InfoAut

Ebook italiano e gratuito di tributo ad Aaron Swartz

Curato da Bernardo Parrella e Andrea Zanni, l’ebook include la traduzione di alcuni suoi post, riflessioni e interventi, più diversi articoli e scritti di amici e attivisti, oltre a materiali su open access/free culture e un’ampia sezione di link e risorse di approfondimento  (qui il sito http://aaronswartztributo.tumblr.com/

l’ebook è disponibile in pdf (1,2MB), e presto anche in epub, con licenza creative commons by-nc-sa

Pubblichiamo qui di seguito l’introduzione del libro


Per un impegno civile senza soste né frontiere

«La #NHRebellion Walk partirà nel giorno del primo anniversario dalla scomparsadi Aaron Swartz— uno dei più convinti attivisti anti-corruzione della sua generazione — e si concluderà nel giorno in cui è nata Granny D, attraversando lo Stato del New Hampshire per conquistare il maggior numero di cittadini possibile alla sua causa. E poi chiederemo a ciascuno di loro di porre ai prossimi candidati alla Presidenza Usa del 2016 una semplice domanda: Come pensa di porre fine a questa corruzione?».
Così l‘annuncio a fine 2013 per l‘iniziativa lanciata dal Prof. Lawrence Lessig: una marcia collettiva di 185 miglia (quasi 300 kilometri) attraverso lo Stato del New Hampshire per riportare all‘attenzione pubblica l‘irrisolto problema della corruzione a livello istituzionale. Il relativo wiki va raccogliendo informazioni di ogni tipo per prepararsi adeguatamente alla camminata, che muoverà sabato 11 gennaio 2014, primo anniversario della morte di Aaron Swartz, e si concluderà il 24 gennaio, anniversario della nascita di Doris Haddock, meglio nota come Granny D, scomparsa nel marzo 2010 a 100 anni.
L‘evento vuole emulare proprio la lunga marcia di quest‘ultima, quando il primo gennaio 1999, all‘età di 88 anni, si mise in cammino per circa 3.200 miglia (oltre 5.100 km), da Los Angeles a Washington, D.C., dove giunse il 29 febbraio 2000, con un semplice cartello appeso al collo: Campaign Finance Reform (riforma dei finanziamenti per la campagna presidenziale). L‘accostamento tra questi due attivisti (e le date prescelte) rivelano l‘urgenza e la centralità della battaglia anti-corruzione nell‘odierno contesto politico Usa, come chiariscono i promotori dell‘iniziativa: «Grazie a Granny D e ad Aaron Swartz, tutti noi abbiamo capito una cosa: la riforma sarà possibile soltanto quando i candidati si renderanno conto che la loro vittoria dipende dalla risposta giusta che sapranno
dare».
D‘altronde questa battaglia non è altro che uno dei tanti tasselli del puzzle democratico dell‘era contemporanea, quel percorso per l‘affermazione della giustizia e dell‘uguaglianza sociale che animava ogni pensiero e ogni azione di Aaron. Il quale, vale la pena di ribadirlo, non era (o non era soltanto) un hacker, né un computer geek, nel senso stretto del termine, quanto piuttosto un attivista sociale intenzionato a dare tutto se stesso nell‘impegno costante per quel che riteneva giusto. In perfetta sintonia con la tradizione statunitense delle lotte a sostegno dei diritti civili nell‘era moderna, calcando le orme di figure come Martin Luther King Jr., Rosa Parks o, Granny D, appunto. Portando avanti quest‘impegno in prima persona e fino in fondo, applicando precise quanto dovute azioni di disobbedienza civile e comunque all‘interno di un movimento sociale più ampio. Con l‘aggiunta obbligata, nel caso di Aaron, del ricorso alla tecnologia e agli strumenti di Internet dei nostri giorni – dandosi continuamente da fare per crearne di nuovi e più adatti ad ampliare la partecipazione e rendere sempre più efficace l‘azione dei cittadini.
È proprio il filo rosso dell‘impegno sociale a tutto tondo e senza frontiere che ci premeva sottolineare nel mettere insieme questo e-book a un anno dalla scomparsa di Aaron. Innanzitutto, un piccolo e attento contributo per ringraziarlo e celebrarne la vita, oltre che tassello di una memoria storica da tenere viva e presente. Ma anche uno strumento, speriamo utile, per provare a spingerne ulteriormente il messaggio nell‘ambito italiano, a volte fin troppo relegato alla ―periferia‖ dell‘attivismo digitale globale. Con la consapevolezza di volerne portare avanti le battaglie in maniera collettiva, pur nel nostro piccolo.
Realizzato in maniera collaborativa con gli annessi rilanci online, l‘e-book si apre con le traduzioni di alcuni suoi post e interventi sul web a partire dal 2006, a sottolineare l‘eclettismo e la vastità d‘interessi, la puntigliosità e finanche l‘autocritica impietosa di Aaron. La seconda parte presenta invece una serie di testimonianze e ricordi da parte di chi ha condiviso con lui progetti e battaglie, sia come articoli online che direttamente in alcuni eventi pubblici svoltisi in Usa dopo la sua morte. L‘ultima sezione è dedicata a materiali di base su open access e cultura libera, temi al centro del lavoro di Aaron e altresì collante di un impegno sociale che interessa da vicino tutti noi e soprattutto il futuro della conoscenza condivisa. Non manca, in chiusura, un‘ampia raccolta di link e risorse web per approfondire i vari aspetti della questione, a seconda degli interessi individuali – tutt‘altro che esaustiva e soggetta ad essere ampliata e aggiornata da chiunque vorrà coinvolgersi.
Un tributo e un ricordo, quindi, mirato a riconoscere e celebrare il genio e il cuore di un grandissimo intellettuale e attivista del nostro secolo – quello che, speriamo, sarà un futuro modello per le generazioni future di nativi digitali in ogni parte del pianeta.
La giustizia (la difficoltà di ―fare la cosa giusta‖, il labirinto dei ―dipende‖, l‘impossibilità di una giustizia totale) è stata la grande ossessione di Aaron, ed è beffardo rendersi conto che è stato proprio un sistema di giustizia (un‘istituzione, forse avrebbe detto lui) a costringerlo al suicidio. Un dato di fatto su cui c‘è poco da controbattere, come hanno confermatouna molteplicità di fonti e come documentano le testimonianze raccolte qui di seguito.
Pur se la vicenda del ―furto di documenti‖ resta a tutt‘oggi poco chiara, se non controversa, così come ambigua e controversa rimane la posizione da Ponzio Pilato assunta dai dirigenti del MIT nell‘intera fase del procedimento giudiziario e ribadita dal rapporto-inchiestastilato dal Prof. HalAbelson lo scorso luglio.
Una ―neutralità‖ che Bob Swartz, il padre di Aaron, non esita invece a definire ―un abdicare‖ nei confronti del figlio, una sorta di ―complicità con l‘indagine penale‖. Come si legge una lunga analisi a freddo pubblicata dal Boston Magazinea inizio 2014, e caldamente consigliata: «Con il suo silenzio, l‘amministrazione del MIT ha tradito la propria missione».
In definitiva, insiste Lessig, la morte di Aaron è colpa di un sistema che ha fallito, di una giustizia che si trasforma in persecuzione. Non a caso lo stesso Aaron confidava al padre, negli ultimi giorni, di sentirsi come il protagonista del Processo di Franz Kafka (Josef K., che alla fine viene ammazzato). La sua storia è allo stesso tempo emblematica e straordinaria, e c‘è un dubbio che, fra gli altri, emerge con forza: cosa possiamo fare, se anche i migliori fra noi rimangono schiacciati? Qual è la speranza?
L‘unica speranza possibile, ricorda ancora Lessig nel discorso più bello e commovente che abbia mai tenuto, è la speranza dell‘amore, che per definizione non guarda alle probabilità di successo o meno, bensì procede in avanti all‘infinito.
Se amiamo questo nostro mondo, nonostante tutto, ha senso provare a migliorarlo. Ogni sistema umano è un‘istituzione, e le istituzioni sono convenzioni, e le convenzioni si cambiano. Anche se è dura vedere i più brillanti tra noi dover soccombere anche per farci rammentare il livello della posta in gioco.
Aaron Swartz non era un santo né un martire, ma un ragazzo, una persona come tante altre eppure diverso da tutti: aveva un inesorabile fuoco che gli ardeva dentro, e che ancor‘oggi continua a bruciare. Ora tocca a noi tenerlo vivo e propagarlo.
Grazie, Aaron, di tutto.
Bernardo Parrella e Andrea Zanni, gennaio 2014

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

aaron swartzanonymous

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Oscar 2024: celebrità e stelle del cinema chiedono cessate il fuoco a Gaza

Numerose celebrità e stelle del cinema di Hollywood di alto profilo hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza, chiedendo un cessate il fuoco sul tappeto rosso degli Oscar 2024.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alle radici della Rivoluzione industriale: la schiavitù

E’ considerato come uno dei più noti storici dei Caraibi, insieme a Cyril Lionel Robert James, soprattutto per il suo libro intitolato “Capitalismo e schiavitù”, appena pubblicato in Italia da Meltemi editore.

Immagine di copertina per il post
Culture

ALTRI MONDI / ALTRI MODI VOL.II “Viaggio al centro della Terra”

Non si tratta di cercare degli altrove impossibili, altri mondi alternativi, comunità utopiche. Il centro della Terra è qui, in un angolo di mondo inesplorato.. in altri modi di agire, di contrapporsi, di emanciparsi, tutti da esplorare.

Immagine di copertina per il post
Culture

Art Not Genocide: oltre ventimila artisti firmano contro la presenza israeliana alla Biennale di Venezia

«Offrire un palcoscenico a uno Stato impegnato in continui massacri contro il popolo palestinese a Gaza è inaccettabile».

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Culture

Dune nell’immaginario di ieri e di oggi

Dune può dirsi un vero e proprio mito contemporaneo capace di segnare profondamente l’immaginario collettivo

Immagine di copertina per il post
Culture

La propaganda di Israele nel più popolare sport americano

Israele ha approfittato dei 123 milioni di telespettatori, il massimo dallo sbarco sulla Luna del 1969, che hanno visto la finale del campionato di Football americano, per fare propaganda.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’ecosocialismo di Karl Marx

Disponibile la tesi di dottorato del filosofo giapponese Kohei Saito, pubblicata dalla casa editrice Castelvecchi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Contadini

La premessa: alla base di tutta la nostra vita c’è la produzione agricola.

Immagine di copertina per il post
Culture

Nutrire la rivoluzione.

Che rapporto c’è tra città e campagna, che rapporto vediamo tra la questione del cibo – della possibilità di un suo approvvigionamento – e la rivoluzione che immaginiamo. Sono alcuni dei temi del libro “Nutrire la rivoluzione. Cibo, agricoltura e rottura rivoluzionaria”, pubblicato da Porfido edizioni per la collana i Sanpietrini nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cosa è rimasto dell’eredità di Aaron Swartz, oggi

Nel suo racconto almeno una parola deve essere subito chiarita: chi sia un hacker.

Immagine di copertina per il post
Culture

Anonymous torna all’attacco. Il primo contro il nuovo governo.

Il gruppo di hacker attivisti muove il suo primo attacco al governo del cambiamento, lo accusa di avere seminato il caos per acquisire consenso. Dicono che è arrivato il momento di rifiutare il bavaglio dello Stato. L’attacco è partito ieri attraverso la divulgazione di un comunicato e di un video pubblicati sul blog di Anonymous […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Anonymous torna all’attacco. Arma dei carabinieri, HACKED!

Il gruppo AntiSec, appartenente al mondo cyber-attivista di Anonymous Italia, dopo aver hackerato il sito del Ministero degli Esteri pochi giorni fa è tornato all’attacco nella notte tra il 27 ed il 28 giugno. Nel loro bersaglio è finita questa volta l’Arma dei Carabinieri, nello specifico il sito carabinieri.it ed extranet.carabinieri.it. In seguito alla violazione […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Hackerato il sito del Ministero degli Esteri

      Hackerato il sito del Ministero degli Esteri. L’attacco è stato messo a segno ieri e rivendicato da Anonymus e AntiSec.it che, dal sito cyberguerriglia.org, hanno pubblicato la lettera attraverso cui i collettivi spiegano le ragioni dell’attacco. Gli hacker-attivisti hanno molto da ridire a proposito della gestione della giustizia in Italia. Criticano i […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Anonymous vs Equitalia: gruppoequitalia.it Down

Equitalia: NON sei equa… sei OUT! Salve Equitalia,Noi siamo Anonymous. In silenzio, per lunghi anni vi abbiamo osservato porre in essere le più spregevoli azioni nei confronti di onesti cittadini, onesti imprenditori, talmente oberati da questo sistema a cui voi fate capo, da non poter più sostenere la propria stessa esistenza. I suicidi ormai non […]

Immagine di copertina per il post
Culture

A Natale puoi diventare un hacker a tua insaputa!

Ah sì: “A natale puoi fare quello che non puoi fare mai”. E pare che questo clima natalizio abbia contagiato anche l’ufficio DIGOS di Cremona e la Procura di Brescia che ieri hanno notificato a Michele, militante del CSA Dordoni di Cremona, un interrogatorio di fronte al Pubblico Ministero che ha aperto delle indagini sul […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Summum ius, summa iniuria: la reazione di Anonymous dopo gli arresti

Dopo l’operazione da parte della polizia dello scorso maggio, in cui furono arrestate due persone con l’accusa di far parte di Anonymous, oggi arriva la prima reazione del gruppo di hacker che decide di bucare i siti di Siap polizia, e defacciare i siti di Sappe Lombardia e Toscana, oltre a pubblicare senza alcuna censura […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Anonymous vs Ministero della Difesa: più di 1700 account trafugati

Nuova massiccia operazione di Anonymous Italia che nella notte ha attaccato il sito del Ministero della Difesa. “Cittadini del mondo: annunciamo che una lista di dati personali di eserciti e governanti di tutto il mondo è caduta nelle nostre mani!” è stato il messaggio diffuso alcune ore fa dall’account twitter @OperationItaly. Mentre la notizia rimbalzava […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Anonymous vs EXPO Milano: Padiglione Italia HACKED!

  Update 03/05/2015: per la cronaca – il sito della biglietteria online è stato fuori servizio tutta la notte del 30 Aprile e diverse altre ore nel pomeriggio del 1 Maggio, la loro abitudine, di essere cosi meschini e bugiardi li porta a mentire di fronte alle evidenze, non solo, a dichiarare pubblicamente una notizia non vera […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Anche Anonymous è No Expo: TangoDown il sito per la prevendita dei ticket Expo

Nella notte Anonymous Italia ha infatti buttato giù il sito ufficiale di Expo2015, bloccando la sezione dedicata alla prevendita dei ticket. L’attacco DDoS è partito poco dopo la mezzanotte e l’annuncio è stato dato come le altre volte dall’account twitter @OperationItaly, rimbalzando subito attraverso il web. L’attacco è durato ancora per tutta la mattinata di […]