InfoAut
Immagine di copertina per il post

Giordania: scontri in Piazza Abdel Nasser Sqyare

Anche in Giordania, come in tutto il mondo arabo, il popolo inizia a far sentire la propria voce. Si moltiplicano le manifestazioni, che pur non avendo ancora il carattere dirompente di quelle che vediamo in molti altri paesi arabi, vedono una partecipazione sempre maggiore.
Le prime manifestazioni erano state represse con forza dalla polizia, mentre nelle successive il comportamento aggressivo delle forze dell’ordine si era attenuato sotto pressione di una monarchia impaurita.

Le folle che scendono in piazza, dai movimenti islamici ai gruppi della sinistra, chiedono a gran voce la riforma del sistema elettorale, si oppongono alle continue privatizzazioni, pretendono un nuovo walfare. Un cambiamento costituzionale è dunque quello che all’oggi viene chiesto dalla piazza, nella quale però cominciano ad alzarsi voci che rivendicano anche la cacciata del re.
La popolazione giordana, costituita per circa il 70% da rifugiati palestinesi, pretende un cambiamento radicale nella vita politica del paese.
Ieri migliaia di giovani si sono ritrovati in piazza gridando slogan come “i giovani abbatteranno il sistema!” e inneggiando alla rivolta popolare.

Ad Amman in migliaia si sono radunati in Piazza Abdel Nasser Sqyare davanti al ministero, decidendo di riappropriarsi di quello spazio montando alcune tende per trascorrere la notte. In tarda serata sono giunte alcune decine di sostenitori della monarchia che, protetti dalle forze dell’ordine, hanno iniziato a provocare i manifestanti cercando di svolgere una contromanifestazione, risultata minima nei numeri rispetto alla piazza occupata. Dopo alcuni momenti di tensione in cui i sostenitori del re sono entrati nella piazza con l’aiuto della polizia, i manifestanti hanno organizzato un servizio d’ordine che si è subito riappropriato dello spazio.

Durante la notte i soliti provocatori, che altro non sono che membri della sicurezza nazionale con i propri figli, hanno iniziato a fare caroselli con le macchine esponendo grandi foto del re. Più tardi hanno iniziato a lanciare sassi e bottiglie spalleggiati dalla polizia che talvolta ha preso parte all’aggressione.
I manifestanti, non volendo far alzare la tensione dando un pretesto alle forze dell’ordine per irrompere nella piazza, non hanno risposto in maniera diretta; la nottata è proseguira con canti di lotta, balli ed interventi al microfono.

Dalle prime ore del giorno in migliaia hanno continuato ad affluire nella piazza, fino a diventare più di 5000. Le poche decine di sostenitori del re si sono radunati da un lato della piazza e hanno ricominciato a lanciare sassi, nel frattempo centinaia di uomini delle forze dell’ordine si sono schierati in tenuta antisommossa.
Per ore i manifestanti sono rimasti in posizione difensiva, fino ad un’enorme esplosione di rabbia che li ha portati a rispondere. A quel punto la polizia ha accerchiato la piazza e ha cominciato a manganellare, attivando gli idranti per disperdere la folla.
Tra i manifestanti c’è un morto e numerosi feriti. La polizia ha effettuato decine di arresti e sta proseguendo nei rastrellamenti della zona, con nuovi fermi anche tra coloro che si trovano in ospedale.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

giordaniamaghreb

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: quasi 7 milioni di persone partecipano alla giornata di protesta No Kings Day

Di seguito traduciamo il comunicato del movimento No Kings dopo l’imponente mobilitazione di ieri che ha visto la partecipazione di milioni di persone in tutti gli Stati Uniti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: destituzione veloce di Dina Boluarte. Ragioni, scandali e un rimpiazzo poco raccomandabile

Con un brusco finale di cui è stata la prima presidente, il Perù scrive un nuovo capitolo di una lunga agitazione politica che il paese vive dal 2016.

Immagine di copertina per il post
Culture

In Giordania lotta con i pugni contro il patriarcato

She fighter, la prima scuola di arti marziali in Medio Oriente esclusiva per le donne per combattere il patriarcato di Maria Teresa Messidoro (*) She fighter, la prima scuola di arti marziali in Medio Oriente esclusiva per le donne.Così va il mondo: con l’associazione Lisangà culture in movimento partecipo alla progettazione e creazione di una palestra popolare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Giordania è rivolta contro l’austerity

Negli ultimi giorni, in Giordania, in migliaia hanno invaso le strade delle principali città del paese con manifestazioni di protesta contro le politiche di austerity imposte dal governo di Hani Mulqi. Disordini e scontri con la polizia si sono verificati fino alle prime ore della mattina di domenica nella capitale Amman. I manifestanti volevano raggiungere […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Palermo: la pioggia non ci ferma! Senza-casa in corteo!

L’intensa pioggia che da giorni colpisce Palermo si è fatta sentire anche oggi pomeriggio ma ciò non ha scoraggiato le varie componenti del corteo, che sono scese in strada partecipando a questa giornata lanciata a livello nazionale dai movimenti per il diritto alla casa. Muovendosi su corso Vittorio Emanuele, il corteo è passato davanti la […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Nakba 2014: 66 anni di resistenza per la Palestina

Il 15 Maggio 2014, come ogni anno, il popolo palestinese è sceso nelle piazze, sia in Palestina che nei campi profughi dove in milioni vivono ormai da 66 anni e dai quali lottano per tornare nelle case da cui sono stati ingiustamente cacciati quel lontano 15 Maggio 1948. Rabbia e speranza hanno caratterizzato una giornata […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giordania. Settimana di scontri nella città ribelle di Maan

La settimana si è chiusa con nuovi scontri nella città di Maan, nella Giordania meridionale. Lanci di bombe carta e pietre contro caserme ed edifici governativi hanno segnato la giornata di ieri e il bilancio delle violenze esplose domenica scorsa è di un morto, un ragazzo di venti anni, e cinque feriti, tutti poliziotti. Il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia: Ennahdha game over?

Si conferma invece il ruolo storico (dall’indipendenza ad oggi) dell’UGTT di opposizione reale all’interno del quadro istituzionale tunisino, e garanzia della tenuta della coesione sociale e istituzionale. Si faccia attenzione che l’UGTT di oggi, non è il sindacato del gennaio 2011, costretto dal movimento rivoluzionario a divenire un suo strumento per realizzare gli obiettivi politici […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo spettro della democrazia

Marco Bascetta (Il Manifesto di martedì 9 luglio) L’Egitto è in pieno caos. Innumerevoli incognite incombono sull’immediato futuro del paese. Le nubi della guerra civile volano basse e minacciose. Bande armate scorazzano nel Sinai. I soldati sparano sulla folla e uccidono, le carceri si riempiono, l’esercito è l’arbitro e il centravanti della partita. Una infinità […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, anniversario amaro

Tunisi, 15 gennaio 2013, Nena News – A due giorni dal secondo anniversario della rivoluzione tunisina, il 12 gennaio scorso, un ennesimo giovane disoccupato si è dato fuoco in pubblico, questa volta a Mnihla, quartiere povero e densamente popolato della periferia di Tunisi. Lo apprendiamo da una velina di due righe, replicata tal quale da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il presidente della Repubblica preso a sassate. SidiBouzid ricorda così Mohamed!

Le istituzioni fantocce, emerse dalla grande farsa delle elezioni di un anno fa continuano ad essere il bersaglio della contestazione e della lotta della popolazione tunisina che ogni settimana insorge in località differenti contro le autorità della così detta transizione democratica. Gli ultimi gravissimi eventi si sono registrati a Siliana poche settimane fa quando durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta palestinese ed il riconoscimento dello stato

Il punto di vista dei profughi. Le riflessioni che seguono sono frutto di colloqui effettuati con membri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina in esilio. Ciò che emerge dalla vita di tutti i giorni dei profughi palestinesi in diaspora è la voglia di tornare nelle proprie case.. Una lotta che non si arresta. […]