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Dalla Val Susa a Terzigno e Stoccarda! Decine di migliaia in piazza contro le opere inutili

11 dicembre: una grande giornata di lotta. La traduzione, lungo le linee della forza e del radicamento, della strada tracciata dalle lotte territoriali. Lotte sicuramente contro le grandi ed inutili opere ma non per questo richiudibili dentro un recinto limitato. Conflitti che socialmente esprimono molto di più: il bisogno di difendere un futuro che dall’alto ci vogliono ipotecare,  il bisogno di resistere e di promuovere il cambiamento.

Dalla Val Susa a Terzigno, questo lo slogan che sta circolando da tempo nelle assemblee, nei presidi, in rete. E questo è quanto si sta facendo quest’oggi in piazza: lotte lontane territorialmente ma unite dallo stesso senso, obiettivo, prospettiva. In 10mila da Susa stanno percorrendo le vie della Valle, in numeri simili sta avvenendo lo stesso a Terzigno. 50mila sono invece a Stoccarda, dove gli studenti hanno bloccato la tangenziale. Movimento No Tav, no discarica e no Stuttgart 21 protagonisti in una giornata europea di lotta che sta vedendo le forze territoriali più importanti, attive e vincenti in piazza, contro le grandi ed inutili opere.
 

 


Sito della mobilitazione: www.11-12-2010.eu

L’appello del movimento No Tav per la giornata dell’11 dicembre:

Noi cittadine e cittadini, associazioni e movimenti firmatari della Carta di Hendaye – Dichiarazione comune del 23 gennaio 2010, chiamiamo le cittadine e i cittadini europei a mobilitarsi per fare dell’11 dicembre 2010 una giornata di resistenza coordinata in differenti Paesi d’Europa intorno al tema del trasporto ferroviario.
Da parecchio tempo abbiamo lanciato l’allarme per segnalare gli impatti negativi e irreversibili derivanti dalla costruzione di nuove linee ferroviarie dedicate all’Alta Velocità e alle autostrade ferroviarie, alla privatizzazione della loro gestione e all’aumento dell’indebitamento pubblico grazie a questi progetti faraonici.
Siamo convinti che l’unione delle nostre lotte a quelle di altre resistenze popolari intorno al tema delle Grandi Opere Inutili, che comprende ovviamente l’Alta Velocità ferroviaria, sia inevitabile e benvenuta.
Per questa ragione invitiamo le cittadine e i cittadini, le associazioni e i movimenti che lottano contro questi progetti smisurati e inutili in tutta Europa a unirsi a noi l’11 dicembre 2010.

SI’ alla modernizzazione della rete ferroviaria esistente

NO allo spreco dell’Alta Velocità Ferroviaria

Oggi in Europa vi è ampio consenso sulla necessità che siano attivati investimenti affinché il servizio di trasporto ferroviario passeggeri e merci divenga attraente, accessibile a tutti, capace di servire in modo equilibrato i territori e di armonizzare lo sviluppo economico.
Questa comune visione deriva dalla consapevolezza del crescente pericolo dell’impatto dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture sull’ambiente, del rischio di compromettere la sopravvivenza alimentare e la salute delle generazioni future, del preoccupante esaurimento delle ricchezze naturali, delle energie non rinnovabili, della biodiversità e delle terre fertili.
L’impoverimento derivante dalla crisi mondiale suggerisce di indirizzare gli investimenti del denaro pubblico verso progetti adatti a sostenere prioritariamente i più bisognosi prima di offrire a pochi il lusso – pagato da tutti – di viaggiare più velocemente.

Invochiamo il principio di precauzione e chiediamo :

  • L’arresto immediato di tutti gli smisurati progetti in corso di linee ad Alta Velocità e delle autostrade ferroviarie a causa dei pericoli socio/economici e ambientali derivanti dalla loro realizzazione.
  • La modernizzazione, la manutenzione e l’ottimizzazione delle linee esistenti è la soluzione sufficiente, accettabile dal punto di vista ambientale e ad un costo finanziario inferiore della costruzione di nuove linnee.
Sappiamo che le GRANDI OPERE INUTILI sono promosse per trasferire denaro pubblico nelle mani dei grandi costruttori e sono sostenute da una costosa propaganda per l’ottenimento del consenso popolare con argomenti seducenti e ipnotici.
La giornata di sabato 11 dicembre è organizzata dal Movimento NO TAV insieme alle associazioni e ai movimenti firmatari della Carta di Hendaye.
I Comitati No TAV sono impegnati da 21 anni, con una opposizione popolare e nonviolenta, ad impedire la realizzazione della nuova ferrovia Lione Torino, un’opera devastatrice della natura, dannosa per la salute dei cittadini, inutile perché esiste già un validissimo collegamento ferroviario.
Le cittadine e i cittadini che aderiscono ai Comitati No TAV sono le sentinelle dei territori e per primi hanno compreso che la realizzazione di questa ferrovia è un errore, lo hanno dimostrato con duro lavoro, studio e l’aiuto di scienziati ed economisti.

L’APPELLO che il Movimento No TAV lancia è rivolto alle cittadine e ai cittadini che lottano contro le GRANDI OPERE INUTILI e contro lo SPRECO del DENARO PUBBLICO.
  •  
    • SI’ ALLE PICCOLE GRANDI OPERE A DIFESA DEL “BEL PAESE”
    • NO ALLO SPRECO DELL’ALTA VELOCTA’
    • SI’ AGLI INVESTIMENTI PER MIGLIORARE IL TRASPORTO LOCALE E LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI
    • NO ALLA SPRECO DEL NOSTRO DENARO
    • NO AI CACCIA BOMBARDIERI F35
    • NO ALLE CENTRALI NUCLEARI
    • NO ALLE GRANDI OPERE INUTILI E DEVASTATRICI
    • NO AGLI INCENERITORI E ALLE DISCARICHE
    • SI’ AL RECUPERO DELLA MATERIA E AI RIFIUTI ZERO

“NO TAV : UNA GARANZIA PER IL FUTURO”

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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