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Torino, studenti in corteo contro la Regione. Cariche e fermi

La manifestazione si è mossa intorno alle 11 percorrendo via Cernaia e via Pietro Micca al grido di ‘Cota a casa!’ e puntando il dito contro i tagli che durante il governo della sua giunta si sono abbattuti senza tregua su diritto allo studio, sanità e trasporti. In tarda mattinata il corteo è arrivato in piazza Castello, dove nel frattempo si stava concludendo il comizio dei sindacati confederali che erano partiti con un secondo corteo da piazza Vittorio (non ci dilungheremo qui su questo aspetto ma crediamo che almeno un appunto sia necessario rispetto a quanti – come Cgil, Cisl e Uil, ormai lontani anni luce dai bisogni reali quando non complici delle politiche di attacco al mondo del lavoro e non solo – scelgono oggi, in modo tanto miope quanto prevedibile, di manifestare in netta contrapposizione con quanto si è mosso nell’ultima settimana a Torino, ponendosi come ‘gendarmi’ della piazza con l’ennesima parata istituzionale incapace di esprimere alcunché).

Una volta arrivato in piazza Castello il corteo degli studenti si è avvicinato al palazzo della Regione, presidiato come sempre da blindati e cordoni di celerini, bersagliandolo con il lancio di alcune uova e di palloncini ripieni di vernice. Tanto è bastato perché – come si vede nel video a fondo articolo – la polizia caricasse a freddo il corteo e fermasse 3 studenti delle scuole superiori. Una reazione decisamente spropositata che conferma il nervosismo che serpeggia in questi giorni tra le forze dell’ordine torinesi dopo i blocchi e i cortei selvaggi che per tutta la settimana hanno mandato completamente in tilt la viabilità e la gestione dell’ordine pubblico in città. Di ieri è infatti anche la notizia che il prefetto Basilone, dopo la sfuriata di un arrabbiatissimo sindaco Fassino nel corso del tavolo sulla sicurezza convocato d’urgenza per far fronte alla questione ‘forconi’, abbia chiesto le dimissioni, rigettate però dal ministro Alfano.

Successivamente le provocazioni della polizia sono proseguite, con agenti della Questura infiltrati in mezzo alla piazza impegnati a fermare ed identificare diverse persone; alcuni studenti sono rimasti feriti in seguito alle manganellate, mentre si attende notizia dei fermati che dovrebbero però essere rilasciati nel giro di poco.

 

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