InfoAut
Immagine di copertina per il post

Napoli: contestati Orlando e Caldoro

Riportiamo il comunicato sulla giornata di ieri

 Oggi studenti e disoccupati dell’ex Progetto Bros, appartenenti al Movimento di lotta dei Banchi Nuovi, hanno contestato il ministro dell’ambiente Orlando, in occasione dell’ennesimo dibattito-farsa sulla terra dei fuochi, questa volta all’università Suor Orsola Benincasa. Eventi dove continuiamo a sentire ragioni assurde che promuovono la costruzione di inceneritori  e l’invio massiccio dei militari nei territori devastati.

 Intanto un assaggio di vera e propria “militarizzazione urbana” lo hanno ricevuto oggi gli attivisti che hanno manifestato, trovandosi a Corso Vittorio Emanuele in una zona completamente blindata dalle forze dell’ordine, e ricevendo, appena hanno provato ad avvicinarsi all’università, una carica a freddo ordinata dal solito vicequestore Fiorillo, tra i responsabili del disordine pubblico al G8 di Genova nel 2001 e resosi protagonista mesi fa di una brutale carica a via S. Sebastiano. I manifestanti sono stati poi bloccati per quasi un’ora sulle scale del Petraio senza possibilità di uscire perché chiusi da più di un cordone di polizia, con gli agenti e i funzionari che in più occasioni non si sono risparmiati provocazioni, arrivando a malmenare due signore che manifestavanano.

 Ancora una volta i responsabili istituzionali del biocidio in Campania vengono a parlare nelle università e provano a far dimenticare “chi è Stato”, protetti dalla contestazione dei cittadini con una gestione cilena dell’ordine pubblico, che punta unicamente a reprimere e zittire un dissenso che, partendo dalla devastazione ambientale, si è ripreso anche quei temi della “devastazione sociale” ad esso connessi, provando a porre il tema della precarietà, della disoccupazione e della pressione fiscale in una regione come la Campania che è tra le più colpite dagli effetti della crisi.

 Lo stesso trattamento infatti è stato riservato ai comitati che l’altroieri, a Giugliano, hanno protestato al municipio ritenendo assurdo che chi si ammala e muore di tumore in una zona avvelenata debba poi per giunta pagare la Tares, ovvero il tributo sull’immondizia, e anche in quel caso la risposta sono stati lacrimogeni e manganelli contro i cittadini.

 Ad oggi siamo ancora senza nessun processo trasparente sulle bonifiche e senza una risposta alle questioni sociali connesse al piano rifiuti, come la vertenza dei disoccupati del progetto Bros, per cui state certi: continueremo ad assediarvi e a gridare forte che chi ha inquinato deve pagare.

Zero81

Movimento di lotta per il lavoro – Banchi Nuovi

Collettivi Autonomi Napoli

Bancarotta Bagnoli

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”//www.youtube.com/embed/YJGnSyUH0rk” frameborder=”0″ allowfullscreen ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni, denunce e avvisi orali per il corteo del 27 settembre sotto Leonardo SPA

Perquisizioni, denunce e “avvisi orali” dall’alba di venerdì 21 novembre a Brescia contro compagne-i (anche studentesse-i) per il grande corteo per la Palestina di sabato 27 settembre

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggressioni e lotte nel comparto tessile di Prato

Come racconta l’aggressione dei giorni passati – che segue a numerose altre aggressioni ai danni di lavoratori e lavoratrici in sciopero negli ultimi anni – un sistema predatorio fatto di aggressioni e intimidazioni è estremamente consolidato nel settore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.