InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lettera aperta del movimento No Tav agli artigiani ed imprenditori della Val Susa

In questi ultimi mesi è cresciuto all’inverosimile il corteggiamento verso gli artigiani e gli imprenditori da parte dei promotori della Torino Lione.

L’argomento più utilizzato è che il TAV porterebbe lavoro a tutta la Valle, certamente non per le parti più importanti dell’infrastruttura, ma per tutte quelle piccole opere accessorie definite, con un termine che è ormai diventato slogan, “immediatamente cantierabili”. Perciò gli operatori economici locali dovrebbero gioire per la realizzazione dell’opera.

Come purtroppo molti di voi, anzi di noi (perché anche nel Movimento No TAV ci sono molti artigiani ed imprenditori) sanno, quelle che vengono raccontate sono tutte storie. L’esperienza insegna: tutte le grandi opere del passato realizzate in Val di Susa – Autostrada del Fréjus, Mondiali di Sestriere, Centrale di Pont Ventoux, Olimpiadi 2006 – hanno portato lavoro di scarso valore aggiunto per pochissime imprese, ma ne hanno messe molte altre sull’orlo del fallimento.

Provano a prendervi in giro con la famosa legge Regionale che dovrebbe garantire parte dei lavori del TAV a tutte le imprese locali e che dicono sia fatta sul modello della procedura francese Démarche Grand Chantier: è una legge che non prevede nulla, i pochi soldi che mette a disposizione sono per i politici che prenderanno i posti chiave nel consiglio direttivo. Legge che gli stessi componenti del PDL disertano al momento della votazione …

Bisogna considerare anche un aspetto fondamentale per l’economia della valle. Quanti soldi fanno muovere i villeggianti ? Pensiamo solo al lavoro che danno i proprietari di case di villeggiatura all’edilizia, per le manutenzioni e le ristrutturazioni: pensiamo anche agli acquisti ed alla fruizione dei servizi che i villeggianti fanno presso gli esercizi della valle. Proviamo a chiedere agli ambulanti dei vari mercati piuttosto, che ai negozianti di via Roma a Susa, quanto incassano, nei fine settimana o nei periodi estivi da questa particolare categoria di turisti.

Quanti di questi verranno ancora a respirare l’aria della Val di Susa, soprattutto nei dintorni di Susa e Chiusa San Michele ? Inoltre quanti ristrutturazioni importanti i residenti non stanno più facendo, già ora, e quante non ne saranno fatte in futuro, grazie al progetto TAV ? Tutto ciò porta o toglie lavoro. Valutate tutto, non solo le promesse.

Riflettiamo insieme, ma se In tutti questi anni e soprattutto con la ventata federalista, la Regione non è riuscita a fare una legge che privilegiasse le imprese locali nell’affidamento delle opere che normalmente riguardano i Comuni ed Enti superiori quali ristrutturazioni di edifici pubblici, manutenzioni straordinarie ecc., come è possibile che possa influire su un’opera internazionale che necessita per legge di bandi europei?

Noi come voi vogliamo il lavoro per le imprese locali e lo sviluppo della Valle e riteniamo che possano e debbano essere raggiunti, ma non attraverso il TAV bensì, come abbiamo affermato più volte, programmando una politica dedicata alle opere di edilizia pubblica e di manutenzione del territorio, a cui esse possano davvero partecipare direttamente e senza doversi indebitare oltremodo per investimenti che rischierebbero di portarle al fallimento.

Il recente passato ha dimostrato come le imprese della Valle che hanno creduto ai pifferai magici del TAV ed hanno investito in modo eccessivo in mezzi e strutture, ingannate dalla prospettiva della realizzazione dell’opera, si sono trovate in forte difficoltà, se non addirittura fallite.

Come è ormai chiaro a chi ha studiato il problema, l’Italia non ha assolutamente la capacità finanziaria per realizzare l’opera e mai l’avrà. Credere quindi che la propria impresa artigiana, il proprio albergo o il proprio ristorante possano trarre beneficio dalla realizzazione del TAV è il modo migliore per mettere la propria impresa a rischio di fallimento.

Sono oltre venti anni che il Movimento lotta contro la realizzazione del TAV e quindi contro la distruzione della Valle e del suo tessuto economico/sociale. La maggior parte della popolazione e la quasi totalità degli amministratori si riconosce in esso. Il TAV non si realizzerà mai.

Concludiamo con un invito a tutti gli artigiani ed imprenditori della Valle: lasciate perdere la chimera del TAV ed uniamo le nostre forze per indirizzare le scelte del Governo e degli Enti Locali verso quegli interventi che consentano, ed è possibile, la salvaguardia delle imprese e dei posti di lavoro nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo.

MOVIMENTO NoTAV Una garanzia per il futuro !

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: L’associazione a resistere non si arresta

Riprendiamo una serie di interviste fatte in seguito alla sentenza del processo Sovrano: Radio onda d’urto a Vincenzo:Crollata la montatura giudiziaria-poliziesca che ha cercato di criminalizzare le lotte sociali e l’opposizione alla grande opera inutile e dannosa del TAV con l’accusa di associazione a delinquere, l’associazione a resistere in un comunicato ribadisce che “Non si […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il processo contro Askatasuna e No Tav “riguarda tutti”. Sotto accusa il diritto al dissenso. Lunedì la sentenza

Lunedì 31 di marzo è una giornata importante per le persone che si rivedono nelle lotte e nei movimenti nati attorno alla storia dei centri sociali in Italia

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’ex capo della Digos che ha condotto le indagini contro Aska e No Tav coinvolto nel caso Almasri

L’ex capo della Digos di Torino Carlo Ambra sarebbe coinvolto nel caso del torturatore libico Almasri.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Conflitto sociale, repressione, media: ancora il caso Askatasuna

Richieste di risarcimenti stratosferici, interventi a gamba tesa di vertici giudiziari, aggressioni mediatiche a catena: la criminalizzazione del conflitto sociale si arricchisce di nuove pagine.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.