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Il misero gioco della procura contro i No Tav. Contestiamo Caselli!

Nella debolezza del castello giudiziario, la magistratura torinese tenta la via della disciplina e della durezza, rifiutando le prime istanze di libertà avanzate dagli avvocati del legal team, spostando coloro che sono in carcere in altri e più lontani istituti penitenziari, punendo i detenuti No Tav che si sono permessi di contestare le miserevoli condizioni di vita delle Vallette, e via di questo passo. Ma le notizie filtrate dal carcere, la lettera scritta da Tobia e Giorgio, etc, sono le migliori risposte che il mivimento poteva aspettarsi da chi è da vent’anni che grida che ‘la paura non è di casa’, che non ci fermano. Possono provare a dividere, a punire, a usare la linea della fermezza, ma sono destinati al fallimento, il loro (quello giudiziario) è un castello di carta.

Da ieri sera lungo le vie dei social network sta rimbalzando la notizia della presenza del procuratore capo di Torino, artefice dell’operazione contro il movimento No Tav, Giancarlo Caselli, alla libreria ‘La Torre di Abele’ di via Pietro Micca a Torino… Il magistrato sarà lì per partecipare alla presentazione del libro ‘La colpa’ di Nicola Tranfaglia, noi invece ci saremo per gridare che siamo nel giusto, che il movimento No Tav non si arresta! E’ importante esserci, ognuno con la propria bandiera No Tav: appuntamento alle  h 18 in piazza Solferino.


Fermarci è impossibile, tutt* presenti!

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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