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Occupato il punto informativo TAV di Bologna

“Giù le mani dalla Val Susa. Siamo tutti Valsusini. Siamo tutti clandestini” dice lo striscione appeso al container dell’infopoint, ricordando anche il primo marzo dei migranti, che a Bologna ha visto scendere in piazza diverse centinaia di ragazzi delle scuole superiori per chiedere “cittadinanza ora, per tutti”.

“Vasusini e migranti sono per lo stato dei cittadini di serie Z” spiega uno degli occupanti: “I migranti vengono rinchiusi nei Cie e gli vengono tolti i più basilari diritti. La stessa cosa la subiscono ora i valsusini le cui ragioni ormai non sono ascoltate, ma vengono trattate solo come questioni di ordine pubblico”.

Durante l’azione alcuni manifestanti hanno sventolato le bandiere NOTAV dal tetto del container, altri hanno inviato alcuni telegrammi ai compagni ancora in carcere dopo l’ondata di arresti del 26 gennaio.
Diversi automobilisti hanno accolto con favore i volantini distribuiti dai manifestanti all’incrocio tra via Carracci e via Fioravanti e anche, alcuni lavoratori del cantiere della nuova stazioni, inizialmente diffidenti nei confronti della protesta, hanno poi solidarizzato coi manifestanti. “

Da Bologna alla Val Susa la solidarietà prosegue: alle 18 presidio in piazza del Nettuno.

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