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Torino, la battaglia per il diritto allo studio

Chi vive quotidianamente l’università sa bene come corsi che non partono, edifici fatiscenti, problemi e disservizi di ogni sorta siano ormai all’ordine del giorno; per questo motivo non siamo disposti ad accettare che i costi di un’università che, per far fronte alla crisi, è sempre più sottoposta a logiche di privatizzazione e profitto, vengano scaricati sulle nostre spalle, così come contestiamo l’intervento sempre più massiccio di banche e privati all’interno dei nostri atenei.

Siamo quindi entrati all’ufficio tasse per un’azione di sensibilizzazione, spiegando le ragioni che ci portavano lì e distribuendo alcune banconote finte con raffigurati i responsabili di questa crisi, chiedendo che siano loro a farsi carico dei sacrifici che ci vengono chiesti e delle cifre esorbitanti che dobbiamo sborsare per le tasse universitarie.

Un’azione che è stata accolta positivamente dai tanti studenti e studentesse che si trovavano in coda agli sportelli dell’Ufficio tasse e che ben conoscono le problematiche che abbiamo denunciato nel corso dell’iniziativa.

Prossimo appuntamento alle 18 in piazza Castello per un’assemblea pubblica in cui confrontarci collettivamente con le altre parti sociali colpite dai tagli, per costruire una mobilitazione condivisa da qui al prossimo 30 aprile, data nella quale la giunta regionale si troverà ad approvare il bilancio regionale; un bilancio fatto di pesanti tagli non solo alle borse di studio ma a tanti altri settori (dalla sanità alla cultura) ma che si preoccupa invece di finanziare costantemente nuove speculazioni ed opere inutili (pensiamo al Tav o al nuovo grattacielo per la Regione, ma gli esempi potrebbero essere molti altri).

E’ giunto il momento di far sentire tutti assieme la nostra voce e di riprenderci quello che ci spetta!

Studenti e studentesse per il diritto allo studio – Torino

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