InfoAut
Immagine di copertina per il post

No Tav, l’appello corre in rete “Accorrete tutti a Chiomonte”

Gli attivisti: resisteremo finchè non salteranno i fondi dell’Ue.

«Questa notte tutti quelli che possono salgano alla Maddalena»: l’appello del movimento No Tav corre sul web. È iniziato ieri sera e continua senza sosta il tam tam in rete per chiamare a raccolta quanta più gente possibile per impedire l’avvio dell’alta velocità Torino-Lione. Dopo il blocco delle strade e le tensioni di questa notte, a Chiomonte sono rimasti alcune decine di attivisti a controllare i due presidi, uno nella zona in cui dovrebbe essere aperto il primo cantiere e l’altro sulla statale 25, nei pressi del magazzino della Italcoge, che si è aggiudicata la gara per la realizzazione dei lavori propedeutici del tunnel geognostico.

«Raggiungeteci! Uscire di a Susa, salire per la statale, Chiomonte, raggiungere la centrale elettrica, da lì a piedi», suggeriscono i grillini del Movimento 5 stelle piemontese, che proprio sul luogo hanno trasferito un mini ufficio da cui manderanno continui aggiornamenti e contributi video di quanto accade. Nella notte gli attivisti hanno cominciato a chiamare a raccolta attraverso siti web, sms, e-mail e social network: i messaggi che diramano sembrano sorte di «bollettini dal fronte», il linguaggio è quello di chi resiste dietro le barricate e si sente a tutti gli effetti in battaglia.

«È da stamattina intorno alle 9 che circolano continui messaggi via sms di allarmi a Chiomonte e di truppe in avvicinamento – si legge su uno degli ultimi avvisi apparsi sul sito www.notav.eu – Evitiamo falsi allarmi e controlliamo sempre la fonte». «Tutte le strade di accesso – è scritto ancora in un bollettino No Tav diramato all’alba – sono difese da imponenti barricate. Naturalmente sono passate solo poche ore dall’inizio dell’attacco. Sicuramente si tratterà di consolidare questi primi risultati favorevoli. Occorre prepararsi a una resistenza lunga, difficile e intelligente. Quel luogo da oggi va vissuto come è stato Venaus nel 2005».

Il Movimento sottolinea che sul posto c’è acqua e molto spazio per accamparsi con le tende, l’intenzione è quella di resistere almeno una settimana, data limite entro cui, se non inizieranno gli scavi, salteranno i fondi dell’Ue per la costruzione dell’imponente opera. Rafforzati dalla nottata dietro le barricate di alberi, guard rail e reti metalliche, erette per bloccare i macchinari e gli operai, i No Tav attendono in serata una nuova ondata di sostenitori pronti a «dimostrare il nostro amore per la nostre Valle». «Stanotte abbiamo resistito ancora una volta all’invasore – dice uno dei leader del movimento, Alberto Perino, in un’intervista postata sul gruppo Facebook dei Notav – Credo che questa notte saremo di nuovo tutti qui». «A Chiomonte la prima battaglia si conclude 1 a 0 per i resistenti No Tav. La guerra è ancora lunga…», fa eco la Rete Viola Faenza. Parola degli attivisti.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

chiomonteno tavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Un milione di corpi in movimento, di bandiere, striscioni, messaggi a pennarello su pezzi di cartone”

Pubblichiamo di seguito il contributo di Nicoletta Dosio in merito al corteo nazionale per la Palestina dello scorso sabato a Roma. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.