InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’autunno caldo a Bologna

||||
||||

Novembre 1969: il fermento dell’autunno caldo sta ormai attraversando l’Italia da diverse settimane, tanto nelle fabbriche quanto nelle scuole e nelle università.

A Bologna diversi istituti sono occupati e in molti altri gli studenti si stanno mobilitando per fare altrettanto; in questa situazione non mancano le prime operazioni repressive volte a contenere la diffusione del movimento: nella notte del 12 Novembre il Liceo Fermi viene violentemente sgomberato dalla polizia e due studenti vengono arrestati per violenza ed oltraggio. Per il 14 viene quindi indetta una giornata di mobilitazione per chiederne l’immediata liberazione; all’appello rispondono più di cinquemila studenti che si radunano di fronte a diverse scuole incitando i propri compagni ad impedire il regolare svolgimento delle lezioni fino a quando i due liceali non verranno rilasciati. Dopodiché, gli studenti si radunano per muoversi in corteo e raggiungono l’istituto tecnico “Pacinotti” con l’intento di occuparlo. Arrivati sul posto, però, trovano l’ingresso sbarrato dalla polizia: in breve si arriva allo scontro e il fronteggiamento con le forze dell’ordine prosegue per diverse ore con lancio di oggetti da una parte e massiccio uso di lacrimogeni dall’altra. A fine giornata i fermati sono 60, 38 studenti e 22 studentesse, che vengono interrogati e rilasciati in serata.

Nel frattempo in tutte le scuole della città si svolgono assemblee e riunioni per confrontarsi su come proseguire la mobilitazione; negli stessi giorni a Torino, Milano, Pisa e in molte altre città italiane le occupazioni di scuole e facoltà continuano ad aumentare…l’autunno caldo è appena iniziato!

Guarda “1969 Autunno caldo“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Contributi

Falce ed Algoritmo, eccedenza e dispositivi

Note a partire dal disordine complessivo contemporaneo

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’economia genocida di Israele è sull’orlo del baratro?

L’economista Shir Hever spiega come la mobilitazione per la guerra di Gaza abbia alimentato un’”economia zombie” che sembra funzionare ma non ha prospettive future.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo Stato in assetto di guerra contro il dissenso

Ieri la polizia, ha sgomberato lo storico centro sociale torinese Askatasuna, occupato da 30 anni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: “È solo l’inizio. Per voi.”

Questa mattina è avvenuto lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale torinese attivo da quasi tre decadi.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Rexhino “Gino” Abazaj di nuovo arrestato a Parigi: il rischio di una nuova estradizione verso l’Ungheria

Nonostante il rifiuto della giustizia francese all’estradizione verso l’Ungheria di Orbán, il militante antifascista italo-albanese è stato arrestato su mandato tedesco.