InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lettera del condannato a morte Paolo Braccini

||||
||||

Paolo Braccini

Di anni 36 – docente universitario – nato a Canepina (Víterbo) il 16 maggio 1907 — Incaricato della cattedra di zootecnia generale e speciale all’università di Torino, specializzato nelle ricerche sulla fecondazione artificiale degli animali presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte e della Liguria – nel 1931 allontanato dal corso allievi ufficiali per professione di idee antifasciste – all’indomani dell’8 settembre 1943 abbandona ogni attività privata ed entra nel movimento clandestino di Torino – è designato a far parte del I° Comitato Militare Regionale Piemontese quale rappresentante dei Partito d’Azione – pur essendo braccato dalla polizia fascista, per quattro mesi dirige l’organizzazione delle formazioni GL -. Arrestato il 31 marzo 1944 da elementi della Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre partecipa ad una riunione del CMRP nella sacrestia di San Giovanni in Torino -. Processato nei giorni 2-3 aprile 1944, insieme ai membri del CMRP, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato -. Fucilato il 5 aprile 1944 al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR.

3 aprile 1944

Gianna, figlia mia adorata,

è la prima ed ultima lettera che ti scrivo e scrivo a te per prima, in queste ultime ore, perché so che seguito a vivere in te.

Sarò fucilato all’alba per un ideale, per una fede che tu, mia figlia, un giorno capirai appieno.

Non piangere mai per la mia mancanza, come non ho mai pianto io: il tuo Babbo non morrà mai. Egli ti guarderà, ti proteggerà ugualmente: ti vorrà sempre tutto l’infinito bene che ti vuole ora e che ti ha sempre voluto fin da quando ti sentì vivere nelle viscere di tua Madre. So di non morire, anche perché la tua Mamma sarà per te anche il tuo Babbo: quel tuo Babbo al quale vuoi tanto bene, quel tuo Babbo che vuoi tutto tuo, solo per te e del quale sei tanto gelosa.

Riversa su tua Madre tutto il bene che vuoi a lui: ella ti vorrà anche tutto il mio bene, ti curerà anche per me, ti coprirà dei miei baci e delle mie tenerezze. Sapessi quante cose vorrei dirti ma mentre scrivo il mio pensiero corre, galoppa nel tempo futuro che per te sarà, deve essere felice. Ma non importa che io ti dica tutto ora, te lo dirò sempre, di volta in volta, colla bocca di tua Madre nel cui cuore entrerà la mia anima intera, quando lascierà il mio cuore.

Tua Madre resti sempre per te al di sopra di tutto.

Vai sempre a fronte alta per la morte di tuo padre.

Guarda “Carlo Greppi si commuove leggendo una lettera di un martire della resistenza“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1819

    Immagine di copertina per il post

    Simon Bolivar costituisce la Grande Colombia

    Discendente da una famiglia di origine basca stabilitasi nel Venezuela, fu seguace di Rousseau e nel 1799 si trasferì in Spagna per la formazione militare. Durante un viaggio per l’Europa decise di dedicare tutta la sua vita alla liberazione della propria terra adottiva. Gli svariati fallimenti della seconda Repubblica Venezuelana portarono Bolívar a riflettere su […]

  2. 1917

    Immagine di copertina per il post

    Rosa Luxemburg – “Oh, mio povero bufalo, amato fratello”. La lettera a Sonja Liebknecht del 1917

    17 dicembre 1917 A Sonja Liebknecht[Breslavia, 17 dicembre 1917] Sonjuscka, mio passerotto, la vostra lettera mi ha fatto tanto piacere.E’ ormai un anno che Karl è rinchiuso a Lackau. Ci ho pensato spesso in questo mese e proprio un anno fa voi eravate da me a Wronke e mi regalaste quel bell’albero di Natale. Quest’anno […]

  3. 1944

    Immagine di copertina per il post

    Nome di battaglia “Balella”

    Il 17 dicembre 1944, Gabriella Degli Esposti e 9 suoi compagni di prigionia furono trasportati sul greto del fiume Panaro a San Cesario e fucilati. Gabriella Degli Esposti (Calcara di Crespellano, 1º agosto 1912 – San Cesario sul Panaro, 17 dicembre 1944) è stata una partigiana e antifascista italiana, coordinatrice partigiana della Quarta Zona con […]