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Università di Torino, cacciati da Scienze Politiche i giovani padani!

Fuan, Casapound, Giovani padani, o quale altre diavoleria di sigla vorrà presentarsi per fare la sua becera propaganda in università; è esteso l’alfabeto dei politicanti per quanto marginale politicamente ed inesistente socialmente. Il paradigma della giovinezza che brama per il potere, che si fa usare da esso e ne è sua articolazione camuffata, lo si trova in questo alveo fascista, razzista, xenofobo, sessista, e chi più ne ha più ne metta, perchè questi personaggi della giovane casta ne sono tutti suoi affabili servitori…

Il Giovani Padani  tra tutti, in questi anni, si sono distinti in questo lavoraccio da talpe per il comando, la poltrona, il denaro, correndo lungo i corridoi della provocazione e del vittimismo. Il “Movimento Giovani Padani” sono l’organizzazione giovanile della Lega Nord. Infatti, anche se delle squadracce di picchiatori fascisti conservano ormai poco, questi tristi personaggi non hanno difficoltà a definirsi pubblicamente  fascisti e ad agire come tali. Anche se sistematicamente cercano di propinarci, attraverso i loro tentativi di volantinaggio e banchetti, tutto il loro portato di militanti di estrema destra, quello che in realtà gli riesce meglio è solamente quella di imbellirsi come giovani baronetti protettori della casta e dei poteri forti… Dalla riforma Gelmini al Tav, passando per tutte le misure di austerity del sacrificio, che vengono messe in campo dalla galassia partitica subordinata ai poteri forti nostrani,  Giovani Padani & compagnia cantante si trovano sempre dalla parte del potere, dei potenti, come scimmiette da comodino per il sovrano di turno.

La Lega Nord in questi giorni travolta dagli “scandali” di mazzette date ai vari “Trota” del partito, si smaschera definitivamente come un partito uguale a tutti gli altri: corrotto e completamente immerso nella melma solita della politica italiana.

Insomma è facile capire come questi ‘figli di papà’ si trovino sempre bene a rappresentare quel partito trasversale del malaffare e della corruzione che da sempre infesta questo paese e comanda le nostre università. Ai giovani della Gelmini e di Tremonti, di Marchionne come di Bossi, o di quale altro sultano della prepotenza, noi studenti e studentesse rispondiamo da sempre con contestazioni e indignazione, opposizione politica ai disegni delle brutture politiche che propagandano, contro il loro opportunismo politicante di cercare carriera e profitto speculando sulle vite di tutti, nascondendosi dietro l’ombra delle forze dell’ordine e della digos.

Infatti ogni volta che i giovani di Roma, di Arcore o di Pontida arrivano nelle nostre facoltà, non solo si portano dietro la loro puzzolente coda da politicanti in carriera, ma scaricano anche sugli studenti e sulle studentesse il fastidioso disagio causato dalla massiccia militarizzazione di polizia e carabinieri, presenza adibita per difenderli… Più e più volte abbiamo tutti assieme rimandato da dove sono spuntati questi fascistelli, neri o verdi che siano, e sempre così faremo: ogni volta che si presenteranno li rispediremo nei loro palazzi e nelle sedi di partito, come con determinazione e tenacia contestiamo e rifiutiamo le riforme e le politiche che il potere che li manda ci propina!

Nessuno spazio per fascisti e razzisti nelle nostre facoltà!

Fuori polizia e carabinieri dall’università!

Studenti e studentesse antifascist* – università di Torino

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