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Francia, lavoratori minacciano: “se chiudono la fabbrica facciamo saltare tutto”

Già commissariata da dicembre scorso, la fabbrica è infatti sull’orlo del fallimento dopo i mancati ordini da parte di Renault, principale committente della GM&S. I 280 dipendenti hanno deciso di non fidarsi più delle promesse e iniziare a fare pressione con tutti i mezzi necessari. “Sono sei mesi che combattiamo” hanno detto all’agenzia di stampa AFP “ci hanno detto che si stava risolvendo tutto ma invece ormai si profila una pura e semplice liquidazione. Se questo dovesse essere l’esito delle trattative state sicuri che non daremo indietro la fabbrica intatta”. Oltre agli ordigni rudimentali piazzati in giro per la fabbrica stamattina gli operai hanno distrutto a scopo dimostrativo una macchina utensile di grosse dimensioni e hanno dichiarato che la sede della GM&S rimarrà occupata 24 ore su 24 fino a quando non ci saranno garanzie sui livelli di occupazione e di retribuzione. Non è la prima volta che i dipendenti degli stabilimenti industriali francesi danno luogo ad azioni eclatanti.

Negli ultimi anni sono stati numerosi in Francia i casi di minacce di far saltare gli stabilimenti a rischio chiusura mentre non si contano i casi di “sequestri” dei dirigenti colpevoli di licenziamenti, come nell’ottobre 2015 quando il direttore delle risorse umane di Air France era stato obbligato a una clamorosa fuga con la camicia strappata inseguito da una folla di dipendenti inferociti per l’ennesimo brillante “piano di rilancio” che avrebbe tagliato posti e stipendi.

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