InfoAut
Immagine di copertina per il post

Flora Tristan una femminista agli albori…

||||
||||

Nell’aprile del 1833, Flora Tristán si imbarcò dalla città francese di Bordeaux verso il Perù. Una traversata che durò 133 giorni in un’imbarcazione con 15 marinai e 6 passeggeri, tutti uomini. Fu una donna che viaggiò sola per tutta la sua vita rompendo pregiudizi che esistono ancora oggi.

Andò in ricerca della sua identità:“Nacqui in Francia, ma io sono del paese di mio padre”, scrisse dopo essere arrivata ad Arequipa. Dopo la morte di suo padre peruviano, all’età di 3 anni, Flora visse con sua madre francese, in un modesto quartiere operaio dalle strade sterrate, le case affollate, i mendicanti e i vagabondi. Senza educazione e senza soldi, trovò un’occupazione in un laboratorio di litografia diretto da André Chazal. Pressata dalla madre lo sposò prima dei 18 anni, dando vita così ad un matrimonio che le pesò come una condanna. Il codice napoleonico del 1804, impose alle donne sposate lo status di inferiorità, sottomettendole così all’autorità del marito. Il “dovere coniugale” divenne un obbligo e l’adulterio un delitto più grave se commesso dalle donne. Infine, nel 1816, la Restaurazione soppresse il divorzio. Nel 1825, incinta per la terza volta, Flora “desiderò solo una cosa: scappare dall’uomo che la teneva in suo potere” . Portando uno dei suoi figli con sé, fuggì a casa di sua madre. A partire da quel momento vivrà separata dal suo sposo dovendo sopportare continue vessazioni e il rifiuto sociale. La moglie separata “non è, in questa società orgogliosa del suo grado di civiltà, altro che una misera disgraziata che crede di fare un favore quando non è un insulto”, scrive. Obbligata a scappare dalla violenza di Chazal sotto falso nome, ideò un viaggio in Perù. Suo zio la ricevette e le offrì una pensione a vita, ma a Flora, essendo figlia illegittima del fratello, le venne negata la sua parte di eredità. Il viaggio fu ricco di delusioni, ma al tempo stesso fu anche un’esperienza di crescita. Durante tutto il suo viaggio registrò ciò che vide, costruì un diario. Nel luglio 1834 tornò in Europa come reporter del suo tempo.

Il governo di Thiers in Francia applicò leggi repressive contro le proteste operaie, come ad esempio contro la ribellione dei Canut, gli operai della seta, di Lione nel 1831. Socialisti utopistici, riformatori sociali, artisti e poeti, intensificarono gli incontri a Parigi. Flora Tristán si integrò in quell’ambiente e scambiò la corrispondenza con l’utopista Fourier. Parafrasando, egli scrive: “Si può ben osservare che il grado di civiltà che le diverse società hanno raggiunto è sempre stato proporzionale al grado di indipendenza di cui hanno goduto le donne”. Ma mentre Flora Tristán, si stava guadagnando un nome come donna e scrittrice un uomo pieno di rancore stava accrescendo il suo odio. Andrè Chazal pianificò nel tempo l’assassinio della sua ex moglie: comprò due pistole e le tenne in carica. Diverse persone lo videro frequentare un bar di fronte alla casa di Flora: la stava molestando e spiando. Alla fine, il 10 settembre del 1838, Flora lo vide avvicinarsi a lei lungo la strada. Gli si avvicinò, le sparò e Flora subito cadde. Chazal venne in seguito arrestato e condannato a diversi anni di prigione. Flora scrisse: “Finalmente sono libera”.

Un viaggio a Londra nel 1839 proiettò Flora verso la questione sociale. Un impatto con le due città dipinte da Dickens: i quartieri ricchi dell’elite e le baraccopoli dei lavoratori. Avvenne una nuova trasformazione dove la scrittrice non solo volle vedere tutto con i propri occhi, ma volle anche trasformare la realtà. Con un mix di idealismo e utopismo , si vide come una “profetessa”, “sorella dell’umanità” e dei lavoratori. Flora conobbe così le tre grandi tendenze utopistiche senza però autodefinirsi né sansimoniana, né fourierista, né oweniana. A differenza di quelli che prefigurarono società egualitarie che vedevano la partecipazione di lavoratori e datori di lavoro, Flora portò una novità. La classe operaia è la classe più numerosa e la più utile, e i lavoratori devono unirsi per proprio conto. Ispirandosi alle società di “compagnoni” (società che vedevano riuniti tutti gli artigiani) ella cercò in realtà una sorta di unione per tutti gli operai. “La creazione di questa unione potrebbe creare a sua volta il partito dei lavoratori” disse con preoccupazione un politico liberale. Flora fu doppiamente precorritrice. Dedicò un capitolo intero del suo libro L’unione operaia a “metà del genere umano”. “Gli ultimi schiavi che restano nella società francese: le donne. Sono i proletari dei proletari. Classe e genere si incontrano: Flora Tristán inaugurò così la tradizione del femminismo socialista. Durante cinque mesi visitò più di venti città, partecipò a riunioni e conferenze, pubblicò opuscoli. Il giro della Francia mostrò momenti di frustrazione, ma anche momenti d’ispirazione. A Lione, la città dei Canut, Flora vi rimase due mesi interi, gli operai della seta la accolsero nei loro laboratori, accolsero le folle venute per ascoltare quella donna affascinante. Flora era “stanca morta” ma felice. Con il passare dei giorni notò che il suo corpo non le rispondeva come voleva. In alcune occasioni fu costretta a fermare il tour, estenuata, e a passare ore con la febbre. Ma una volta recuperato continuò. Consumò così tutte le sue energie ignara della malattia che la stava perseguitando. Nel settembre del 1844 assistette per l’ultima volta ad un concerto di Franz Liszt. Quando tornò a casa, si addormentò e non riuscì più a risvegliarsi. Fu febbre di tifo. Il 14 di novembre, a 41 anni, morì accompagnata da alcuni amici e amiche. I lavoratori a turno portarono la sua bara. Flora non ebbe così l’onore di vedere le rivoluzioni del 48 e nemmeno la Comune di Parigi. Ma il suo nome risuonò da allora con forza nelle organizzazioni dei lavoratori e nei movimenti femminili. La sua vita fu breve e luminosa: “C’è mai stata una vita più varia della mia? In questi quarant’anni ho vissuto molti secoli!”.

Guarda “Flora Tristan | Geniale Frauen | ARTE“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma fa affari di guerra in Mozambico dove l’ENI festeggia il centesimo carico di gas

L’Italia rafforza la partnership militare con il Mozambico puntando gli occhi alle imponenti risorse energetiche del Paese africano. di Antonio Mazzeo Dall’8 al 12 aprile 2025 il porto di Maputo ha ospitato la fregata FREMM “Luigi Rizzo” della Marina Militare, unità specializzata nella guerra anti-sottomarini. La fregata italiana proveniva dalle acque antistanti la città di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: nel Guerrero un mare di sangue, un territorio devastato

Questo venerdì è morto Marco Antonio Suástegui Muñoz, storico dirigente del Consiglio degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP), dopo che il passato 18 aprile era stato aggredito da un pistolero mentre usciva dalla spiaggia Icacos. di Abel Barrera Hernández Ha perso la vita perché gli hanno sparato in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco di droni contro la Freedom Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari

Nel cuore della notte tra giovedì 1 maggio e venerdì 2 maggio 2025, la nave della Freedom Flottilla Coalition per Gaza è stata colpita da un attacco di droni. La prua è stata colpita due volte. Le esplosioni hanno provocato un incendio e hanno aperto una breccia nello scafo. Colpito in particolare il generatore di […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Extinction Rebellion occupa l’ingresso del Ministero di Giustizia: “Nel buio fascista, i colori della giustizia”

Riceviamo e pubblichiamo… Roma, 30/04/2025 – Un centinaio di persone ha occupato l’ingresso del Ministero della Giustizia per denunciare le politiche liberticide e discriminatorie del Governo. Dopo aver lanciato in aria polvere colorata, hanno aperto un grande striscione con scritto “Nel buio fascista, i colori della giustizia” e si sono poi sedute a terra con […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: bulldozer telecomandati contro la resistenza

Nonostante un rapporto di forza incredibilmente diseguale, la resistenza palestinese continua nelle rovine di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: i portuali impediscono la consegna di pezzi di ricambio per l’aviazione israeliana

Il regime marocchino sta guidando la normalizzazione con Israele nel mondo musulmano. Nel bel mezzo del genocidio di Gaza, lo Stato marocchino moltiplica i suoi gesti di simpatia verso Israele e persegue partnership commerciali e militari con lo Stato coloniale. tradotto da Contre Attaque Il popolo marocchino rifiuta questa fedeltà e da mesi fa sentire […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.