InfoAut
Immagine di copertina per il post

Per un nuovo mediattivismo tra disordine globale e narrazioni insorgenti.

Informazioni di parte. Per un nuovo mediattivismo tra disordine globale e narrazioni insorgenti.  

Un ciclo di discussione, dibattiti e presentazioni di libri per riuscire ad analizzare, comprendere ed agire il panorama mediale e politico attuale. Fuori da ideologismi o facili letture, cercheremo di approfondire i dispositivi di potere e le sue resistenze.

 

Venerdì 13 Maggio ore 16,15 in  via Zamboni 38 Facoltà di Lettere e Filosofia Aula 1

Ne discutiamo con:

Silvano Cacciari (Università di Firenze)

Federico Montanari (Università di Bologna)

Carlo Formenti (Università di Lecce)

coordina Infoaut Bologna

 

 


Venerdì 06 Maggio InfoFreeFlow & Dans la Rue

presentano per il ciclo “Reti in Trasformazione”: 

Mela Marcia – La mutazione genetica di Apple

Alle 19 – Aperitivo

Alle 21 – Iniziativa con Franco Vite – Co-Autore

 

in via Avesella 5/A – Bologna

 

 

 

 

 

 

 


Mercoledì 11 Maggio InfoFreeFlow & Dans la Rue

presentano per il ciclo “Reti in Trasformazione”:

I Nemici della Rete

Alle 19 – Aperitivo
Alle 21 – Iniziativa

con Arturo Di Corinto – Co-Autore

 

in via Avesella 5/A – Bologna

 

 

 

 

 

 


Venerdì 13 Maggio InfoFreeFlow & Dans la Rue

presentano per il ciclo “Reti in Trasformazione”:

Felici e Sfruttati – Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro

Alle 19 – Aperitivo
Alle 21 – Iniziativa

con Carlo Formenti – Autore

con Franco “Bifo” Berardi

 

in via Avesella 5/A – Bologna

 

 

 


A partire dall’esplosione del Cablegate del dicembre 2010 fino alle rivolte che stanno attualmente infiammando il Nord Africa, hanno cominciato a prodursi all’interno del sistema informativo globale fratture che sembrano ormai insanabili, fratture che rimettono in discussione alcuni paradigmi fondamentali di analisi e comprensione del sistema stesso.

Le già claudicanti tecnoutopie liberiste, liberali e libertarie che hanno ammantato in modo egemonico il discorso politico-comunicativo degli ultimi 15 anni stanno vistosamente crollando sotto il peso delle contraddizioni accumulate, anche ad opera di coloro che le avevano postulate come cavallo di troia nell’esportazione del modello della democrazia liberale. Conclusasi miseramente la parabola del nuovo capitalismo dal volto umano, la rete appare sempre di più come uno spazio di conflitto distante anni luce da qualsiasi velleità “cyber-indipendentista” che fino a poco tempo fa, a dispetto di tutte le evidenze, continuava a tener banco nelle code lunghe dei social network e nelle sedi aziendali della Silicon Valley.

Lo stesso tentativo di attribuire ad Internet lo status di bene comune appare come un vuoto esercizio ideologico, poiché proprio all’interno dei rapporti materiali che plasmano la rete, è evidente ed esplicito il ruolo preponderante giocato oggi più che mai da Stati, imprese ed altri attori privati della governance globale.

Questo quadro è però in forte evoluzione. Oltre a causare uno sconquasso geopolitico che sta rapidamente mutando il volto delle relazioni internazionali, l’esplosione delle rivolte sociali sulle coste del Mediterraneo ha visto un ruolo significativo della rete all’interno dei processi rivoluzionari dispiegatisi nell’area. Nelle fasi insurrezionali e post-insurrezionali magrebine, Internet è emersa sia come dispositivo con cui lanciare l’attacco al potere costituito sia come strumento importante nella possibilità di costruzione di una società altra.

Non si può semplicemente ignorare la torsione radicale prodottasi negli ultimi tre mesi nell’utilizzo delle piattaforme e dei servizi del capitalismo informazionale: dilatati all’infinito nei reticoli dell’informazione globale, i tempi e gli spazi del lavoro e dello sfruttamento si sono trasformati in tempi e spazi di conflitto ed attivismo, grazie all’opera di intelligenze molecolari in grado di immaginare contro-saperi attivati, distribuiti ed organizzati dal basso.

Ma è chiaro che questi fenomeni non devono essere guardati attraverso la rudimentale, puerile e spesso strumentale apologia che individua nei social media – e addirittura nei legami freddi che essi producono! – la causa scatenante o il carburante delle rivolte, da ricercare sempre e comunque nelle condizioni sociali “reali” da cui queste prendono le mosse. Essi vanno analizzati sotto una rigorosa prospettiva analitica in grado saperne comunque cogliere l’ambivalenza, con l’obiettivo di strutturare una seria disamina per comprendere potenza e limiti della rete all’interno di contesti dinamici e variegati.

E questo tanto più sul palcoscenico del teatro internazionale in cui processi di cyberwar e netwar, che vedono il protagonismo di un sempre maggior numero di attori (stati, multinazionali dell’IT, aziende di telefonia mobile, network televisivi satellitari, movimenti sociali, hacktivisti, mediattivisti ed ONG) sembrano accelerarsi.

Quali indicazioni possono essere tratte da questo quadro complesso? Quali lezioni per il futuro possono trarre i movimenti globali dagli accadimenti degli ultimi mesi? Come agire le fratture mediali che pure nelle loro contraddizioni si stanno producendo?

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

mediarete

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alcune riflessioni sulla natura e sulla guerra dei contadini tedeschi

Nel 1525 gran parte dell’Europa centrale è stata infiammata da una rivolta sociale: i contadini si sollevarono contro coloro che governavano le loro vite.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 4 – Il partito e la dialettica marxiana

Il terzo paragrafo del breve saggio è dedicato alla questione del partito e alla sua funzione direttiva nel processo rivoluzionario, qui Lukács offre la più chiara e nitida esposizione della teoria leniniana del partito che il movimento comunista abbia mai elaborato. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Ma proprio detta esposizione sarà oggetto di non poche […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Culture

“Carcere ai Ribell3”: Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Presentiamo il libro “Carcere ai ribell3”, scritto dalle donne del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Con una delle “mamme” ripercorriamo alcune storie di compagn* e attivitst* che hanno incontrato il carcere nel loro percorso di lotta; raccontiamo delle pratiche di solidarietà portate avanti dalle “mamme” in sostegno dei/delle figli/e e delle […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Decolonizzare la scienza

Dalle spedizioni dell’Ottocento al divario nella geografia dei centri di ricerca, c’è ancora un problema di colonialismo?

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Territori provinciali al centro della bufera da impianti eolici: da Imperia alle montagne al confine tra Piemonte, Lombardia e Liguria ci si organizza per difendere la propria terra

Per la serie Esplorazioni di Confluenza un racconto degli incontri avvenuti con il Comitato di InterVento Popolare e il Comitato delle Quattro Province

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un giornalista palestinese: i media occidentali “ipocriti e razzisti” consentono i crimini di guerra israeliani a Gaza

I media occidentali hanno perso ogni parvenza di neutralità e sono diventati “parte del problema” quando si tratta dei crimini di guerra in corso di Israele contro i Palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo un giornalista palestinese, riferisce l’Agenzia Anadolu.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paolo Mieli e il razzismo democratico dell’Occidente

Fra le novità storiche emerse in questi due anni di guerra, in Ucraina e a Gaza, spicca in Italia la piccola guerra psicologica, una forma di squadrismo mediatico, condotta da un gruppo di giornalisti impegnati a intimorire e emarginare tutti coloro che deviavano dalla versione dominante.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per capire l’ascesa dell’estrema destra bisogna partire dai media

Processi di normalizzazione e sdoganamento nei media della politica di estrema destra dipendono dai media mainstream, più che dall’estrema destra stessa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo agli studenti per i fatti dell’Unione Industriale: emessa la sentenza

Si è concluso ieri il processo di I grado che vedeva imputati 11 giovani per gli scontri davanti all’Unione Industriale nel febbraio 2022, durante una manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro e per protestare contro le morti di 2 giovani studenti vittime nello svolgimento dei loro stage.

Immagine di copertina per il post
Culture

Complottismo e narrative egemoniche: sono così diverse?

Quello che accomuna “teorie del complotto” e narrative egemoniche è la costruzione di regimi di verità fondati su drastici meccanismi di semplificazione.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

FEMMINICIDIO DI CAROL MALTESI: LA DEMONIZZAZIONE MEDIATICA IN UNA SOCIETA’ MORALISTA

Femminicidio. Parliamo di Carol Maltesi, 26 anni, di origine metà italiane e metà olandesi, cresciuta nella provincia di Varese, poi trasferitasi vicina a Milano, ritrovata cadavere nei giorni scorsi, a pezzi, in un dirupo della Val Camonica in Provincia di Brescia. Di lei i giornali stanno riportando per lo più lo pseudonimo, Charlotte Angie, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il racconto pubblico ostaggio della guerra

Mentre la guerra in Ucraina sembra entrare in una fase di relativo stallo, pur con il suo quotidiano feroce sacrificio di sangue, si fa sempre più acuta la sensazione che per un qualche errore possa accadere l’irreparabile. Un allargamento del conflitto ad altri paesi, magari Nato. Un confronto di scala maggiore, per estensione e distruttività. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo Stato francese attacca i media autonomi ed indipendenti. Il Ministro dell’Interno annuncia di voler dissolvere Nantes Revoltée

Nantes Revoltée è un media di movimento francese, su base locale, che da anni segue le lotte sociali ed ambientali. Il Ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, con legami piuttosto espliciti con l’estrema destra, ha annunciato di fronte all’Assemblea Nazionale di voler procedere alla dissoluzione dei mezzi di comunicazione di Nantes Revoltée dopo che il media ha […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Culture e pratiche di sorveglianza. Il nuovo ordine mediale delle piattaforme-mondo

Attorno alla metà degli anni Dieci del nuovo millennio è emersa con forza l’importanza che nell’odierna economia globale sta assumendo il cosiddetto Platform Capitalism – analizzato pionieristicamente da studiosi come Nick Srnicek1 –, cioè quella particolare forma di business ruotante attorno al modello delle piattaforme web rivelatosi il paradigma organizzativo emergente dell’industria e del mercato […]