InfoAut
Immagine di copertina per il post

Vittorio Arrigoni: a settembre processo ad assassini

di Michele Giorgio per Nena News

In questi giorni abbiamo sentito tanto la mancanza di Vittorio Arrigoni. Vik, come amavamo chiamarlo, ci viziava passandoci informazioni precise e in tempo reale su quanto accadeva a Gaza ogni giorno, senza tralasciare il più piccolo particolare. E prezioso sarebbe stato il suo contributo in queste ore in cui la Striscia rivive la paura dei bombardamenti aerei israeliani, degli attacchi «mirati» ma che mirati lo sono molto poco, della pressione dei carri armati pronti a lanciarsi in profonde e devastanti incursioni in questo lembo di terra palestinese che paga sempre il conto per tutti. Vik avrebbe potuto raccontarci tanto, anche questa volta, ma giovani assassini, presunti salafiti del gruppo “Tawhid wal Jihad” – apparentemente decisi ad affermarsi come gruppo armato grazie ad un rapimento «eccellente» – lo scorso 15 aprile hanno strappato Vittorio alla famiglia, agli amici e ai tanti che in Italia (e non solo) seguivano il suo resoconto quotidiano della difficile condizione di Gaza.
Sono andate davvero così le cose? Le certezze sono poche e i misteri irrisolti troppi. In ogni caso, la regia esterna dell’assassinio di Vittorio resta una ipotesi da non scartare. Ne sapremo, forse, qualcosa in più il prossimo 8 settembre quando, finalmente, dovrebbe aprirsi la prima udienza del processo a carico di almeno uno degli assassini. Si tratta per il momento di una indiscrezione, riferita al manifesto da un giornalista di Gaza ben informato e con buone fonti nel governo di Hamas che ha chiesto di rimanere anonimo. La cautela è d’obbligo, anche alla luce dell’atteggiamento reticente, ai limiti dell’ambiguità, mostrato dal movimento islamico sin dal giorno dell’uccisione di Vik, lo scorso 15 aprile.
Atteggiamento che non è cambiato nonostante le assicurazioni date in più occasioni alla famiglia di Vittorio dal vice ministro degli esteri del governo di Hamas, Ghazi Hamad. Il governo di Gaza non ha ancora fatto un solo annuncio ufficiale sulle indagini svolte nei mesi scorsi e attraverso suoi rappresentanti si è limitato a riferire al manifesto ipotesi piuttosto vaghe sugli organizzatori ed esecutori dell’assassinio di Vik. Non solo, la nostra fonte di Gaza ha aggiunto che lo scorso 11 agosto si è tenuta una udienza preliminare del processo. Già due mesi fa il governo di Hamas si era rifiutato di consegnare agli avvocati dei genitori di Vittorio, il fascicolo con i risultati delle indagini svolte in questi mesi.
L’inchiesta condotta dalla Procura militare di Gaza si è chiusa nella seconda metà di giugno e il file è stato consegnato ai giudici militari che hanno poi deciso di rinviare a giudizio due palestinesi (al momento in carcere) coinvolti nell’omicidio (altri due sono rimasti uccisi in un conflitto a fuoco con reparti scelti di Hamas poco dopo l’assassinio di Vik). E’ evidente che il processo e la pubblicazione dei verbali degli interrogatori degli imputati hanno un peso eccezionale per chi attende di capire perché è stato assassinato Vittorio che a Gaza godeva di stima e considerazione. Purtroppo però le autorità di Gaza si sono rifiutate sino ad oggi di consegnare quel fascicolo a causa della procura imperfetta fatta dal padre e dalla madre di Vik a favore del Centro palestinese per i diritti umani di Gaza. Secondo i giudici militari di Gaza la traduzione in arabo della procura doveva avvenire da parte della Delegazione Palestinese in Italia, con apposizione del relativo timbro, più un altro timbro del Ministero degli Esteri italiano.
In queste ultime settimane, in Italia, i legali della famiglia Arrigoni si sono attivati per preparare tutti i documenti indicati da Gaza ed i timbri richiesti da Hamas per consegnare il fascicolo. La speranza è farlo arrivare in tempo utile a Gaza prima dell’apertura del processo. Ma gli ostacoli da superare sono ancora tanti, a cominciare dalle pesanti misure restrittive israeliane che limitano la possibilità degli abitanti di Gaza di ricevere posta da un altro paese (per i documenti più importanti è obbligatorio fare ricorso al corriere). Ed inoltre non è affatto sicuro che il processo si svolgerà a porte aperte, con accesso consentito alla stampa estera.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

assassiniogazapalestinaprocessoVittorio Arrigoni

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La questione della Palestina nel mondo di lingua cinese

Nell’ottobre 2023, con l’operazione “Diluvio di al-Aqsa” lanciata da Hamas e la brutale risposta di Israele, il movimento di solidarietà con la Palestina è ricomparso in Cina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: colpita dal cielo a Tunisi la “Family Boat”, imbarcazione della Global Sumud Flotilla

Un drone ha attaccato e colpito la Family Boat, una delle principali imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Livorno sa da che parte stare

Da tempo non si vedeva una manifestazione così partecipata a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: comandante dell’FPLP ucciso dall’esercito israeliano a Gaza

Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP) e la sua ala militare, le Brigate Abu Ali Mustafa, hanno annunciato la morte del comandante dello Stato Maggiore delle Brigate, Dawoud Ahmed Abbas Khalaf.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello all’azione! Prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Abbiamo tradotto questo appello in solidarietà ai prigionieri politici Casey Goonan, attivista per la Palestina americano, e T. Hoxha, attivista inglese di Palestine Action in sciopero della fame dal sito del collettivo Samidoun: Palestinian Prisoner Solidarity Network