Dimitri Koufontinas, in carcere perchè membro dell’organizzazione “17 novembre”, è al quarantunesimo giorno di sciopero della fame contro una legge sulla detenzione carceraria repressiva ad hoc nei suoi confronti, ma anche potenzialmente pericolosa per il futuro di tutti i detenuti. Ieri è stato trasferito in terapia intensiva per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Parallelamente, il governo greco ha varato una legge che istituisce un corpo di Polizia specifico per operare all’interno delle Università, storicamente fulcro dell’organizzazione antagonista, per limitarne l’accesso cercando così di tagliare le gambe sul nascere ai movimenti. Sono seguiti momenti di piazza, alcuni dei quali massicci e decisamente conflittuali, e altri ne seguiranno ancora. Ne abbiamo parlato con un compagno che si trova ad Atene.
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