
‘Non danzate con l’apartheid israeliana’: presidio e manganellate al Festival Torino Danza
Nei giorni scorsi collettivi e organizzazioni che si battono per la Palestina avevano invitato al boicottaggio dell’evento, organizzando una contro manifestazione all’esterno del Teatro, nella centrale piazza Castello. L’appello al boicottaggio era stato raccolto anche dal cantante Brian Eno, che aveva invitato la compagnia a non utilizzare le sue musiche durante lo spettacolo.
Di seguito un breve commento sullo svolgimento della contro-manifestazione di ieri sera e alcune immagini del presidio e della nervosa reazione della polizia nei confronti dei manifestanti pro Palestina che si trovavano all’esterno del Teatro (dalla pagina FB di Progetto Palestina):
Martedì 6 Settembre si è svolta in Piazza Castello la contro-manifestazione artistica organizzata da BDS Torino, Progetto Palestina e Collettivo Boycott Israel.
La contro-manifestazione è stata da subito molto partecipata, quasi duecento persone si sono unite durante la serata all’ascolto di vari artisti e interventi sulle campagne di boicottaggio e sulla situazione in Palestina.
L’obiettivo della contro-manifestazione era denunciare la strumentalizzazione dell’arte usata come propaganda dal governo israeliano attraverso il finanziamento della Batsheva Dance Company e del Festival Torino Danza da parte dell’ambasciata israeliana.
All’uscita del pubblico dal teatro vari attivisti, studenti e cittadini si sono avvicinati al Teatro Regio con slogan e manifesti. Le “forze dell’ordine” lì presenti hanno manganellato i primi manifestanti senza che ci fosse nessuna provocazione.
O forse l’unica “provocazione” era la presenza di così tanti cittadini a sostegno del boicottaggio contro le politiche israeliane?
Vi invitiamo a seguire ed aderire alle campagne di boicottaggio che Progetto Palestina e BDS Torino continueranno a portare avanti.
#DontDanceWithIsrael #BDS
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.