InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sioux, la lotta contro l’oleodotto è appena cominciata

In realtà i Sioux sono mesi che continuano con la lotta alla grande opera e un paio di mesi fa sembrava che il governo avesse deciso di fare marcia indietro rispetto al progetto.

Infatti il 4 dicembre, ancora sotto Obama, l’Army Corps of Engineers che si occupa fra le altre cose di proteggere il sistema idrico americano, decise che non avrebbero autorizzato la costruzione del tunnel ordinando un nuovo progetto di valutazione ambientale, dando la possibilità alle tribù Sioux di guadagnare qualche anno.

Successivamente al suo insediamento, il nuovo presidente Trump ne ha subito ordinato la costruzione in tempi accelerati e senza ulteriori valutazioni dell’impatto ambientale.

Così, il 31 gennaio, mentre il segretario dell’Army Robert Speer ne annunciava la costruzione, sono arrivati i bulldozer a buttare giù gli accampamenti Sioux e ad incendiare i tepees (tende) degli attivisti facendo scoppiare gli scontri. I legali che si occupano di difendere i Sioux dicono che ignorare la decisione presa sotto Obama è illegale e che citeranno in giudizio lo stesso Trump ed il governo federale.

Da uno degli ultimi accampamenti indiani che resistono al DAPL, il Last Child, sono state evacuate 40 persone con la forza solo in questi primi giorni di febbraio, oltre ad alcuni arresti; altre 76 persone sono state arrestate vicino alla città di Cannon Ball perché avevano protestato su terre di proprietà della ditta che costruirà l’oleodotto, la Energy Transfer Partners, la protesta è solo agli arbori. Infatti ciò che la rende particolare è l’enorme solidarietà che si è innescata con la partecipazione di centinaia di persone accorse spontaneamente a dare una mano alle tribù Sioux.

Ricordiamo che in passato, durante le manifestazioni più imponenti, oltre la partecipazione di migliaia di persone, si schierarono anche i veterani di guerra con la loro presenza fisica e la lotta non violenta.

Ciò che desta scalpore è la velocità con la quale questo progetto sia ripartito con dei tempi estremamente rapidi. A molti incuriosisce il possesso da parte di Trump di azioni della Energy Transfer Partners, la ditta responsabile della costruzione dell’oleodotto e la “donazione” di 100mila dollari del Ceo della ditta in questione, Kelcy Warren, per la sua campagna elettorale.

Il popolo Siux chiede di continuare a manifestare solidarietà nei loro confronti. Le loro richieste, contenute nel seguente comunicato, sono di contribuire alla loro lotta anche attraverso internet ed i social:

(traduzione tratta dal sito http://www.labottegadelbarbieri.org/un-appello-dal-nord-dakota/)

Sono Madonna Thunder Hawk, referente tribale per il Lakota People Law Project (LPLP). È un privilegio stare in contatto con voi tramite questa e-mail, e vi ringrazio per l’incredibile supporto che avete offerto alla mia gente nel corso degli ultimi otto mesi. Ho combattuto per i diritti dei Lakota, Nakota e Dakota per oltre quarant’anni.

Ieri, come molti di voi già sanno, Chase Iron Eyes – leader del consiglio di LPLP e portavoce fra i più importanti per il nostro movimento NoDAPL – è stato arrestato insieme ad altri 75 waters protector.

È stato catturato nel Last Child Camp in un raid della polizia militarizzata nei nostri territori.

Abbiamo bisogno che la preziosa presenza di Chase torni tra noi, di nuovo in azione. LPLP ha istituito un fondo per la difesa legale per liberare Chase e i sui seguaci. Si prega di donare tramite questo link: https://secure.everyaction.com/GKhPKap1OEisQft2qcms4Q2.

Tutti i soldi saranno utilizzati per la difesa legale dei valorosi guerrieri che hanno pagato il prezzo, in prima linea, della loro libertà.

Le autorità sono andate oltre ai loro abituali brutti scherzi. Dal carcere, Chase riferisce che l’applicazione ferrea della legge ha ingiustamente ritardato le audizioni dei giudici per i 75 fermati, e che alcuni di loro sono stati lasciati ad aspettare in condizioni disumane, custoditi per lungo tempo in veicoli chiusi e senza accesso ai servizi igienici.

La nostra lotta al DAPL è la punta dell’iceberg delle lotte ambientali in tutto il mondo. La nostra lotta è l’intersezione della giustizia dei nativi e della giustizia ambientale, e quello che succede qui in Dakota impatta profondamente sia la lotta per proteggere il nostro pianeta che quella per salvaguardare la sovranità delle First Nation e dell’intera famiglia umana. Il mondo sta assistendo al ruolo critico che noi indigeni dobbiamo svolgere per proteggere la nostra acqua e clima.

Vi prego, fratelli e sorelle, di contribuire alla difesa legale dei waters protector ADESSO e/o di condividere ampiamente e generosamente tale azione con i vostri contatti e i social media.

#FreeChase #NoDAPL #ProtectTheProtectors #WaterIsLife

Come diciamo in Lakota, PILAMAYA – vi ringraziamo

Grandmother Madonna Thunder Hawk

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La transizione ecologica va in guerra: il ritorno del falso mito del nucleare 

Domenica 27 luglio alle ore 10 a Venaus in occasione del Festival Alta Felicità terremo un dibattito come progetto Confluenza per approfondire il tema del nucleare e le implicazioni di esso nella complessa fase attuale, fatta di guerra e riarmo. La transizione ecologica si è rivelata  essere una nuova opportunità di profitto per i soliti […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Boicottaggio respinto, verità distorta: UniPi sceglie la guerra e la chiama pace

Un contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Pisa in merito alla votazione del senato accademico dello scorso venerdì 11 luglio.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro: la polizia carica gli operai di Gruppo 8 (FO) in sciopero. Tre lavoratori in ospedale, ma la resistenza continua

Violente cariche di polizia ai cancelli della Gruppo 8 di Forlì, dove i lavoratori sono in sciopero e picchetto supportati dal sindacato di base Sudd Cobas. Da undici giorni lavoratori e sindacalisti presidiano i cancelli della fabbrica del Gruppo 8, azienda che produce divani di lusso che vengono venduti anche a 100mila euro l’uno. Difendono […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Assemblea regionale a Mazzé “Noi siamo sicuri che dire no alla guerra deve significare il ricomporre le lotte: le lotte ambientali con le lotte operaie, con le lotte di tipo sociale”

Pubblichiamo alcuni materiali a caldo in merito all’Assemblea Regionale di Confluenza dal titolo “IL DESTINO DELL’AGRICOLTURA E DEL SUOLO IN PIEMONTE: TRA AGRI-FOTOVOLTAICO E NUCLEARE”