InfoAut
Immagine di copertina per il post

YPJ: ci batteremo fino alla fine per gli ideali in cui credeva Sarya

Le combattenti YPJ, Avesta Serêkanî e Dicle Fırat, hanno ricordato il periodo che Sibel Bulut trascorse nel Cantone di  Cizîrê (Jazireh), la sua resistenza e la sua vita a Kobanè.

Voleva essere sulla linea del fronte
Avesta Serêkanî, combattente delle YPJ, ci dice di aver incontrato Sarya Özgür a Tel Temir l’anno scorso durante l’operazione  Hasekê. Le compagne dicevano che un’amica era venuta dalla Turchia, da un’altra organizzazione. Era Sarya. Ci siamo intese veramente bene; lei non ci ha fatto mai sentire che proveniva da un’ organizzazione diversa. Siamo rimaste insieme fino all’operazione invernale a Tel Hamis. Alle persone nuove non era permesso andare al fronte ma Sarya voleva veramente combattere. Voleva essere sempre lì dove si svolgeva l’azione”.

Avesta Serêkanî ha detto di aver incontrato ancora Sarya mesi dopo a Serêkanîyê dove lei si mostrava una combattente più esperta “ma il suo sorriso e il suo calore erano sempre gli stessi” aggiunge. “Senza alcuna esitazione si disponeva sulla linea del fronte insieme alle compagne d’armi delle YPJ. Solo in seguito ho appreso che Sarya era andata a Kobanè” ha detto.

Non l’ho vista a Kobanè
Avesta Serêkanî ha detto di essere andata anche lei a Kobanè ma di non essere riuscita a incontrarsi con Sarya lì. “Sono stata tanto triste quando ho sentito che era morta. E la cosa peggiore era che non l’avevo potuta vedere di nuovo”.

Era molto sincera e ispirava fiducia
Avesta Serêkanî ha detto che Sarya attribuiva grande importanza alla lotta per la libertà delle donne, aggiungendo che era molto sincera e non parlava mai negativamente di nessuno. “Ispirava fiducia e trattava tutti ugualmente”.

Ho dato il mio fucile a Sarya
Avesta Serêkanî ha detto che dopo che era stata ferita a Tel Hemis aveva offerto il suo fucile a Sarya quando era andata a farle visita. Sarya le disse: “Cercherò di essere all’altezza di questo dono”.

Avesta Serêkanî ha concluso dicendo che Sarya aveva un berretto con una stella rossa appuntata al quale era molto affezionata ed ha aggiunto: “Voglio trovare un berretto come quello da indossare per ricordarmi di lei quando combatto.”

Ci siamo incontrate durante uno scontro
Dicle Fırat, combattente delle YPJ dice di aver incontrato Sarya durante uno scontro a fuoco a Kobanè in Novembre. “Arrivò sul fronte sud durante il combattimento. Combatté al nostro fianco fino al mattino. Era entrata nel vivo dell’azione e non si addormentò fino all’alba.”

Dicle Firat ha detto di essere stata con Sarya per alcuni giorni e che augurerebbe a tutti di poterla incontrare. Dicle Firat aggiunge: “Siamo entrate in azione insieme. Lei era davanti a me e non mi avrebbe lasciato passare avanti. Era molto determinata e quel giorno abbiamo inferto un duro colpo sul nemico.”

Dicle Firat ha affermato che entrare in azione con Sarya la caricava di energia ed ha aggiunto che le è difficile esprimere come si è sentita quando ha saputo che Sarya era caduta in battaglia.
“Sarya era una combattente eroica e pronta ad autosacrificarsi . Aveva una forte consapevolezza del cruciale tema riguardante la libertà delle donne e attribuiva grande importanza all’uguaglianza tra i popoli. Resterà sempre un modello esemplare per noi. Come combattenti YPJ combatteremo fino alla fine per la fraterna coesistenza dei popoli e per la libertà di tutti i popoli del Medio Oriente, gli ideali in cui la nostra compagna Sarya credeva”.

da uikionlus

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

kobanekurdistanypg

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/4

Nel contesto del genocidio in corso, l’occupazione israeliana ha confiscato vaste aree di terreno a Gaza, in particolare terreni agricoli essenziali per il cibo e il sostentamento della popolazione palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protestare per la Palestina: il caso della Columbia University

L’università è il luogo per eccellenza del dibattito, del pensiero critico e scomodo, dove le idee si oppongono perché viene garantita la sicurezza di chi le espone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: atterrato a Fiumicino Antonio Mazzeo, “Deportato da Israele”

Antonio Mazzeo – uno dei due attivisti italiani sequestrati dall’Idf sulla nave Handala della Freedom Flotilla Coalition – è atterrato ieri intorno alle 12 all’aeroporto di Fiumicino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esercito israeliano assalta Handala in acque internazionali: equipaggio rapito, nave sequestrata. Attiviste ed attivisti in sciopero della fame

Poco prima della mezzanotte (orario palestinese) di sabato 26 luglio 2025, l’Idf ha assaltato la nave Handala di Freedom Flotilla Coalition.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lavoro: otto giorni di sospensione all’aeroportuale di Montichiari che si è opposto al traffico d’armi

Otto giorni di sospensione dal lavoro per Luigi Borrelli, dipendente dell’Aereoporto di Montichiari, nel quale è anche delegato sindacale USB e responsabile sicurezza, per aver segnalato il trasporto di armi che avviene all’interno dello scalo civile bresciano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]