
Nell’anniversario della rivoluzione del Rojava #riseup4rojava

Pubblichiamo questo video nell’anniversario della rivoluzione del Rojava per sostenere la campagna #riseup4rojava. Alcuni compagni e alcune compagne ci raccontano in prima persona cosa significa per loro la rivoluzione in Siria e quali sono i motivi per cui è importante difenderla. Inoltre pubblichiamo un breve aggiornamento (dalla pagina RiseUp4Rojava) sulla situazione in Siria del Nord con un attivismo sempre maggiore delle forze turche che premono sul confine.
La Turchia si sta sempre più mobilitando sul confine di #Rojava per un attacco. Niente giornalisti in giro. #riseup4rojava
Dal 9 luglio, l’esercito di occupazione turco ha avviato un nuovo movimento militare lungo il confine turco-siriano. Da Suruc a Ceylanpinar, ogni giorno vengono spostati al confine della Federazione più carri armati, artiglieria e attrezzature pesanti. Soprattutto ad Akcakale, di fronte alla città siriana settentrionale di Tal Abyad (Gire Spi), le truppe vengono assemblate e scavate trincee. Tel Rifat a Shehba è stato anche oggetto di attacchi da parte dell’artiglieria turca nei giorni scorsi. Anche qui, ci sono segni crescenti che l’esercito fascista turco e i suoi alleati islamici stiano preparando un’operazione di occupazione. Nei giorni scorsi circolavano voci sull’imminente inizio di un’invasione contro il Rojava. Ci sono poche dichiarazioni ufficiali, solo gli Stati Uniti invitano tutti i partecipanti a moderare e cercare di controllare la situazione. Soprattutto negli ultimi 3 giorni si può osservare una maggiore attività nello spazio aereo vicino al confine. Entrambi gli aerei da combattimento della coalizione internazionale e le forze armate turche pattugliano le aree di schieramento delle truppe e i droni da ricognizione volano sul terreno. È difficile prevedere esattamente cosa stia progettando il regime di AKP-MHP, ma le distribuzioni di truppe dovrebbero chiamarci alla vigilanza. Il regime di Erdogan è in una profonda crisi dopo la sconfitta elettorale di Istanbul. Parti del partito al governo AKP si stanno dividendo e stanno cercando di costruire la loro alternativa, la crisi tra Stati Uniti e Turchia ha raggiunto un nuovo livello con le prime consegne dei missili S400 russi e la già misera situazione economica sta peggiorando visibilmente. Poiché il regime di Ankara si trova di fronte al proprio declino, scommette sulla guerra e l’espansione per nascondere le sue debolezze. Oltre alle minacce contro la rivoluzione di Rojava e ulteriori schieramenti di truppe a Idlib, l’escalation della disputa sul gas naturale nel Mediterraneo orientale tra Cipro e Turchia, l’espansione dell’operazione di occupazione nel Kurdistan meridionale sotto il nome “Claw 2” e gli interventi dello stato turco nella guerra civile libica devono essere considerati parte di questo concetto. L’autogoverno della Siria nordorientale oggi ha invitato il pubblico mondiale ad agire contro le politiche di occupazione dello stato turco e domani dozzine di manifestazioni e marce di protesta sono state annunciate in tutto il Rojava. Resta da vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni.
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