InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lo sciopero del Cauca attraverso le fotografie

Editor General

Dallo scorso 31 maggio, centinaia di uomini e donne indigene appartenenti al popolo Nasa si scontravano con l’ESMAD sulla via Panamericana quando all’improvviso, sulle montagne caucane è avvenuto uno dei fenomeni naturali più belli che esistano: due immensi arcobaleni ad oriente facevano un doppio arco perfetto, lasciando molti testimoni in uno stato di contemplazione.

Berta, una delle anziane con più autorità in questa comunità, negava con la testa vedendo quello che per lei era un chiaro messaggio della natura: “La Madre sta avvertendo dei pericoli”. Secondo l’anziana, l’arcobaleno significa sangue.

Superstizione o no, il giorno seguente, dopo tre giornate di minga indigena e di chiusura della via Panamericana come misura di pressione politica, Gersaín Cerón e Marco Aurelio Díaz sono morti colpiti dallr pallottole negli scontri con la Polizia, “probabilmente sparate da uomini incappucciati protetti dagli agenti”, secondo delle testimonianze locali.

Le ragioni per cui oggi gli indigeni, i contadini e gli afro si mobilitano in tutto il paese sono profonde e sono dovute al “non rispetto da parte dello stato degli accordi pattuiti nel 2008 con il settore contadino e indigeno”, secondo quanto ha commentato Nelson Lemus, dirigente del popolo Nasa.

Da quando è iniziata la minga, il 30 maggio, chivas (autobus tipici della Colombia) cariche di indigeni con cibo hanno cominciato a giungere nella zona rurale del Municipio di Caldono, Cauca, arrivavano da diverse località del dipartimento. Oltre a coordinare i blocchi sulla via Panamericana, i Nasa discutono sotto teli di plastica sulle motivazioni dello Sciopero e sulla liberazione della madre terra, come la chiamano la loro strategia, che cerca di far rispettare gli accordi di consegna delle terre pattuiti con il Governo dopo il massacro del Nilo, effettuato nel dicembre del 1991 dalla Polizia Nazionale nel Nord del Cauca.

Gli storici scontri di questa comunità con la Forza Pubblica, lasciano vedere un conflitto che va al di là dei semplici accordi di settore con il governo di turno. Secondo Nelson Lemus, la questione è il modello agrario del paese.

La dimensione della repressione con cui la Forza Pubblica si oppone alla mobilitazione, mette in dubbio le garanzie di manifestazione sociale nell’ambito di un possibile post conflitto.

05/06/2016

Fotografie di Felipe Chica

Colombia Informa

da: comitatocarlosfonseca.noblogs.org

cauca 5

cauca 6

cauca 7

cauca 9

cauca 10

cauca 11

 

 

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nasce “HUB”, un bollettino sulla militarizzazione e le resistenze dei territori

Dal lavoro congiunto di mobilitazione, organizzazione e inchiesta degli ultimi mesi che ha coinvolto diverse realtà e lavoratorə di Pisa, Firenze, Livorno, La Spezia e Carrara nasce il primo numero di “HUB”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torturato Marwan Barghouti

Il noto prigioniero politico palestinese Marwan Barghouti è stato aggredito brutalmente dalle guardie carcerarie israeliane, secondo le informazioni trasmesse alla sua famiglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: oltre 10 mila violazioni dalla tregua da parte di Israele

In queste settimane si sono verificati nuovi bombardamenti in Libano, in particolare nel sud, mentre si registrano droni che sorvolano la zona e che hanno lanciato esplosivi in diverse città come nel caso di Aitaroun, con la scusa di voler colpire Hezbollah.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Rexhino “Gino” Abazaj di nuovo arrestato a Parigi: il rischio di una nuova estradizione verso l’Ungheria

Nonostante il rifiuto della giustizia francese all’estradizione verso l’Ungheria di Orbán, il militante antifascista italo-albanese è stato arrestato su mandato tedesco.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: maxi-operazione di polizia a Baggio. Sgomberati alloggi popolari ed utenze tagliate

Ieri mattina una maxi-operazione interforze disposta dalla prefettura ha impiegato quasi 250 uomini delle FFOO per effettuare 2 arresti e controllare oltre 600 persone, quasi per la metà di origine non italiana.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ancora catene da spezzare – Appunti su pratiche di libertà e ed autodifesa

Negli ultimi anni, all’interno dei movimenti transfemministi italiani ed europei, si è manifestata una dinamica preoccupante: l’uso di linguaggi e strumenti nati per la liberazione come dispositivi di delegittimazione e controllo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Mohamed Shahin è libero!

Di seguito ripubblichiamo il comunicato della campagna Free Mohamed Shahin che annuncia la felice notizia della sua liberazione e un contributo dell’avvocato Gianluca Vitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Nuova strategia Usa e chi non vuol capire

A proposito della nuova strategia degli Stati Uniti e le reazioni che ha suscitato

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“Brescia schifa i fascisti”: in migliaia alla manifestazione antifascista. Corteo da Piazza Loggia

“Brescia schifa i fascisti”. Sabato 13 dicembre 2025 mobilitazione antifascista e antirazzista con almeno 3.500 persone scese in piazza contro la calata dell’estrema destra fascista e xenofoba

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.