InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ciao Luca

Di seguito il ricordo del comitato notav di Condove

Quando chi conosciamo e stimiamo muore ci sembra sempre una cosa ingiusta, certe volte ci sembra ancora più ingiusto, questo è il sentimento che molti di noi hanno provato ieri quando si è diffusa la notizia della morte in un incidente con la sua moto di Luca Moletto, figlio degli amici Valeria e Giorgio e ragazzo con cui tutti noi avevamo un rapporto di simpatia e stima.

Simpatia perché Luca era sovente ironico, soprattutto quando ci si trovava in compagnia sua e dei suoi genitori (magari in una marcia o in un’azione di pressione al cantiere della Maddalena) riusciva sempre a scherzare su quanto affermava suo padre Giorgio con uno stile che diremmo “anglosassone”, segno di quello straordinario rapporto che legava tutta la famiglia.

Stima perché Luca era un ragazzo a posto, serio e maturo nonostante la sua giovane età aveva già intrapreso un’attività in proprio e manteneva contemporaneamente quel legame con il territorio che tutti noi abbiamo ed in particolare hanno i suoi genitori.

Luca era sempre presente alle manifestazioni del Movimento No Tav, abbiamo respirato insieme i gas lacrimogeni nell’estate scorsa e ce lo ricordiamo ancora durante gli ultimi eventi monitorare la situazione lungo le strade della Valle a bordo della sua inseparabile moto e comunicarci la situazione con gli sms.

Ci sarebbero molte altre cose da dire, molte altre riflessioni da fare, ma su tutte una prende il sopravvento: è difficile accettare che venga stravolto l’ordine naturale delle cose, i genitori non dovrebbero mai piangere i propri giovani figli!

Esiste un’affermazione che apparentemente può sembrare banale ma che in realtà ha una sua logica: accettando l’ineluttabilità della morte e senza che questo incida sulle riflessioni fatte, se proprio deve succedere che succeda mentre stiamo facendo quello che più ci appaga e ci piace, questo non lenisce il dolore ma ci fa auto illudere per poter accettare l’evento. Per un grande alpinista morire in un’ascensione sul K2, per un marinaio in una tempesta in pieno Atlantico, per un appassionato di ciclismo al culmine di una scalata al Galibier o al Col de la Bonnette forse ci fa sembrare meno atroce la tragedia; per Luca che era un appassionato di moto, accettando appunto il destino, almeno questo ha fatto il suo corso mentre lui stava praticando la sua grande passione.

Ognuno di noi ha un proprio credo filosofico, una propria visione religiosa o atea della vita, ma tutti siamo sempre impreparati quando succede un evento così tragico come la morte di Luca, l’unica speranza che abbiamo è che esista un “qualche cosa” che vada oltre la vita fisica sia esso l’anima, lo spirito o qualsiasi altra cosa e che esso accompagni i famigliari e gli amici durante la loro vita.

Concludiamo con un quadro simbolico che ci fa piacere immaginare, lo “spirito” di Luca che osserva Giorgio mentre sta curando l’orto alla Boina e Valeria mentre sta preparando qualche confettura, ovviamente questo a bordo della sua moto!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sentenza Sovrano: lacrime amare per i nemici del movimento No Tav

Nella giornata di ieri è stata depositata la sentenza di primo grado del processo “Sovrano” che ha visto 16 militanti del Centro Sociale Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda accusati del reato di associazione a delinquere.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.