per arrivare a fine mese, e ahinoi a volte anche a fine settimana, valutiamo molto positivamente questa bella giornata di lotta che ha aperto l’autunno del conflitto sociale a Bologna. Le rivendicazioni politiche sollevate con il primo “Sciopero Sociale Metropolitano e Logistico” sono chiare e non mediabili:moratoria immediata e d’urgenza degli sfratti e degli sgomberi, redistribuzione immediata delle risorse per sviluppare un vero welfare degno di questo nome, e fine di investimenti in opere inutili per il bene collettivo ma sempre imposte sulla popolazione per favorire le tasche di palazzinari, padroni del cemento, banche e cricche di speculatori.

I facchini e le facchine di Bologna hanno aggiunto che non accettano e rifiutano l’accordo fedit-cgil cisl e uil, e che sono pronti a lotte ancora più dure e con maggiore determinazione per conquistare la dignità che continuamente gli viene strappata ogni giorno dal mercato del lavoro spietato e crudele. Tante generazioni di precari e precarie si sono incontrati nello Sciopero Sociale di oggi e hanno posto con rabbia e forza i giusti problemi politici che attraversano l’Italia della crisi, avanzando anche delle soluzioni e proposte concrete. Il conflitto sociale da oggi è più forte di prima e prepara il tempo dell’attesa per un nuovo, prossimo, Sciopero Sociale, logistico e metropolitano!

Laboratorio Crash da appuntamento al prossimo picchetto antisfratto, alla prossima occupazione di casa, al prossimo blocco ai cancelli della logistica, o corteo di studenti.

L’autunno è appena iniziato e Bologna Meticcia è determinata a costruire insieme a tanti altri e tante altre la sola grande opera di cui la nostra società
ha bisogno: CASA – REDDITO -DIGNITA’

Laboratorio Crash

 

Sciopero Sociale contro il Piano Casa

Dalle 9 di questa mattina come movimento per il diritto all’abitare ci siamo ritrovati in piazza dell’unità per dare il nostro contributo alla giornata di sciopero metropolitano logistico e sociale. Alle 9.30 il corteo composto da 150 persone per la maggior parte occupanti, precari e disoccupati si è diretto verso via Stalingrado per poi raggiungere i Viali, e ritornare verso il quartiere Navile costeggiando la stazione. Durante il percorso diversi i luoghi toccati, tra cui l’ispettorato del lavoro contro il Jobs Act e le politiche di precarizzazione del governo Renzi, sul ponte Matteotti srotolato un grande striscione che riporta la solidarietà agli alluvionati di Genova, davanti ad Equitalia contro i pignoramenti e tasse e tasi per poi concludere con gli uffici anagrafe e la questione legata al ritiro dell’articolo 5 del Piano Casa per il diritto alla residenza, alla sanità e all’istruzione.

Un momento oggi in continuità con la battaglia che come Social Log stiamo portando avanti da mesi per controbattere all’emergenza abitativa che di giorno in giorno si continua ad aggravare soprattutto a Bologna ,dove entro la fine dell’anno sono previsti 2000 sfratti, una situazione emergenziale e insostenibile che non può più passare in secondo piano, In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando la perdita del lavoro non può coincidere con lo sfratto e la perdita della casa, per questo continueremo anche dopo la grande giornata di oggi a lottare per imporre una moratoria sugli sfratti.

Ad inasprire la situazione le norme previste dal Governo Renzi, dal ministro Lupi e Poletti che con il piano casa ed il jobs act contribuiscono a peggiorare la situazione con misure volte alla precarizzazione del lavoro e all’attacco dei redditi che accentuano ancor di più l’emergenza abitativa.

Manovre e attacchi alla povertà sociale che si aggravano con la forte pressione fiscale i cui proventi sono destinati a coprire i fallimenti delle banche come la Monte dei Paschi di Siena e a finanziare opere inutili come la TAV e il ponte sullo stretto a discapito del sistema sanitario e scolastico che continua a vedersi scippato anche degli ultimi fondi a disposizione.

Nel contesto generale è nostra intenzione continuare a lottare per l’abolizione del Piano casa e del Jobs act e dare continuità all’unica vera risposta al problema dell’emergenza abitativa tornando ad aprire iniziative di autorecupero di quei 7000 immobili vuoti che potrebbero dare una risoluzione definitiva al problema della casa.

Per questo sabato saremo in piazza con un flash mob per l’autorecupero contro la speculazione e la nuova cementificazione per promettere pubblicamente che daremo il benvenuto all’inaugurazione del Saie.

AUTORECUPERIAMO LA CITTA’

MORATORIA SUGLI SFRATTI SUBITO

NO PIANO CASA NO ARTICOLO 5

Social Log


#UniSciopera a Bologna

In università lo sciopero sociale è iniziato stamattina alle 8, quando gli studenti e le studentesse della stecca di via Zamboni hanno dato vita ai primi picchetti, bloccando gli ingressi delle facoltà per poi muoversi in corteo dopo alcune ore. Il primo obiettivo è stato lo Studentato Occupato Taksim di via Irnerio, sgomberato lo scorso 1 ottobre, sotto il quale gli studenti hanno ribadito la loro opposizione al caro-affitti e alle politiche del governo Renzi, che con il suo Piano Casa non fa altro che favorire speculatori e palazzinari, continuando ad attaccare le esperienze di riappropriazione ed autorecupero come quella di Taksim.

Il corteo si è poi congiunto con quello degli studenti medi, bloccando la circolazione sui viali e concludendosi in zona universitaria, con un’autoriduzione del pasto alla mensa universitaria più cara d’Italia, dove un pasto completo costa ben 7 euro. Dalla giornata di oggi emerge un dato chiaro: gli studenti non sono più disponibili ad essere considerati meri soggetti sui quali speculare tramite affitti, tasse universitarie, libri e servizi a prezzi stellari. Mentre, infatti, la dismissione del welfare studentesco avanza, l’università di Bologna si configura sempre più come un ateneo d’èlite, dove poche eccellenze hanno accesso ad una formazione di qualità (vedi progetto Staveco), mentre per la maggioranza degli studenti si profila un futuro di estrema precarietà, che il Jobs Act implementa e aggrava, in un paese in cui la disoccupazione giovanile sale alla cifra vertiginosa del 44%.

A fronte di questo attacco generalizzato ai redditi di studenti e studentesse e dell’avanzata dell’impoverimento delle fasce giovanili, non possiamo fare altro che rilanciare i nostri percorsi di lotta e di riappropriazione di reddito contro la crisi e l’austerità: dove Er.Go e università continueranno a svendere e dismettere pezzi di welfare studentesco, tagliando posti letto e servizi, noi continueremo a lottare occupando stabili sfitti, autoriducendo il pasto in mensa e riappropriandoci di tutto ciò che l’università-azienda ci toglie quotidianamente! Per questo rilanciamo subito i nostri percorsi oltre il 16 ottobre: a partire da oggi, lo Strike Point che avevamo posizionato in Piazza Verdi per agitare la Zona Universitaria in vista dello sciopero sociale di oggi, si trasferisce al 36 di Via Zamboni, dove avrà sede lo sportello per il diritto all’abitare studentesco.

Cua Bologna

Bologna bloccata dagli studenti in sciopero sociale!

Oggi per la terza volta nel primo mese di scuola centinaia e centinaia di studenti sono scesi in strada, per bloccare la città e far sentire la loro voce. A Bologna come in tante altre città d’Italia gli studenti sono tornati in piazza contro Renzi e le sue manovre d’austerità, come Jobs Act e “Buona Scuola”.

16_ottobre_bologna_4Dai concentramenti davanti alle scuole gli studenti si sono mossi per bloccare i viali in più punti: Minghetti e Laura Bassi in porta Sant’Isaia leggendo poesie e suonando; i ragazzi dell’Isart in porta Santo Stefano esprimendo la loro arte e creatività. Sono stati poi raggiunti dal Mattei eMajorana di San Lazzaro e dal corteo selvaggio di Sabin, Aldini e Serpieri. Dopo ore di blocco, i concentramenti
studenteschi si sono riuniti e hanno raggiunto in porta San Donato gli universitari che dalla mattina scioperavano in università. Il corteo ha quindi percorso la città per terminare poi in piazza verdi.

Un corteo grande e determinato, eterogeneo, che ha saputo portare in piazza le rivendicazioni di tantissimi studenti e giovani che subiscono la crisi. Davanti alla sede di Tper in via San Donato è stato appeso uno striscione che riportava la campagn #Tpertruffa contro il caro-trasporti.
E’ stato un grande risultato scendere in piazza in più di cinquecento dopo il 3 e il 10 ottobre, questo dimostra come gli studenti siano consapevoli della loro condizione e determinati a lottare per cambiarla. Quello di oggi è stato un corteo che ha saputo continuare compatto fino a piazza Verdi, evitando che un breve momento di tensione tra un paio di ragazzi degenerasse, per poi proseguire ancora più uniti di prima.

Continueremo a batterci per i nostri diritti, decideremo le nostre prossime mosse nell’assemblea di mercoledì 22, in via Avesella 5/a alle 17.

Saremo sempre al fianco della bologna meticcia che lotta per la dignità, a partire dal 22 ottobre al SAIE, quando i movimenti per la casa andranno a contestare la fiera della speculazione a cui sarà presente anche il premier Renzi. Inoltre costruiremo, dopo la prima prova tecnica odierna, un nuovo sciopero sociale per il 14 Novembre nel quale dovremo essere ancora di più!

La lotta continua e si evolve, ci vediamo nelle piazze e nelle scuole ribelli!

Cas Bologna

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

16 ottobreBolognasciopero sociale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Bologna: dopo ben 11 anni il processo sulla cacciata della polizia da Piazza Verdi arriva in primo grado. Posticipata la sentenza

Sono serviti 11 anni perché si concludessero le udienze del processo in primo grado riferito agli scontri tra studenti, studentesse e forze di polizia, avvenuti nelle giornate del 23 e 27 maggio 2013 a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: ”RAI Radio Televisione Israeliana. No alla propaganda sionista”. La polizia carica i manifestanti 

“Rai Radio televisione israeliana. No alla propaganda sionista”. È uno dei tanti striscioni sorretto dai manifestanti, circa un migliaio, davanti alla sede Rai

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Assemblea nazionale di Non Una di Meno a Bologna. Sabato la “passeggiata arrabbiata”

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024 due giornate di Assemblea Nazionale organizzate dalla realtà transfemminista Non Una di Meno, presso le aule universitarie di Bologna.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: Studentessa colpita con un calcio al pube. I collettivi accusano polizia

E’ successo durante le proteste che mercoledì hanno risposto agli sgomberi di via Corticella e via Filopanti: è “una violenza sessuale praticata da un uomo, nel corso dello svolgimento di un’attività in divisa”, affermano Cua e Plat, annunciando l’intenzione di “denunciare questo poliziotto, il suo caposquadra, il questore ed il ministro”.