InfoAut
Immagine di copertina per il post

Palestina: nuovo raid delle forze d’occupazione israeliane alla Spianata delle Moschee

||||

Dopo l’attacco di venerdì scorso in cui almeno 205 palestinesi sono stati feriti nel complesso della Moschea Al-Aqsa di Gerusalemme oggi è tornata in scena la feroce violenza sionista. Questa mattina le forze di polizia israeliane sono entrate sulla Spianata delle Moschee compiendo un violento raid, in concomitanza con le celebrazioni israeliane per la riunificazione di Gerusalemme, l’occupazione della zona est della città santa dopo la guerra dei sei giorni del 1967.

Gas lacrimogeni, bombe sonore, proiettili di gomma sparati sulla Spianata, mentre i palestinesi cercavano rifugio dentro una delle moschee del complesso o fuggendo dalla Porta dei Leoni. Secondo la Mezzaluna rossa, sarebbero centinaia i feriti.

Le immagini mostrano gas lacrimogeni sparati dentro la moschea Al Qibly, dove molti si erano rifugiati, e granate stordenti sparate sulle donne in preghiera dentro la stessa moschea di al Aqsa, terzo luogo sacro dell’Islam.

L’intera area intorno alla Spianata è sotto lo stretto controllo israeliano, con i poliziotti che stanno arrestando e fermando chi tenta la fuga dalla Porta dei Leoni. L’attacco giunge a poche ore dalla decisione della Corte suprema israeliana di posporre ancora la decisione in merito allo sgombero di quattro famiglie palestinesi (40 persone di cui 10 bambini) dal quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est.

Il quartiere è da tempo nelle mire dei coloni e dell’ultradestra israeliana.

Al centro di una lunga  battaglia legale  sulla proprietà delle case abitate da famiglie palestinesi, Sheikh Jarrah vive da anni espulsioni a favore dei coloni israeliani.  Stavolta nel mirino ci sono 40 palestinesi (di cui 10 bambini) su cui si attendeva ieri la decisione della Corte suprema israeliana. Che, dopo aver invitato le parti a trovare un compromesso, ha rinviato l’udienza a lunedì 10 maggio, giornata che si prospetta ancora più calda visto che coinciderà con le celebrazioni israeliane del Jerusalem Day, ovvero l’occupazione della zona est nel 1967.

Nella notte, dopo l’Iftar, il pasto che rompe il digiuno nel mese di Ramadan, i palestinesi si sono ritrovati per manifestare, la polizia ha risposto con gas lacrimogeni, proiettili veri e proiettili rivestiti di gomma. E ha protetto i coloni che hanno preso parte attivamente alle violenze. 

Un giovane palestinese di 18 anni è stato colpito dagli agenti a una gamba, un uomo – Najim Qatina, è stato accoltellato dai coloni mentre tornava dal lavoro ed è stato poi colpito al volto con spray al peperoncino. La famiglia al-Kurd, uno di quelle minacciate di espulsione, ha denunciato l’irruzione della polizia nella loro casa, poi respinta, non senza pestaggi con i manganelli e arresti di alcuni palestinesi presenti nell’abitazione. Intanto sui social molti utenti hanno denunciato la censura di post e storie che mostravano in diretta quanto stava accadendo a Sheikh Jarrah: cancellate da Twitter e Instagram.

A “supervisionare” i coloni c’era il parlamentare kahanista Itamar Ben-Gvir, a capo del gruppo razzista e di estrema destra che quest’anno per la prima volta è riuscito ad entrare alla Knesset israeliana, dopo anni di messa al bando. Ben-Gvir ha spostato il suo ufficio a Sheikh Jarrah, a riprova dell’attenzione che l’estrema destra israeliana dà a battaglie per la terra e le proprietà come quella in corso.

“Per garantire che la sua annessione della città fosse irreversibile – scrive Ramzy Baroud  direttore di The Palestine Chronicleil governo israeliano ha approvato il Master Plan 2000, un imponente progetto intrapreso da Israele per riorganizzare i confini della città in modo tale da garantire una maggioranza demografica permanente per gli ebrei israeliani a spese degli abitanti nativi della città. Il Master Plan non era altro che un progetto per una campagna di pulizia etnica sponsorizzata dallo Stato, che ha visto la distruzione di migliaia di case palestinesi e il conseguente sfratto di numerose famiglie…”.

La protesta inizia a diffondersi anche nella Striscia di Gaza da cui, secondo alcune fonti, questa mattina sarebbero partiti dei razzi ed alcuni palloni incendiari.

L’escalation di violenza sionista avviene nel momento in cui sono in corso le trattative per formare il nuovo governo israeliano ed in contemporanea con la più grande esercitazione della storia delle forze di difesa israeliane (IDF). Per un intero mese, la massiccia esercitazione chiamata “Carri di Fuoco” vedrà l’esercito, la marina e l’aeronautica israeliani impegnati in scenari di combattimento e di emergenza in tutte le regioni. Per la prima volta da quando è stato fondato l’esercito israeliano, le forze simuleranno un “mese di guerra” per aumentare, secondo quanto riferito, la prontezza dell’IDF.

La violenza genocida israeliana continua la sua opera di fronte al totale silenzio dei media ed alla reazione imbarazzata e di facciata della comunità internazionale.

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

palestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al CSOA La Strada

Ennesimo attacco sionista al CSOA La Strada. Questa volta più pesante degli altri perchè non essendo riusciti ad entrare nel centro sociale hanno messo un ordigno all’entrata cercando di sfondare il portone. Un quandrante di città quello di Roma  su che vede già ormai da tempo agire i sionisti della Brigata T (cosi si sono […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’imperialismo nell’era Trump

Che cos’è oggi l’imperialismo, di cui la cosiddetta “era Trump” è precipitato? Come si è trasformato, tra persistenza e discontinuità? Non sono domande scontate, di mera speculazione teorica. da Kamo Modena Ma nodo fondamentale da sciogliere per porsi all’altezza delle sfide pratiche e politiche poste da questi tempi sempre più accelerati di crisi sistemica. Per […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump in viaggio in Medio Oriente

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta viaggiando in Medio Oriente come annunciato da giorni incontrando diverse personalità politiche e tratteggiando la sua strategia in politica estera. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli rifiuta la guerra e il riarmo: NO al summit NATO del 26 maggio

Il 26 maggio a Napoli si terrà un summit della NATO sul tema della “Sicurezza nel Mediterraneo”, i movimenti sociali cittadini hanno indetto un contro summit per ribadire la contrarietà alla guerra, l’opposizione al riarmo e al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Addio a Pepe Mujica

Si è spento Pepe Mujica, guerrigliero tupamaro ed ex-presidente dell’Uruguay. Nato a Montevideo il 20 maggio 1935 contadino fioricoltore, José Alberto Mujica Cordano, negli anni ‘60 divenne membro della guerriglia rivoluzionaria di sinistra Movimento di Liberazione Nazionale – Tupamaros, passando per questo in galera oltre dieci anni, molti dei quali in isolamento totale, assieme ad altre […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Livorno: 2000 in corteo per la Palestina. Lunedì 12 maggio presidio al porto contro la logistica di guerra

“Stop al genocidio, Palestina Libera”, “Basta guerre, fermiamo il riarmo”. A gridarlo con forza sono stati almeno 2000 livornesi, tra cittadini comuni e associazioni, comitati anti guerra, sigle sindacali e politiche, studenti e lavoratori autonomi portuali, che sabato 10 maggio hanno partecipato in massa alla manifestazione in sostegno del popolo palestinese.  Un corteo che da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza

Questo rapporto “Non lasceremo loro nulla” (*) affronta la distruzione del settore agricolo e delle strutture legate alla produzione alimentare durante l’assalto militare israeliano in corso sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network Ciò include bombardamenti e razzie di terreni agricoli, sradicamento e bruciatura di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cagliari: violente repressioni alla solidarietà palestinese

Non si disturba il teatrino dei signori del genocidio. A Cagliari, la polizia attacca a freddo un corteo pacifico contro la guerra, il genocidio del popolo palestinese e le esercitazioni della Nato in Sardegna

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

L’invasione della Striscia di Gaza per continuare il genocidio e imporre il controllo biopolitico

Il piano di invasione della Striscia di Gaza annunciato da Benjamin Netanyahu aggiunge orrore ad orrore. Non ci sono sufficienti parole per descrivere quanto disgusto provochi il piano ideato e approvato dal Gabinetto di Guerra israeliano per l’invasione della Striscia di Gaza. Il piano prevede l’occupazione militare del 90% della striscia e rinchiudere l’intera popolazione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza: “nuovo piano israeliano per perpetrare il genocidio, ma l’occupazione non riuscirà”

“Il tentativo di Israele è di protrarre questa guerra e provare a portare avanti fino in fondo il genocidio nel silenzio della comunità internazionale, ma non riuscirà a mantenere l’occupazione: non ce l’ha fatta nei primi del 2000 quando la Resistenza aveva molte meno capacità, non ci riuscirebbe adesso.” Romana Rubeo, caporedattrice di The Palestine Chronicle, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: dopo l’attacco israeliano, Malta impedisce i soccorsi

L’incredibile vicenda della nave Conscience della Freedom Flotilla colpita da un attacco di droni in acque internazionali nei pressi di Malta mentre tentava di raggiungere Gaza con un carico di aiuti umanitari è ancora una volta indicativa dell’ipocrisia che regna in Occidente sul genocidio dei palestinesi. Non solo il fatto è stato rapidamente archiviato dai […]