InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: come a Roma, gli studenti vogliono riprendersi le strade!

‘Save schools and not banks, ora inizia il nostro tempo’ è stato lo striscione che ha aperto il corteo, segno di un linguaggio che non si ferma alla battaglia contro l’applicazione della mortifera riforma Gelmini, oramai alle spalle, ma che punta diritto per la contestazione della crisi, dei tagli, dell’austerity. Oltre un migliaio di studenti si sono ritrovati nella prima mattina nella storica piazza dei cortei studenteschi, piazza Arbarello, numeri che sono anche cresciuti nel corso del percorso ma soprattutto, dinnanzi alla ‘chiusura’ imposta dalle forze dell’ordine, si sono mantenuti tali, vista la determinazione degli studenti medi di restare in piazza e di conquistarsi lo spazio metropolitano per la manifestazione. La tattica poliziesca sembra voler puntare sul ‘far stancare’ le persone in piazza, giocando sulla pioggia, insistendo con le strade bloccate, ma il risultato è stato quello opposto: i medi si sono guadagnati, metro dopo metro, via dopo via, il diritto alla libertà di movimento per la città!

Già negli interventi dal sound system forte era il filo rosso con la piazza romana di ieri, in solidarietà con gli studenti medi caricati a Tiburtina, ma soprattutto nel dover fare i conti con un livello di realtà simile, fatto di zone rosse e blocchi polizieschi, di impossibilità a marciare e paranoie tecnocratiche. Come a Roma, polizia schierata in molti punti della città, camionette disposte come blocco delle strade. Oltre il tentativo – fallito – di intimidazione contro gli studenti, lo schieramento di polizia e carabinieri voleva ‘proteggere’ la festa delle forze armate collocata nella centrale piazza Castello.

Dentro questo disegno securitario, la questura si è preoccupata di ‘coprire’ molti palazzi simbolici della città di Torino, ad esempio forte era il blocco eretto in difesa della sede di Confindustria o della sede del Partito delle Libertà, così come altri luoghi politicamente destinatari dell’indignazione contro la crisi. Gli studenti e le studentesse hanno però tirato diritto, si sono conquistati le vie del centro cittadino e sono anche andati a sanzionare il palazzo dell’assessorato regionale al Lavoro, dove si stava tenendo un incontro correlato al diritto allo studio, al quale stavano partecipando assessori, dirigenti e faccendieri. Un fitto lancio di uova di vernice ha lasciato il segno. Sotto la sede dell’Inps è stato affisso uno striscione, mentre davanti alla sede della Bnl in XX settembre è stato imbrattato il portone con la scritta ‘Contro la crisi rifiuta il debito’. Tante le bandiere No Tav presenti nel corteo; anche i borsisti Edisu in lotta hanno fatto parte della manifestazione, contro i tagli all’istruzione operati dal presidente Cota. ‘Save schools and not banks’!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

divieto manifestarepoliziastudenti meditorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Ecco il testo di riforma della governance degli atenei: e non c’è solo il rappresentante del governo nel CdA

Ecco il testo, finora segreto, della riforma della governance delle università partorito dalla commissione presieduta da Galli Della Loggia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

HUB DI PACE: il piano coloniale delle università pisane a Gaza

I tre atenei di Pisa – l’Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola superiore Sant’Anna – riuniti con l’arcivescovo nell’aula Magna storica della Sapienza, come un cerbero a quattro teste.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Formazione

Movimenti: è morto Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario

E’ scomparso all’età di 73 anni Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’intelligenza artificiale a scuola ovvero del pappagallo stocastico

In sintesi: è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

È solo imperdonabile ignoranza?

Ecco che afferra l’immagine, la tira, la strappa, se ne impadronisce e con violenza la butta via, in modo che chi è fuori veda che si cancella tutto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.