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False notizie… falsi allarmi… ancora polverone mediatico

da: NOTAV.INFO

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L’articolo in questione e, sotto, il servizio del tg3R di oggi:

da La Stampa

Tav, si allarga il cantiere Presto riaprirà il museo Duecento metri di muro di cemento per proteggere i lavoratori

MASSIMO NUMA
torino

Ultimi vertici, tra prefettura, questura e le imprese Ltf in vista dell’allargamento definitivo del cantiere della linea ferroviaria Torino-Lione. Questione ormai di giorni, mentre nell’area di Clarea si vanno concludendo gli ultimi sondaggi geognostici del terreno, più specifici rispetto ai precedenti. Tempi? Non ancora definiti ma ormai siamo al conto alla rovescia.

C’è una notizia importante: non appena sarà possibile, quando cioè la parte violenta del movimento No Tav avrà rinunciato ad attaccare il cantiere (dal 1° gennaio nell’area è stato istituito il sito strategico di interesse nazionale) il museo che attualmente ospita la control-room del presidio interforze sarà restituito al Comune di Chiomonte; via anche i presidi della centrale, all’inizio di strada Avanà. L’accesso alle vigne sarà libero, anche se dovrebbero restare alcuni posti di blocco. Soddisfatto il sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard: «E’ un primo passo verso la normalizzazione. La mia giunta ha fatto pressione con le istituzioni per riavere a disposizione il museo e l’area della Maddalena. Speriamo non passi molto tempo. Ma credo che la gente di Chiomonte abbia già sostenuto abbastanza sacrifici, durante l’estate. E’ arrivata l’ora di voltare pagina, soprattutto per chi deve occuparsi delle vigne».

E presto riprenderà la costruzione del muro per proteggere i varchi del cantiere più esposti alle azioni di vandalismo da parte di un segmento di attivisti No Tav. La protezione, per il momento, sarà circa di 200 metri. Ma si tratta solo della prima tranche dei lavori. Le barriere di cemento, alte tre metri, saranno sormontate dal filo spinato, connesse infine con i cancelli di acciaio. Da qui usciranno i reparti anti-sommossa con una missione precisa: proteggere le recinzioni e il nuovo sistema di sicurezza. Alloggi e strutture logistiche di polizia, carabinieri, Finanza e degli Alpini della Taurinense, saranno dunque trasferite tutte all’interno del cantiere. Un solo check-point, sotto lo stretto controllo dei militari, blinderà la strada che va dalla Maddalena al primo varco del cantiere. Per il momento, nessuna nuova ordinanza. Il nuovo status di sito strategico è sufficiente per tutelare il cantiere Ltf.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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