InfoAut
Immagine di copertina per il post

IL COMMISSARIO GOVERNATIVO MAUCERI AI SINDACI VALSUSINI: IL CONFRONTO SI’, L’IMPORTANTE E’ CHE NON SERVA A NULLA

||||

Ieri il nuovo Prefetto di Torino, Raffaele Ruberto ha attirato in Prefettura, con una mossa in pieno stile “Mangiafuoco”, un gran numero di Sindaci valsusini per mostrare i balocchi della nuova tratta nazionale del TAV Torino-Lione.

Così, tutti seduti hanno presenziato non ad un dibattito e nemmeno ad un confronto perché ieri è stata solo l’ennesimo episodio di una serie già vista. Si è sempre partiti dall’assunto che il Tav Torino – Lione non è in discussione, si apprende ieri che nessun elemento del percorso è minimamente in discussione.

Della serie: il confronto sì, l’importante è che non serva a nulla.

L’unico sorridente e fiero di questo incontro è stato il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo che non vedeva l’ora di far ritornare la Città nella scuderia del Tav Torino – Lione.

Infatti, a presenziare l’incontro, il nuovo Commissario del Governo per la Tratta Nazionale del Tav, Calogero Mauceri ha dichiarato che sono “interventi già inseriti nel quadro della “Decisione di esecuzione” in sede europea” riferendosi alla tratta tra Avigliana e Orbassano, un percorso indicato di circa 24 chilometri che da Avigliana si congiungerebbe alla linea esistente di accesso al nodo di Torino con, inoltre, una parte sotterranea che partirebbe da Rivoli. Questo, un percorso che in buona parte dovrebbe correre in galleria, quindi con ulteriori scavi e devastazioni ambientali annesse, ai danni della collina morenica e che il governo non ha intenzione di mettere in discussione, proprio perché “darà la possibilità all’Italia di partecipare al bando europeo acquisendo il cofinanziamento del 40% per la realizzazione delle tratte nazionali di accesso” ha aggiunto Mauceri.

Ma non finisce qui, infatti, il Commissario Mauceri ha continuato dicendo che “c’è spazio per la valutazione di eventuali aggiustamenti per rendere l’opera più inserita nel territorio ma è necessario completare la progettazione definitiva entro il 2022 e di avviare i cantieri nel 2023 per terminare i lavori in linea con l’apertura del tunnel di base internazionale”. Insomma, Mauceri che si definisce un tecnico e non un politico, ha certamente tutte le carte in regola per andare a braccetto con i politicanti dell’oggi a cui noi No Tav siamo ultra abituati e quindi quello che Mauceri definisce come “spazio di valutazione di eventuali aggiustamenti” è la cifra che corrisponde al fantomatico confronto con i Sindaci della Valsusa. L’ennesimo specchietto per le allodole dove di fatto la possibilità di incidere per il fermo dell’opera, secondo le direttive, sta a zero.

Ai sindaci la misera possibilità di chiedere micro-aggiustamenti che di fatto non modificano minimante l’ordine delle cose per chi poi quei territori li deve vivere ogni giorno, tra camion che attraverseranno su e giù l’intera valle, inquinando in modo cieco in un contesto già in evidente difficoltà, in completo contrasto con le avvisaglie relative ai cambiamenti climatici.

Senza alcuna vergona, il Commissario del Governo per la Tratta Nazionale ha affermato a gran voce che “l’obiettivo comune è di approfondire, confrontarsi e condividere le scelte progettuali in una dichiarata e chiara cornice di piena sostenibilità ambientale, economica, sociale e di governance, che sia anche in grado di assicurare il raggiungimento di obiettivi di innovazione, qualità e affidabilità”. È importante però chiarire che per il potenziamento della linea storica sono già stati stanziati 200 milioni di euro, di cui 81 già disponibili.

Quindi, ricapitolando, tutto questo fare la barba di Mauceri ed RFI per camuffare un confronto per un progetto che non ha alcuna intenzione di essere variato nella sua matrice originaria per cui Rfi ne ha già realizzata la stesura preliminare che prevede l’adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana, dove – si legge da “La Repubblica Torino” di oggi – saranno eliminati i due passaggi a livello a Borgone, poi l’adeguamento delle stazioni di Borgone, Sant’Ambrogio e Bruzolo, punti di interscambio per treni merci lunghi 750 metri, il rifacimento delle linee elettriche e la posa di barriere antirumore – e la parte in galleria fino alla scalo merci di Orbassano.

1,7 miliardi è il costo stimato e quindi serenamente lievitabile tant’è che Mauceri aggiunge “credo che andrà adeguato”.

Inoltre, è stato ben specificato che se i tempi saranno rispettati si potrà accedere al contributo europeo del 40%. Quindi una corsa contro il tempo visto che la progettazione dovrà risultare definitiva entro il 2022, se si vogliono accaparrare i fondi della Comunità Europea; mentre la fine dei cantieri andrà di pari passo con quelli del tunnel di base, tra il 2030 e il 2032.

A questo primo tavolino (di finto confronto) non poteva mancare anche il Ministro alle Infrastrutture Giovannini, che in video collegamento ha dichiarato: “Stiamo trasformando il nostro Paese e non è possibile farlo senza il coinvolgimento delle comunità locali. Per questo ho voluto potenziare la commissione del dibattito pubblico. Cambia il modo di progettare e realizzare le grandi opere e la sostenibilità è al centro di questo cambiamento. È un processo che richiede soluzioni condivise”.

Ma com’è possibile parlare di confronto se si parte già con degli assunti non modificabili? Come può il Ministro Giovannini affermare che ha “voluto potenziare la commissione del dibattito pubblico” se al contempo il suo uomo in campo, il Commissario Mauceri afferma che si tratta di “interventi già inseriti nel quadro della “Decisione di esecuzione” in sede europea”.

Qualcosa non torna oppure c’è la malizia di voler intortare i Sindaci di un’intera valle che da 30 anni e più si oppone ad un’opera, per cui migliaia di persone sono indagate e centinaia sono state già denunciate e condannate.

Sulla carta si legge “confronto” ma in realtà, per essere eticamente sinceri, bisognerebbe chiamarla imposizione perché di fatto è questa cosa qui.

Detta in parole povere, proviamo a parafrasare le magiche parole del Commissario Mauceri che avrebbe serenamente potuto affermare così: “Cari Sindaci, il vostro margine di modifica è pari circa allo 0,000000001% dell’intero progetto Tav Torino – Lione (nazionale e internazionale). Potreste ad esempio modificare il tipo di piastrelle da utilizzare nelle stazioni, così siete contenti e vi sentite partecipi, così poi non potrete mica dire che non avete posto il vostro contributo a questo incredibile dibattito pubblico. Vedete come siamo democratici e soprattutto attenti al futuro e all’ambiente noi che vogliamo bucare una montagna, distruggendo di fatto ettari di terra viva, e abbiamo anche il coraggio di definire l’opera in piena sostenibilità ambientale”.

Il Commissario Mauceri ha poi dichiarato che “già a inizio dicembre inizierò gli incontri con i sindaci, per entrare nel dettaglio del progetto e confrontarci sulle migliori soluzioni”. Lo scopo è quello di fare una prima tornata di consultazioni già verso metà dicembre, nell’ambito della Commissione intergovernativa, alla quale sembrerebbe partecipare anche la coordinatrice europea della Tav Iveta Radicova, che ad ottobre aveva già tirato le orecchie al Ministro Giovannini per i ritardi clamorosi accumulati sull’intera tratta.

Il Movimento No Tav è fatto di migliaia di persone comuni che hanno sinceramente a cuore il proprio futuro e quello delle generazioni più giovani, per cui restituiamo ai mittenti le loro parolette magiche capaci di accalappiare solo degli stolti, ma certamente non chi su quei sentieri di montagna ha scritto la storia di un popolo resistente che non ha alcuna intenzione di retrocedere, nemmeno di un centimetro.

Ricordiamo, quindi, a tutti i Sindaci della Valsusa che l’unica opzione sostenibile per la nostra valle e per tutte le persone che si riconoscono nel Movimento No Tav, è “l’opzione zero”: zero devastazioni ambientali, zero sperperi economici di miliardi di euro per un’opera ecocida a discapito di servizi di primaria necessità per tutte e tutti.

L’8 dicembre si avvicina e, come abbiamo fatto per 30 anni, continueremo a lottare senza timori e senza alcuna remora.

Avanti No Tav!

Da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ponte: partono gli espropri.

In questi giorni sui giornali locali e nazionali sono state pubblicate le liste delle procedure per l’esproprio delle aree interessate alle opere anticipate per la realizzazione del ponte sullo Stretto.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di Via in Val Susa: fino a che punto è lecito tacciare di pericolosità sociale persino chi…non c’era?

Questa volta parto dalle conclusioni, tiro le somme senza scrivere gli addendi, arrivo subito alla sintesi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Tribunale di Torino: conferenza stampa sulla sorveglianza speciale di Giorgio

Questa mattina, alle ore 12.30 davanti al Tribunale di Torino, ci sarà una conferenza stampa sul tema della sorveglianza speciale. In particolare, riguardo l’accanimento giudiziario nei confronti di Giorgio Rossetto, militante di area automoma e No Tav della prima ora.