InfoAut
Immagine di copertina per il post

TO:Le forze dell’ordine sfilano al 1°maggio? chiedilo a Fassino

Già nei primi momenti del corteo un nutrito gruppo di studenti e studentesse della verdi occupata insieme a molte altre persone dello spezzone sociale e molti cittadini e cittadine incuriosite da quanto si determinava, hanno contestato la presenza del sindaco Fassino al corteo del primo maggio torinese. Non era accettabile che chi è responsabile della chiusura di molti asili a causa del licenziameno (o non rinnovo del contratto come lo chiamano loro) di centinaia di insegnanti nella nostra città, del completo smantellamento del comparto sociale attraverso il non pagamento delle cooperative a cui negli scorsi anni è stato delegato tutto il settore dell’assistenza, possa farsi vetrina di se stesso nella giornata dedicata ai lavoratori.

Immediata la reazione delle forze dell’ordine che sono entrate in mezzo al corteo manganellando e picchiando chiunque trovassero a loro tiro comprese persone anziane e fermando, dopo aver picchiato selvaggiamente, 4 persone poi rilasciate nel primo pomeriggio.

Notevole la reazione delle persone presenti nel corteo che hanno più volte applaudito al lungo speakeraggio che ha attraversato tutta via po letteralmente riconquistata dopo un tentativo della polizia di impedire ad alcune persone chiuse in una via laterale di rientrare.

Nel frattempo gli studenti delle scuole medie superiori animavano la campagna contro la gtt ed il rincaro dei biglietti dei pullman e dei parcheggi sanzionando tutti i parchimetri presenti nella centralissimi via po.

La polizia ha quindi letteralmente scortato Fassino per tutto il corteo sino al suo intervento dal palco di piazza San Carlo. Ma anche qui il teatrino che avrebbero voluto non è andato in scena: prima un gruppo di manifestanti ha fatto dei cordoni per impedire a Fassino ed il suo spezzone del PD di entrare in piazza San Carlo obbligandoli ad utilizzare gli energumeni del servizio d’ordine (a pagamento) che da sempre assoldano per il primo maggio e raccogliendo anche la solidarietà di chi si trovava ai lati del corteo poi  con dure contestazioni da  gran parte della piazza, dalle insegnanti presenti alle persone che, come noi,  vedono nel sindaco il responsabile dello sfacelo di questa città ad eccezione unicamente dei pochi rimasti fedeli al partitino come si vede chiaramente dai video che stanno girando in rete.

Lo spezzone sociale quindi non si è fermato in piazza san carlo ma ha proseguito dirigendosi verso il comune dove con un trabattello ed una scala issata sul furgone si è raggiunta la balconata del comune e qui si sono appese le foto dei NOTAV Giorgio e Luca ancora in stato di arresto (41 bis per Giorgio e censura sulle comunicazioni!) dal 26 gennaio. Anche qui , nuovamente, la polizia reagisce selvaggiamente caricando più volte le centinaia di persone presenti mettendo a rischio anche le persone che in quel momento si trovavano sulla scala. Dopo alcune cariche e momenti di tensione il furgone ritorna nuovamente e viene rimontata la struttura per riportare a casa chi nel trambusto era rimasto ostaggio nella staccionata  portandoli in salvo ma non prima di aver esposto un ulteriore striscione “liberi tutti/e” ed aver issato un bandiera notav a finaco di quelle istituzionali.

Un primo maggio di lotta dunque e non di mera ricorrenza, è davvero il momento di dire basta!

 

Le cariche al comune: video da youreporter e da corriere.it

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Robert Ferro – Dove va l’Europa? Crisi e riarmo nel cuore dell’Unione

Dal welfare al warfare, dall’automotive al carroarmato, dall’«Inno alla gioia» di Beethoven alla «Marcia imperiale» di Dart Fener. Nel cambio di tema che fa da sfondo all’Europa, l’imperialismo colpisce ancora. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dal margine al centro: ripensare il/i Sud tra giustizia sociale e territoriale

Parlare del margine, per Jacques Derrida, significa, in realtà, parlare del centro.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I Costi Planetari dell’Intelligenza Artificiale

“Artificial Intelligence is neither artificial nor intelligent.” – Kate Crawford, Atlas of AI

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Mimmo Porcaro – L’Italia al fronte. Destre globali e conflitto sociale nell’era Trump

La tendenza alla guerra delle società capitalistiche è diventato un fatto innegabile, lo vediamo sempre più concretamente; ed è una dinamica che arriva a toccarci sempre più direttamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haiti: Trump invade la nazione haitiana con mercenari di Erik Prince

Erik Prince, fondatore della compagnia di mercenari privata Blackwater e forte alleato politico di Donald Trump, ha firmato un accordo di 10 anni con il governo di Haiti (sotto tutela degli USA) per combattere le bande criminali che lo stesso regime americano ha promosso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ancora di salvezza degli Stati Uniti maschera la caduta libera dell’economia israeliana

L’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha riferito che l’economia, già in costante stato di contrazione, si è contratta di un ulteriore 3,5% tra aprile e giugno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Global Sumud Flotilla, da Genova (31 agosto) e dalla Sicilia (4 settembre) le partenze italiane verso Gaza per rompere l’assedio

Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: sgombero contro lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo

Sgombero nella mattinata di giovedì 21 agosto 2025 per lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano, esperienza autogestita attiva nel capoluogo lombardo da mezzo secolo esatto.