InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il rigassificatore di Vado Ligure e il compito della scuola secondo Toti

In Liguria, e più precisamente a Vado Ligure, è in corso un interessante caso di democrazia dal basso.

di Fabio Balocco, da Volere la Luna

Questa la premessa. Al largo di Vado Ligure (un comune già agricolo ed oggi purtroppo uno dei più inquinati della regione) la giunta regionale vorrebbe posizionare un rigassificatore, dopo che già la baia è stata privatizzata a favore di una piattaforma della Maersk, colosso della logistica. Un rigassificatore non è una cosetta da poco: una nave gasiera come la Golar Tundra, acquistata da SNAM, è lunga circa 292,5 metri, larga circa 43,4 metri e alta circa 55 metri. La nave scarica ben 100 milioni di metri cubi di gas liquefatto (GNL) a -160 gradi, in una nave rigassificatrice, che la affianca e che trasforma nuovamente il gas in forma gassosa, per poter poi essere immesso nella rete di distribuzione. La capacità annua di rigassificazione nel caso della Golar Tundra, è di 5 miliardi di metri cubi. Un processo che per quanto sicuro non manca di margini di pericolosità, così come invece ne è certo l’inquinamento: una nave di questa tipologia brucia circa 100 tonnellate di carburante al giorno (senza contare il viaggio dal prelievo alla destinazione), e il ciclo prevede il prelievo di 18.000 metri cubi di acqua di mare ogni ora, acqua che dovrà essere sterilizzata con pura candeggina e scaricata fredda, a -7°C rispetto a quando prelevata, con tutto ciò che questo può provocare a livello di biocenosi marina. Sulla base di questa premessa l’Istituto Comprensivo di Quiliano, aggiungendo la propria voce alle molte proteste in atto nel territorio, ha approvato una delibera di totale contrarietà al progetto sottolineando come esso passerebbe sopra la testa dei cittadini e come sarebbe altresì contrario ai valori dell’Agenda 2030, continuando nello sfruttamento di fonti fossili, tra l’altro con gravi ripercussioni anche sul territorio quilianese (https://www.ivg.it/2023/09/rigassificatore-listituto-comprensivo-di-quiliano-contro-il-progetto-guarda-allimmediato-rendimento-e-sfrutta-il-territorio/).

Di fronte alla delibera non si è fatta attendere una risposta piccata della Regione, guidata da Giovanni Toti (già Forza Italia, poi Cambiamo!, poi Coraggio Italia, poi Noi Moderati): «È con grande stupore che Regione Liguria apprende che nell’Istituto Comprensivo di Quiliano è in atto una pericolosa strumentalizzazione politica degli alunni delle scuole primarie e secondarie. Attraverso una delibera del collegio docenti, l’Istituto sottoscrive infatti un documento che viola qualsiasi principio di libera istruzione e che infrange le basi dell’educazione civica. Siamo di fronte a uno scenario che mai speravamo di dover affrontare: l’utilizzo delle scuole, e quindi dei bambini, per fare propaganda politica in merito a un progetto di importanza nazionale quale è il rigassificatore… Una scelta draconiana che ha il chiaro intento di fomentare odio nei confronti della Scienza. Con questo atto, la dirigente dell’Istituto insieme a tutti i firmatari è andata contro un principio costituzionale: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento…”. Pertanto Regione Liguria ritiene la sopracitata delibera un grave atto contro la Repubblica Italiana e per questo provvederà quanto prima a informare il ministro Valditara per chiedere chiarimenti e, successivamente, provvedimenti volti a restituire alla scuola la totale libertà di apprendimento dei suoi studenti» (https://www.ivg.it/2023/09/listituto-comprensivo-di-quiliano-contro-il-rigassificatore-regione-grave-atto-contro-la-repubblica-italiana-intervenga-il-ministro/).

È stupefacente la pochezza della replica, e vale la pena sottolinearne alcuni passaggi. Secondo la Regione, si viola il principio di libera istruzione se si danno agli alunni gli strumenti per comprendere l’invasività e la pericolosità di un’opera, peraltro calata dall’alto. Poi – sembra capire – se ci si mette contro il potere si fa propaganda politica: quindi, a detta della Regione, un insegnante non deve ragionare con la propria testa, ma con quella degli amministratori. «Odio nei confronti della Scienza»: a dire il vero la scienza dice che non bisogna continuare con le fonti fossili, come appunto il gas liquefatto. E poi non esiste una scienza con la esse maiuscola e una con quella minuscola. Infine, davvero ridicolo: si ricorda che l’art. 33 della Costituzione recita che «l’arte e la scienza sono libere e libero ne è il loro insegnamento». Ma appunto perché sono libere, ci si può sottrarre a scelte politiche che danneggiano la collettività. E poi, comunque, perché citare solo l’art. 33 e non il 9 sulla tutela di paesaggio e ambiente e il 32 sulla tutela della salute, magari ricordando i morti già causati dalla centrale a carbone? Purtroppo, questa replica proprio nella sua pochezza denuncia una grave deriva autoritaria in atto nel nostro paese.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

FOSSILErigassificatoreTotivado ligure

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grande confusione nel cielo Sitav. Due autoporti e nessuna stazione

Ormai è guerra aperta tra i sognatori sitav. La stazione internazionale si farà a Susa o Bussoleno? A chiederlo è proprio uno dei massimi tifosi del progetto, Paolo Foietta, presidente della conferenza intergovernativa Italia Francia scrivendo una lettera aperta ai sindaci in cui chiede una scelta non ideologica.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto. Canti, conti e cazzate di Webuild & C.

Il Ponte sullo Stretto “opera vetrina dell’ingegneria italiana nel mondo”. E’ la definizione utilizzata dal colosso delle costruzioni Webuild nel comunicato stampa in cui si annuncia la “consegna della documentazione di aggiornamento del progetto definitivo” alla Società Stretto di Messina Spa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Firenze: migliaia di persone in corteo per opporsi all’ampliamento dell’aeroporto

Sabato 30 settembre. Manifestazione contro l’ampliamento dell’Aeroporto di Firenze: migliaia le persone che hanno manifestato questo pomeriggio dal quartiere delle Piagge a Firenze per il corteo contro il progetto di potenziamento dell’aeroporto di Peretola con la nuova pista.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Terna, il Mase autorizza il secondo tratto del Tyrrhenian Link

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha autorizzato con il decreto del 5 settembre 2023 il progetto definitivo per la realizzazione della seconda tratta del Tyrrhenian Link

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tav a Vicenza: i comitati territoriali “Disastro ambientale e sanitario”. Sabato la manifestazione

Manifestazione a Vicenza contro la realizzazione del progetto Tav: appuntamento sabato 30 settembre nel capoluogo berico.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Blocchiamo gli impianti di combustibili fossili con i nostri corpi”: in Germania hanno occupato un oleodotto

Il 23 settembre, centinaia di attivisti hanno occupato i tubi del gasdotto sull’isola di Rügen, nel Mar Baltico. Il governo intende installarvi dei terminali per il gas, suscitando l’ira dei residenti locali e dei rappresentanti eletti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Genova: comitati No Rigassificatore in presidio al Consiglio Regionale

Questa mattina, lunedì 25 settembre, partecipato e rumoroso presidio davanti alla sede della Regione in via Fieschi a Genova dove è in programma il Consiglio Regionale monotematico sulla questione del rigassificatore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Selargius contro il Tyrrhenian link.

Il progetto di transizione energetica verso le fonti rinnovabili minaccia di investire il territorio sardo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vado Ligure, il comune che avrà il rigassificatore.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un contributo che analizza la questione del rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: attivisti di Extinction Rebellion perquisiti in casa. Avevano attaccato dei volantini alla RAI.

Ieri, alle 7 del mattino, due attivisti di Extinction Rebellion sono stati perquisiti nelle loro abitazioni da diversi agenti di polizia. Perquisizioni corporali, sequestro di cellulari e pc, e la notifica della denuncia per imbrattamento: tutto questo per aver incollato alcuni mesi fa, con acqua e farina, alcuni volantini alla sede di RAI Pubblicità SpA.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Distruttori del Pianeta: come i piani di estrazione di petrolio e gas di 20 paesi rischiano di bloccarci nel caos climatico

Questo nuovo rapporto, intitolato “Distruttori del Pianeta: come i piani di estrazione di petrolio e gas di 20 paesi rischiano di bloccarci nel caos climatico”, viene pubblicato pochi giorni prima del vertice del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, “Climate Ambition Summit”, a New York, dove più di 10.000 persone marceranno per protestare contro l’inazione verso i combustibili fossili.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le multinazionali sono al top

Il report annuale sulle principali multinazionali curato dal CNMS (Centro Nuovo Modello di Sviluppo)

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotte ambientali: contestato a Vado Ligure il governatore Giovanni Toti. A Pavia FFF si incatena davanti a raffineria ENI

Dura contestazione a Savona nei confronti di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’Aia: blocco autostradale contro l’energia fossile

A L’Aia, nei Paesi Bassi, 10.000 persone si sono riunite per bloccare un’autostrada che conduce alla città.