
Erri De Luca, l’accusa al processo: ‘Attacchi al cantiere aumentati dopo la sua intervista’

Petronzi ha ripercorso la gestazione del cantiere di Chiomonte,  da quando nel 2006 iniziò la delimitazione dell’area: «Da sempre  abbiamo constatato inadeguatezza, insufficienza rispetto a quello che  avveniva», ha detto.
 Secondo i pubblici ministeri Padalino e Rinaudo lo  spartiacque è da collocarsi nel maggio del 2013: a partire da quella  data, infatti, si sarebbero intensificati gli attacchi non solo al  cantiere, ma soprattutto ai danni delle società che operano al suo  interno. «Appurammo che non era un’azione spontanea – ha dichiarato  Petronzi, riferendosi all’attacco del 14 maggio 2013 – C’era  un’organizzazione più capillare anche in termini di comunicazione e vie  di fuga».
 Molto più interessante il capitolo che riguarda i costi di realizzazione  della Torino-Lione: alla domanda dell’avvocato difensore Gianluca Vitale,  è stato l’ingegner Bufalini a ricordare come questi siano lievitati di  20 milioni rispetto agli iniziali 143 previsti nel progetto originario.  Ha parlato invece di una dilatazione dei tempi Ivan Cecconi, autore de  “Il libro nero dell’alta velocità”, che l’ha quantificata in tre anni.
 La difesa di De Luca, rappresentata oltre che da Vitale anche  dall’avvocato Ballerini, contesta la tesi per cui ci sarebbe una  correlazione diretta tra l’intensificarsi degli attacchi e  l’irrobustimento delle misure di sicurezza attorno al cantiere, smentita  dal fatto che l’appalto per la costruzione delle reti rinforzate risale  al maggio 2011, ben prima del «cambio di passo» della primavera 2013.
 «Insistono nell’inconsistenza», ha dichiarato De Luca a margine  dell’udienza, parlando con i giornalisti. «È un processo un po’ francese  e un po’ del ventesimo secolo», ha ironizzato, intrattenendosi con una  giornalista francese.
 Dal canto loro, i difensori si sono detti parzialmente soddisfatti:  «Sono stati precisati alcuni punti che ci interessavano e che dimostrano  l’assenza di collegamento tra gli attacchi e il rafforzamento della  sicurezza», ha detto Vitale. «La Procura non porta alcuna prova del  reato che viene contestato a Erri De Luca, che è l’istigazione», ha  aggiunto. L’interrogatorio dell’imputato, che pure doveva essere  ascoltato, è stato rinviato alla prossima udienza, che si terrà il 20  maggio.
 Fuori dal Palazzo di Giustizia, un presidio durante il quale si sono  letti passi dei libri dello scrittore napoletano, come manifestazione di  solidarietà.
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