InfoAut
Immagine di copertina per il post

Occupata sociologia a Trento

||||
31 gennaio 1968

La scintilla per l’occupazione a Trento fu la contestazione che gli studenti fecero nei confronti del rettore Mario Volpato, reazionario e autoritario. La contestazione porto alla convocazione di un assemblea generale fiume il tardo pomeriggio del 31 gennaio durata tutta la notte.  Riportiamo dal blog bodosproject “Così il due febbraio con due mesi di anticipo

sul maggio francese, inizia l’occupazione più lunga della storia di questa università.

Il movimento studentesco ormai padrone della situazione apre l’occupazione su quattro punti programmatici:

1) Lotta all’autoritarismo accademico e sviluppo del potere studentesco;

2) No al progetto di riforma universitaria, dell’allora ministro Gui;

3) Carta rivendicativa degli studenti;

4) Ristrutturazione del movimento studentesco.

(La mozione è approvata con 237 voti favorevoli, 7 contrari, 12 astenuti)

Il 3 febbraio l’agitazione si estende anche agli studenti medi. Anche i preti iscritti a sociologia dichiarano la loro solidarietà con gli occupanti; è solo il preludio di quello che avverrà tra poco quando numerosi preti abbandoneranno per sempre la tonaca. Il 6 dello stesso mese c’è un Convegno Nazionale Quadri dei vari movimenti studenteschi nazionali che si conclude con l’approvazione delle tesi antiautoritarie del “potere studentesco”. Mentre nei punti di accesso dell’università si ergono palizzate, sulla facciata esterna dell’edificio viene esteso un enorme striscione rosso con la scritta cubitale: POTERE STUDENTESCO. Mentre dal balcone sottostante del rettorato l’asta portabandiera del tricolore lascia sventolare un drappo rosso enorme, ai suoi due lati sventolano le bandiere del Vietnam e di Cuba. Nell’università non si entra né si esce senza regolare permesso e previa sommaria perquisizione. Sul portone d’ingresso aperto solo a metà stazionano con aria aggressiva studenti molto meno sgargianti del solito. Il colore tende al verdolino/grigio verde rotto appena da un fazzoletto rosso intorno al collo o legato a metà del bicipite generalmente sinistro; mentre le estremità di molti appaiono unificate in basso da stivaletti militari ed in alto da teste barbute con basco alla Guevara.

Alcune scritte all’interno della Università:

Non vale la pena di trovare un posto in questa società ma di creare una società in cui valga la pena di trovare un posto.

Guarda “Trento – Il ’68 e le università italiane“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Accadeva Oggi

  1. 1905

    Immagine di copertina per il post

    La corazzata Potemkin

    Il 27 giugno 1905 i marinai della corazzata Potemkin si ammutinarono contro l’ordine del primo ufficiale Ippolit Giliarovskij di mangiare comunque la carne che pure risultava infestata dai vermi. 7 dei 18 ufficiali finirono uccisi, tra essi il comandante Evgenij Golikov e lo stesso Giliarovskij, gli altri furono messi agli arresti. Grigorij Vakulenciuk, capo degli […]

  2. 1905

    Immagine di copertina per il post

    Viene fondata la Industrial Workers of the World

    Il sindacato ‘Industrial Workers of the World’, conosciuto dalla storia ancor più con l’acronimo IWW, è stato una significativa e rivoluzionaria articolazione del movimento operaio statunitense. Ideato agli albori del 1905 e fondato a Chicago il 27 giugno dello stesso anno attraverso la redazione dell’Industrial Union Manifesto. Gli attivisti della IWW sono anche conosciuti come […]

  3. 2011

    Immagine di copertina per il post

    La resistenza nella Libera Repubblica della Maddalena

    Sono migliaia. Compongono un lunghissimo serpente che arde. Questo cielo di montagna, ricoperto di un manto di immense stelle, rende la notte dell’attesa dolce. Le migliaia di fiaccole scaldano il cuore dei partigiani della Libera Repubblica. Il popolo No Tav risponde. Una comunità resistente in movimento da anni. La stretta vallata è attraversata dal fiume […]