InfoAut
Immagine di copertina per il post

Vivere e morire in fabbrica: intervista a David Ranney

||||

Intervista tra David Ranney, autore di Living and Dying on the Factor Floor: From the Outside In and the Inside Out, e Industrial Worker, una pubblicazione degli Industrial Workers of the World (IWW).

Nel suo libro Living and Dying on the Factory Floor: From the Outside In and the Inside Out, David Ranney offre un resoconto di prima mano del lavoro in una varietà di fabbriche di Chicago negli anni ’70 e ’80. Il libro di memorie cattura l’antagonismo inconciliabile tra lavoratori e padroni, le divisioni interne tra i lavoratori e la capacità dei lavoratori di superare queste divisioni attraverso la lotta comune. Industrial Worker ha recentemente parlato con Ranney della sua esperienza e di ciò che ne ha tratto. L’intervista qui sotto è stata modificata per chiarezza e lunghezza.

Da It’s going down

 

Industrial Workers: Come sei stato coinvolto nel lavoro in fabbrica?

David Ranney: Negli anni ’70, molti gruppi di sinistra erano interessati alle attività nelle fabbriche, perché c’erano molte insurrezioni nelle fabbriche di tutto il paese e volevamo farne parte. Dovevo trovarmi un lavoro, quindi ho pensato: “Beh, perché non fare la cosa della fabbrica?” L’ho fatto per sette anni.

 

In che modo le lotte tra lavoratori e padroni che descrivi nel libro hanno influito sui rapporti tra i lavoratori?

C’è stata una cosa interessante che ho notato sulla razza: le tensioni razziali erano alte in ogni posto in cui lavoravo, ma quando c’era una lotta che si occupava davvero di questioni razziali, le persone si univano. Ad esempio, alla Chicago Shortening Factory, la tensione principale era tra i lavoratori messicani e quelli neri, e sono rimasto stupito di come queste tensioni siano scomparse nel corso di uno sciopero.

 

In che modo le tue esperienze in fabbrica hanno cambiato la tua comprensione del capitalismo?

Quando me ne sono andato, le fabbriche stavano iniziando a crollare. Erano davvero appena crollate nel lato sud-est di Chicago. Uno dei grandi cambiamenti che si sono verificati nel capitalismo, ovviamente, è che ora è molto più flessibile. Abbiamo queste catene di approvvigionamento molto lunghe che fanno il giro del mondo. Avendo lavorato in quell’ambiente, sono diventato davvero molto più coinvolto nelle dimensioni globali del capitalismo. Ho visto i lavoratori, che stavano affrontando direttamente, giorno dopo giorno, lo sfruttamento e la repressione del sistema capitalista, raccogliere pochi mezzi per resistere, cose che non erano sempre ovvie. Ma forse hanno prefigurato come potrebbe essere una nuova società. Viviamo in un sistema dominato dal lavoro salariato. La cosa fondamentale del lavoro salariato è la scissione tra capitale e lavoro: lavorare per produrre valore per i capitalisti o lavorare per te stesso sulle cose che vuoi fare. Ci sono stati casi in cui stavamo effettivamente lavorando per noi stessi.

 

C’è stato un caso in questa fabbrica chimica in cui si è verificato un enorme disordine, un problema meccanico che ha interrotto la produzione. I capi stavano impazzendo, volevano che lo facessimo andare. Un gruppo di noi si è riunito per pianificare cosa avremmo fatto. Il caposquadra è entrato e ha detto: “Perché non siete là fuori ad aggiustarlo?” Uno dei ragazzi ha detto: “Se vuoi aggiustarlo, aggiustalo da solo. Risolveremo questa cosa e lavoreremo al nostro ritmo”. In realtà ci è piaciuto farlo, ma non lo stavamo facendo per loro. Questo ti dà davvero un’idea di come potrebbero essere le cose in un diverso tipo di società.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

iwwlotte operaie

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: rotte le trattative. Entra in sciopero il colosso della logistica

Se entro la fine di luglio non verrà trovato un accordo sul rinnovo del contratto, i 340.000 lavoratori del gigante della logistica statunitense rhood of TeamUPS – organizzati dall’International Brothesters (IBT) – entreranno in sciopero.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: la rivincita del precariato

Dire che gli Stati Uniti sono uno dei paesi al cui interno è più acuta la conflittualità sociale può sembrare un paradosso, oppure un’affermazione scherzosa. Invece è proprio così. Ciò significa che i sindacati americani, in maggioranza conservatori ma combattivi, stiano riconquistando l’antica potenza? Niente affatto, è vero il contrario. La colossale AFL-CIO somiglia all’ombra […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

JESI: “SE PASSANO QUI PASSANO OVUNQUE”. CORTEO CONTRO LA CHIUSURA DI CATERPILLAR

Un grande corteo si è snodato ieri per le strade di Jesi, provincia di Ancona. Oltre duemila persone hanno partecipato alla manifestazione chiamata dagli operai, e poi promossa dai sindacati confederali insieme all’amministrazione Comunale, per protestare contro l’annuncio della multinazionale statunitense Caterpillar di volere chiudere al più presto lo stabilimento locale lasciando a casa i […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

LOTTE OPERAIE: LA PRESA DI POSIZIONE DEL COLLETTIVO DI FABBRICA CONTRO “L’ACQUISTO” DELLA GKN FIRENZE

Rischio… “Pacco di Natale” per gli oltre 400 lavoratori GKN di Firenze, da mesi in lotta contro la dismissione del sito produttivo di Campi Bisenzio dietro la parola d’ordine “Insorgiamo!”. L’advisor della Qf spa, Francesco Borgomeo, ha formalizzato l’acquisto del 100% delle quote di GKN Driveline Firenze. “Fine del rischio licenziamenti. L’azienda ritira la messa […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: le (non) mobilitazioni operaie dentro la pandemia

Il carattere globale della pandemia Covid-19 ha imposto sfide simili a tutte le popolazioni del pianeta. Con tempistiche ed intensità diverse il virus ha sconvolto la quotidianità di miliardi di persone innescando una crisi sociale con pochi precedenti dalla fine del secondo dopo guerra. Tuttavia ogni società ha sia elaborato modalità di gestione differenti sia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giustizia climatica e lotte operaie nella pandemia

Note a supporto di una convergenza possibile di Emanuele Leonardi [Per la rubrica Ecologie della trasformazione, pubblichiamo l’intervento che Emanuele Leonardi tiene oggi (ieri ndr) al Campeggio di Ecologia Politica in Val Susa, nell’ambito delle iniziative per il Luglio NO TAV]. Già lo scorso anno, in questa rubrica, si era posta l’attenzione su una duplice […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

LA RIVISTA *ZAPRUDER* E IL PROGETTO STORIE IN MOVIMENTO – Cuore d’acciaio

RIVISTA *ZAPRUDER* E IL PROGETTO STORIE IN MOVIMENTO (SIM) Frutto di un percorso che ha coinvolto centinaia di giovani storiche e storici, la rivista intende confrontarsi con ambiti di ricerca e approcci metodologici differenti. Accanto all’attenzione verso le lotte e le classi sociali, il femminismo, la “stagione dei movimenti”, i conflitti generazionali, le avanguardie culturali […]

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

La Domenica di Sangue di Everett

E’ il 5 Novembre 1916 quando ad Everett, Washington, vengono massacrati cinque lavoratori dell’Industrial Workers of The World (IWW). Ad Everett in quel periodo erano tempi duri, ci si trovava di fronte ad una brutta depressione economica. C’era una forte contrapposizione tra gli imprenditori, che gestivano le imprese locali e quindi gli interessi commerciali, ed […]