12 ore di camera di consiglio, un’attesa infinita ha accompagnato una sentenza per la quale la Procura di Torino aveva chiesto un totale di oltre 80 anni di condanne per 32 imputati.
Il processo d’Appello Bis, legato al Maxi Processo No Tav, messo in piedi contro la giusta resistenta della Valsusa nell’estate del 2011 si conclude così: con una rimessa in discussione delle richieste della Procura torinese, riducendole a 45-46 anni circa complessivi. Le condanne per le singole posizione vanno dai 2 mesi fino ai 2 anni.
L’iter processuale è stato particolarmente intricato, con la pesantissima sentenza del primo processo rimessa in dubbio dalla cassazione due anni fa. La procura torinese, nel processo bis, ha sostanzialmente mantenuto la stessa attitudine: nessun tipo d’inchiesta sulle violenze delle forze dell’ordine che sparavano lacrimogeni dai cavalcavia in faccia ai manifestanti e pesantissime richieste per i notav che resistettero allo sgombero della Maddalena. Se il dispositivo è stato sostanzialmente confermato dai giudici, le pene sono comunque state ridotte in maniera significativa creando un’evidente frustrazione del procuratore generale ieri alla lettura della sentenza.
Nell’attesa di commentare più approfonditamente l’esito del processo, a tutti gli imputati la nostra solidarietà e la promessa che continueremo a camminare vicini in questa lunga e grande lotta. Avanti notav!
Da notav.info
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